Ospedale di Palmanova
Riapertura di chirurgia oculistica
Martines: “Bene ma si torni almeno alla situazione precovid. Non si chiudano ambulatori di pediatria e ginecologia”
“Ci fa piacere che pian piano si torni alla normalità ma questo piccolo segnale di ripartenza deve essere seguito dalla riattivazione almeno di tutte le specialità e servizi che l’Ospedale di Palmanova offriva fino a prima dello scoppio della pandemia”.
Questa la prima reazione del Sindaco Francesco Martines dopo aver letto, dai mezzi d’informazione, dell’annuncio dell’Assessore regionale alla sanità Riccardo Riccardi della riapertura delle attività di chirurgia oculistica al nosocomio Palmarino.
“La diminuzione dei ricoveri nelle terapie intensive e negli altri reparti deve permettere di programmare con atti aziendali il tanto promesso “Super Ospedale” a Palmanova, con la partenza delle attività programmate di mammaria, protesica e oculistica, con il ripristino dell’urgenza chirurgica, ortopedica e traumatologia, con il mantenimento dei servizi sanitari storicamente presenti a Palmanova, investendo su servizi, su personale medico, su tecnologia e strutture.
Fondamentale anche che non vengano definitivamente chiuse le attività ambulatoriali di pediatria e ostetricia-ginecologia. Una volta controllata la pandemia, le mamme, adesso impaurite, torneranno a richiedere assistenza in ospedale e rischiano di non trovare alcun supporto”.
E aggiunge il Sindaco Martines: “La collaborazione tra enti locali c’è quando c’è chiarezza e trasparenza da parte di chi governa, reciproca collaborazione e rispetto delle altrui posizioni. Purtroppo a Palmanova, da quando è stato chiuso il punto nascita nel luglio 2019, indipendentemente dalla pandemia, sono state fatte tante promesse ma nessun atto programmatorio. E intanto si toglieva la chirurgia d’urgenza, veniva ridimensionata tutta l’attività ambulatoriale, il tutto a favore di altri ospedali di rete e ingolfando quello di Udine. Allo scoppio della pandemia, la struttura di Palmanova è stata scelta come ospedale Covid, percepito dalla gente come un lazzaretto”.
In conclusione un auspicio: “Ci auguriamo che questa emergenza sanitaria abbia insegnato a tutti che gli ospedali di rete sono fondamentali e che vanno potenziati e non smantellati. A Palmanova deve essere riconosciuto quanto ha dato in questa situazione e gli si disegni un ruolo degno del suo importante passato, sia per rispetto di chi ci lavora e sia perché offre servizi ad un bacino baricentrico da 80.000 abitanti”.