Sabato 14 dicembre, ore 11, l’inaugurazione
Mostra “Francamente me stesso”
L’opera fotografica di Mauro Paviotti
Mostra aperta fino al 14 gennaio 2025
Francamente me stesso è il titolo della mostra diffusa con cui i Comuni di Castions di Strada e Palmanova omaggiano l’opera e la vita artistica di Mauro Paviotti. La dedica avviene a due anni dall’improvvisa scomparsa del fotografo che ha vissuto a Castions di Strada, dove una sua collezione permanente è ospitata negli spazi comunali e ha avuto in Palmanova la sua culla artistica e una fitta rete di amicizie.
L’esposizione, resa possibile grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, dei due Comuni e con la collaborazione di ArtOK, si snoda in tre sedi e in fasi temporali concatenate, per restituire una sorta di antologia che riunisce i diversi filoni della produzione fotografica di Paviotti in quasi quarant’anni.
Sarà Palmanova ad aprire l’esposizione sabato 14 dicembre alle ore 11 in Polveriera Garzoni e a seguire negli spazi di ArtOK in Borgo Cividale 23/A, rimanendo aperta fino al 14 gennaio. Successivamente dal 4 gennaio al 2 febbraio un’ulteriore sezione della mostra sarà accolta nella biblioteca di Castions di Strada.
Era il 2012 quando l’Amministrazione comunale della città stellata chiamò un gruppo di fotografi, tra cui Paviotti, a rappresentare la città che si apprestava a intraprendere il cammino verso il riconoscimento Unesco. “Palmanova di ombra e di luce” restituì la visione in bianco e nero di una città rinascimentale contemporanea e lo stile, già maturo, delle fotografie di Paviotti ne misero in evidenza la dinamicità e l’impronta ancora fortemente ispiratrice.
Bisogna tornare indietro al 1987 per ritrovare sul Dongione di Porta Cividale “I miei palmanovesi” esposizione di ritratti ironici e carichi di affetto con cui Paviotti aveva colto il quid nei volti e nella personalità di tanti amici e concittadini e di cui una parte si ritrova esposta in polveriera.
La mostra personale, restituisce una visione dell’opera omnia di Mauro Paviotti, del suo percorso di ricerca, della sua evoluzione nell’uso della macchina fotografica che gli valse, tra l’altro, il premio Friuli Venezia Giulia Fotografia del Craf.