Dal Comune di Palmanova ai 40 nuovi nati
la Pigotta dell’UNICEF
Tellini: “Un forte segnale di solidarietà”
Torna anche quest’anno il tradizionale evento di consegna delle Pigotte dell’UNICEF. Il Comune di Palmanova, uno dei primi a farlo in provincia e il primo ad averlo strutturato in un momento di consegna alle famiglie, ogni anno regala ai nuovi nati del proprio territorio una bambola che rientra nel progetto internazionale “Un bambino nato, un bambino salvato”.
Nel 2023, i bambini nati da residenti nel comune di Palmanova sono stati 40, di cui 24 femminucce e 16 maschietti.
“Anche quest’anno abbiamo incontrato i nuovi cittadini di Palmanova, questa volta nei locali della Biblioteca Civica. Un incontro con i neonati e loro genitori per dare un forte segnale di solidarietà. Vogliamo proporre, fin da piccoli, gesti di comprensione e aiuto nei confronti di chi è meno fortunato. Crediamo sia importante aiutare i genitori ad insegnare ai propri figli i valori che l’UNICEF ogni giorno porta in tutto il mondo”, commenta il Sindaco Giuseppe Tellini.
Per ogni bambino nato, il Comune si impegna infatti a versare 20 euro al Comitato Provinciale di Udine dell’UNICEF, corrispondente al valore di un kit salvavita. Questo permetterà di fornire vaccini, dosi di vitamina A, un kit ostetrico per un parto sicuro, antibiotici e una zanzariera antimalaria ad un bambino nato in uno dei Paesi poveri del mondo.
“Fare questo incontro in Biblioteca significa anche avvicinare le persone a questo luogo, uno spazio di crescita, formazione, socializzazione, dove i bambini e ragazzi possono trovare anche aree a loro dedicate con libri per la prima infanzia o per l’adolescenza”, Silvia Savi, assessore comunale alla cultura.
E aggiunge Simonetta Comand, assessore comunale all’istruzione: “Questo momento d’incontro è stata anche l’occasione per presentare ai genitori due progetti a cui teniamo molto: Nati per leggere, per promuovere l’educazione alla lettura, e Un Villaggio per crescere, uno spazio gratuito dove bambini e famiglie possono passare del tempo insieme, supportati da educatori formati”.