
27° edizione
6 – 23 novembre 2025
Il Padova Jazz Festival 2025 è una kermesse che racconta molte storie: quelle della black music portata ai massimi livelli del virtuosismo fusion (Stanley Clarke), della tradizione che si rinnova (Cécile McLorin Salvant), dell’impegno sociale tradotto in futurismo sonoro (Camilla George); quelle della musica cubana, coi migliori esponenti della sua scuola pianistica (Roberto Fonseca e Alfredo Rodriguez); quelle del jazz italiano, in un caleidoscopio di idiomi stilistici e commistioni internazionali (Roberto Gatto, Max Ionata, Matteo Paggi…); quelle della più creativa scena statunitense (Uri Caine).
Storie che si ascolteranno dal vivo dal 6 al 23 novembre sugli innumerevoli palcoscenici del festival: location di importanza storica e architettonica come il Teatro Verdi, la Sala dei Giganti al Liviano, il Caffè Pedrocchi, il Centro Culturale Altinate/San Gaetano e la Nuova Sant’Agnese (Fondazione Peruzzo) oltre alle aule dell’Università degli Studi di Padova.

«Ventisette edizioni rappresentano una soglia importante e il Padova Jazz Festival la attraversa con lo slancio di chi ha saputo evolversi restando fedele a una visione chiara: offrire alla città un appuntamento culturale di respiro internazionale, capace di presentare il jazz in tutte le sue sfumature» sono le parole dell’assessore alla Cultura. «Dal 6 al 23 novembre, Padova si trasformerà in un palcoscenico diffuso dove convivono memoria e innovazione, radici e sperimentazione, con un programma che dialoga con il presente, senza dimenticare la storia. Teatri, caffè storici, sale universitarie e spazi espositivi diventano luoghi di incontro, dove la musica si intreccia con l’arte visiva e la narrazione sociale. Un modo per vivere il jazz come linguaggio contemporaneo, in grado di coinvolgere pubblici diversi».
Il Padova Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Miles presieduta da Gabriella Piccolo Casiraghi, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e l’Amministrazione regionale, con il contributo di Bosco Costruzioni e di Volksbank e con il sostegno del Ministero della Cultura.
Black Music Matters
Per le tre serate al Teatro Verdi, il palcoscenico più prestigioso del Padova Jazz Festival, sono attesi tre artisti capaci di coniugare in maniere personali il vocabolario musicale afro-americano.
Con Stanley Clarke (20 novembre) la black music è pura joie de vivre: l’inarrestabile progressione cinetica e i virtuosismi da bass hero hanno fatto di Clarke la prima super star jazzistica del basso elettrico, il primo solista di questo strumento a raggiungere vendite da disco d’oro. Tutto ciò a partire dagli anni euforici della fusion jazz-rock, genere del quale è stato uno dei pionieri oltre che delle figure più idolatrate. Genere che è ancora oggi il fondamento del suo fare musica.
La sassofonista Camilla George (21 novembre) è una innovatrice visionaria: la sua musica è una miscela ipnotizzante di afrofuturismo e jazz, un veicolo per messaggi culturalmente impegnati. Camilla esibisce con fermezza, determinazione e chiarezza la sua identità nigeriana, usando la musica per riflettere sulla storia e la cultura africane.
Cécile McLorin Salvant (22 novembre) è una delle punte di diamante della nuova generazione di eroine del canto jazz profondamente legate alla matrice afroamericana. Nella sua personale visione della black music, jazz, vaudeville, blues e folk sono strettamente interconnessi. I temi affrontati nelle canzoni, spesso ripescate da repertori dimenticati, sono ‘forti’ e permettono alla sua voce di esibire tutta la sua intensità interpretativa.
Cuba a Padova
La settimana centrale del Padova Jazz Festival 2025 sarà fortemente caratterizzata dal tono dei due concerti ospitati nella monumentale Sala dei Giganti. In rapida successione si ascolteranno due pianisti cubani che hanno portato il latin jazz a livelli interpretativi e tecnici inimmaginabili. Senza mezzi termini e giri di parole, sono i pianisti di maggior rilievo della loro generazione per quanto riguarda il latin jazz.
A fargli da mentore è stato addirittura Quincy Jones. E chi lo ha ascoltato non lesina complimenti: trascinante, carismatico, funambolico. Parliamo di Alfredo Rodriguez, che tra esibizioni in trio e collaborazioni con superstar jazzistiche ha messo in chiaro il suo portentoso stile pianistico: un’intensa fusione di spirito e tecnica sia cubana che jazz. Sarà a Padova il 13 novembre, in trio.
Roberto Fonseca ha fatto ‘palestra’ nel Buena Vista Social Club, dove era la forza giovane alle spalle dei titanici senior della musica cubana. Nelle sue produzioni da leader gioca a sovrapporre ritmi afro-cubani, jazz e suoni delle metropoli occidentali. A Padova si esibirà in quartetto, il 14 novembre.
Cambio di scenario e anche di musica il 15: nell’Aula Rostagni del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Padova si esibirà il giovanissimo trombonista Matteo Paggi, in quintetto. Matteo è l’emblema del nuovo jazz italiano: quest’anno ha vinto il premio Top Jazz come miglior “Nuovo Talento”, brillando contemporaneamente anche di luce riflessa, dato che è solista al fianco di Enrico Rava nei Fearless Five, premiati sia come miglior “Formazione dell’anno” che per il miglior “Disco dell’anno”. Con la sua band crea una cornice jazz che accoglie influenze dal rock e la musica melodica, producendo risultati di notevole drammaturgia sonora e ritmica.
Tradizione & modernità
La prima settimana del Padova Jazz Festival 2025 si svolgerà sul palco dell’Auditorium Centro Culturale Altinate / San Gaetano, dove transiteranno gruppi nella cui musica scorre il fervore della più solida tradizione jazzistica e contemporaneamente brillano lampi di modernità.
L’inaugurazione del festival sarà affidata, il 6 novembre, al trio del pianista Uri Caine, figura di massimo rilievo della musica creativa statunitense. Ma Caine si è fatto ascoltare anche in situazioni in the tradition e il trio con Mark Helias e Ben Perowsky lo vede appunto a cavallo tra queste tendenze, con la sua propulsione jazz solidamente ancorata alla lezione post-bop eppure caratterizzata da uno slancio ritmico e un’impronta sonora che rivelano il maestro del modernismo.
Arriveranno poi due eroi del jazz italiano. Il 7 toccherà a Roberto Gatto, le cui indiscutibili doti tecniche lo hanno reso l’esempio più rappresentativo della batteria jazz nazionale. Con il suo New Quartet, Gatto mette perfettamente a fuoco una visione elastica e aperta del jazz, rispettosa delle radici e contemporaneamente attenta all’innovazione.
L’8 si ascolterà Max Ionata, sassofonista di riferimento della scena jazz italiana, tenorista dalla voce ‘grossa’, potente e fluida, saldamente incorniciata nella tradizione afroamericana e comunque ben ambientata nella contemporaneità jazzistica. Sostenuta dall’impeto ritmico degli Hammond Groovers, la musica si allaccia saldamente alle storiche e seducenti sonorità dell’hard bop con organo, proponendo soluzioni estetiche che coniugano freschezza e tradizione.
Matinée domenicali
Ognuna delle tre settimane del Padova Jazz Festival culmina nel live della domenica mattina, sempre alla Sala Rossini del Caffè Pedrocchi. Concerti che usano il jazz come trampolino per tuffarsi altrove.
Il 9 novembre si ascolterà un duo acustico dalla strumentazione particolarmente popolare (chitarra, fisarmonica e voci): Roberto Taufic e Fausto Beccalossi restituiscono, con forza, personalità e con il piglio elegante del jazz, le vibrazioni delle culture musicali dei loro luoghi di origine: Brasile e Italia.
Il 16 novembre la cantante italo-francese Sara Longo e il contrabbassista e polistrumentista Alvise Seggi proporranno un intimistico omaggio alla musica dei Beatles, con incursioni anche nei repertori di Carla Bley, Mercedes SosaeCount Basie: una sorprendente alternanza stilistica, tra blues del Mississippi e swing mediterraneo.
Il trio Accordi Disaccordi (23 novembre) affonda le sue radici nel manouche senza farsi imbrigliare dalla filologia radicale. I chitarristi imbracciano anche strumenti elettrici e fa capolino anche il sintetizzatore: il gipsy jazz si fonde con melodie mediterranee, ritmi latini e l’energia trascinante del rock. Il jazz che fu di Django Reinhardt irrompe così nella modernità, pur conservando chiaramente riconoscibili tutti i suoi tratti originari.
Pomeriggi per orecchie curiose
L’ultimo fine settimana del festival, i grandi live serali al Teatro Verdi saranno preceduti da concerti pomeridiani di notevole varietà stilistica che si terranno nella Nuova Sant’Agnese (Fondazione Peruzzo).
Si inizia il 20 novembre con la cantante Mafalda Minnozzi, che assieme al chitarrista Paul Ricci intonerà un omaggio alla città di Rio de Janeiro. Nelle canzoni di Minnozzi l’eclettico virtuosismo del jazz trova un sapiente equilibrio con la sensibilità cosmopolita della world music e si integra con il melodramma italiano, il cabaret francese e la bossa nova brasiliana.
Il 21 si ascolterà un crossover jazz della più creativa e solida fattura: i Pericopes mescolano sonorità post-rock, prog ed elettronica, lavorando accuratamente sulla scrittura ma anche abbandonandosi a corpo libero all’improvvisazione, nella quale si rivela la provenienza jazzistica dei membri di questo trio. Il loro “Good Morning Tour” sembra un romanzo di fantascienza tradotto in suoni, un’odissea musicale futurista.
“Quietly” è il è il più recente progetto del trio formato dal pianista Antonio Zambrini con il contrabbassista Jesper Bodilsen e il batterista Martin Maretti Andersen. In esso il trio italo-danese crea un suono unico, traboccante di malinconia e nostalgia, dimostrando un senso di unitarietà impressionante (22 novembre).
Prologhi
In attesa del festival, il 22 ottobre il Caffè Pedrocchi ospiterà un campione del modern mainstream, il sassofonista Vincent Herring, che co-dirige il Soul Jazz Septet assieme al batterista Joris Dudli. Con loro, ospite speciale alla tromba, c’è Joey Curreri.
Un altro live di ‘riscaldamento’ sarà il concerto pomeridiano itinerante per le vie e le piazze del centro storico di Padova del 25 ottobre, con la MagicaBoola Brass Band: un prologo in forma di marching band con tanto di coreografie.
Jazz anche da vedere
Come sempre, il Padova Jazz Festival è molto attento all’incontro tra il jazz e le altre forme di espressione artistica, soprattutto quelle visive. Al programma concertistico si affiancheranno appuntamenti in cui il jazz si potrà gustare con gli occhi.
L’elemento visivo sarà di particolare rilievo nel concerto multimediale che vedrà coinvolti il pianista Emanuele Sartoris e il fotografo Roberto Cifarelli (12 novembre, Nuova Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo).
Le Scuderie di Palazzo Moroni dal 30 ottobre al 30 novembre ospiteranno “Live Jazz”, una mostra antologica del fotografo Michele Giotto, con scatti che coprono ben cinquant’anni di dedizione all’iconografia jazzistica (1975-2025). Una seconda esposizione fotografica sarà allestita nella Sala Verde del Caffè Pedrocchi dal 21 ottobre al 23 novembre, con gli scatti di Giuseppe Cardoni.
Anna Piratti creerà per il festival un happening di arte partecipativa: “Toys?”(dal 5 al 9 novembre, Nuova Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo).
PROGRAMMA
ANTEPRIME
Mercoledì 22 ottobre
Caffè Pedrocchi, ore 20
Vincent Herring & Joris Dudli Soul Jazz Septet
feat. Joey Curreri
Joey Curreri (tromba), Vincent Herring (sax alto), Gregor Storf (sax tenore),
John Arman (chitarra), Urs Hager (pianoforte), Clemens Gigacher (contrabbasso),
Joris Dudli (batteria)
Sabato 25 ottobre
Centro storico di Padova (partenza da via Roma), dalle ore 16:30
Magicaboola Brass Band
Andrea Lagi, Matilde Gori, Luca Carducci (tromba), Manuel Signorini (trombone),
Alessandro Riccucci (sax alto), Sigi Beare, Francesco Felici (sax tenore),
Pietro Petri, Filippo Ghezzi (sax baritono), Leonardo Ricci (sousafono),
Riccado Focacci (rullante), Gabriele Pratesi (cassa), Francesco Dell’Omo (percussioni)
FESTIVAL
Giovedì 6 novembre
Auditorium Centro Culturale Altinate / San Gaetano, ore 21
URI CAINE TRIO with Mark Helias & Ben Perowsky
Uri Caine (pianoforte), Mark Helias (contrabbasso), Ben Perowsky (batteria)
Venerdì 7 novembre
Auditorium Centro Culturale Altinate / San Gaetano, ore 21
ROBERTO GATTO NEW QUARTET
Alessandro Presti (tromba), Alfonso Santimone (pianoforte, tastiere),
Gabriele Evangelista (contrabbasso). Roberto Gatto (batteria)
Sabato 8 novembre
Auditorium Centro Culturale Altinate / San Gaetano, ore 21
MAX IONATA & HAMMOND GROOVERS
“Four Groovin’ One”
Max Ionata (sax), Daniele Cordisco (chitarra),
Antonio Caps (organo Hammond), Elio Coppola (batteria)
Domenica 9 novembre
Caffè Pedrocchi, Sala Rossini, ore 11:30
Roberto Taufic & Fausto Beccalossi
Roberto Taufic (chitarra, voce), Fausto Beccalossi (fisarmonica, voce)
Mercoledi 12 novembre
Nuova Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo, ore 20:45
Emanuele Sartoris & Roberto Cifarelli
“Inquadratura di composizioni”
Emanuele Sartoris (pianoforte), Roberto Cifarelli (immagini, voci, rumori)
Giovedì 13 novembre
Sala dei Giganti al Liviano, ore 21
ALFREDO RODRIGUEZ TRIO
Alfredo Rodriguez (pianoforte, voce), Panagiotis Andreou (basso), Michael Olivera (batteria)
Venerdì 14 novembre
Sala dei Giganti al Liviano, ore 21
ROBERTO FONSECA Quartet
Roberto Fonseca (pianoforte, tastiere, voce), Felipe Cabrera (contrabbasso),
Andres Coayo (percussioni), Ruly Herrera (batteria)
Sabato 15 novembre
Università degli Studi di Padova – Dipartimento di Fisica e Astronomia G. Galilei,
Aula Rostagni, ore 21
Matteo Paggi
“Giraffe”
Matteo Paggi (trombone, elettronica), Lorenzo Simoni (sax), Vittorio Solimene (pianoforte),
Andrea Grossi (contrabbasso, elettronica), Andrea Carta (batteria)
Domenica 16 novembre
Caffè Pedrocchi, Sala Rossini, ore 11:30
Sara Longo & Alvise Seggi
“Mystery Tour – Beatles in Jazz”
Sara Longo (voce, live electronics), Alvise Seggi (contrabbasso, violoncello)
Giovedì 20 novembre
Nuova Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo, ore 18:30
Mafalda Minnozzi & Paul Ricci
“Meu Rio”
Mafalda Minnozzi (voce), Paul Ricci (chitarra)
Teatro Verdi, ore 21
STANLEY CLARKE BAND
Stanley Clarke (contrabbasso, basso elettrico),
Cameron Graves (tastiere), Beka Gochiashvili (pianoforte), Mike Mitchell (batteria)
Esclusiva nazionale
Venerdì 21 novembre
Nuova Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo, ore 18:30
PERICOPES
“Good Morning Tour”
Emi Vernizzi (sax tenore, elettronica),
Claudio Vignali (pianoforte, pianoforte elettrico, elettronica), Ruben Bellavia (batteria)
Teatro Verdi, ore 21
Camilla George
Camilla George (sax alto), Renato Paris (pianoforte, tastiere, voce),
Jihad Darwish (basso), Rod Youngs (batteria)
Sabato 22 novembre
Nuova Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo, ore 18:30
ZAMBRINI – BODILSEN – ANDERSEN
“Quietly”
Antonio Zambrini (pianoforte), Jesper Bodilsen (contrabbasso),
Martin Maretti Andersen (batteria)
Teatro Verdi, ore 21
Cécile McLorin Salvant
Cécile McLorin Salvant (voce), Mathis Picard (pianoforte),
Yasushi Nakamura (contrabbasso), Kyle Poole (batteria)
Domenica 23 novembre
Caffè Pedrocchi, Sala Rossini, ore 11:30
ACCORDI DISACCORDI
Alessandro Di Virgilio (chitarra solista), Dario Berlucchi (chitarra ritmica),
Dario Scopesi (contrabbasso)
ALTRI EVENTI
Dal 21 ottobre al 23 novembre
Caffè Pedrocchi – Sala Verde
“Jazz Notes”
Mostra fotografica di Giuseppe Cardoni
Ingresso gratuito
Dal 30 ottobre al 30 novembre
Scuderie di Palazzo Moroni
“Live Jazz. Antologia fotografica 1975-2025”
Mostra fotografica di Michele Giotto
Ingresso gratuito
Dal 5 al 9 novembre
Nuova Sant’Agnese – Fondazione Peruzzo, ore 18:30
Anna Piratti
“Toys?”
Happening di arte partecipativa
Ingresso gratuito
***
Informazioni:
Associazione Culturale Miles
Via Montecchia 22 A, 35030 Selvazzano (PD)
Tel.: 347 7580904
e-mail: info@padovajazz.com
web: www.padovajazz.com
Direzione artistica: Gabriella Piccolo Casiraghi
Consulenza artistica e Ufficio stampa: Daniele Cecchini
cell. 348 2350217 e-mail: dancecchini@hotmail.com
PREVENDITE
Concerti Teatro Verdi:
Online su www.teatrostabileveneto.it
Presso la biglietteria del Teatro Verdi
Concerti: Università degli Studi di Padova, Centro Culturale San Gaetano, Sala dei Giganti,
Sala Rossini, Ridotto del Teatro Verdi
Online su www.padovajazz.com
In copertina : Accordi Disaccordi (di Gabriella di Muro)
