Invecchiamento attivo
Esercizio, nutrizione e sonno di qualità
per prevenire il declino cognitivo
Sabato a Palmanova il convegno medico
Ospiti il prof. Alessandro Padovani, Presidente della Società Italiana di Neurologia, e il prof. Gian Carlo Blangiardo, past-President dell’ISTAT
Sabato 16 settembre dalle 9 alle 17, a Palmanova (Auditorium San Marco di via Scamozzi), riflettori accesi sull’invecchiamento attivo, un tema quanto mai attuale a causa del progressivo e inarrestabile invecchiamento della popolazione, un fenomeno di proporzioni preoccupanti causato dal prolungamento della durata della vita e dalla crescente denatalità.
Il convegno “Invecchiamento attivo – Esercizio, nutrizione e sonno di qualità per prevenire il declino cognitivo”, realizzato anche con il patrocinio del Comune di Palmanova, costituirà un’occasione per approfondire questi temi con ospiti tra cui il past-President dell’ISTAT, Prof. Blangiardo, il nuovo Presidente della Società Italiana di Neurologia, Prof. Padovani, il Presidente della Società di Gerontologia e Geriatria, Prof. Trabucchi.
È quello che viene definito invecchiamento attivo, un tema che vede coinvolta la Neurologia universitaria, diretta dalla Prof. Mariarosaria Valente, tra i protagonisti di uno sforzo interdisciplinare in cui l’Università di Udine è impegnata da anni, sotto il coordinamento del Prof. Gianluca Tell.
Gli organizzatori del convegno: “La gestione delle fasce più anziane della popolazione coinvolge tutte le figure professionali che operano nell’area sanitaria e impegna risorse economiche, anche a causa del frequente sovrapporsi nella stessa persona di più patologie croniche.
Gli interventi di prevenzione sulle malattie ad incidenza più elevata nella popolazione anziana, come le malattie cerebrovascolari e le demenze, possono invece portare ad una riduzione del burden socioeconomico collegato alle stesse.
La prevenzione, tuttavia, non si fonda solo e anzitutto sui farmaci, ma necessita di interventi sullo stile di vita che riguardano l’attenzione verso la nutrizione, l’attività fisica, la qualità del sonno, l’integrazione sociale”.
Alla fine della giornata, dopo le presentazioni scientifiche, è prevista anche una specifica sessione per un costruttivo confronto tra le varie figure professionali impegnate nel campo dell’invecchiamento.
Gli organizzatori ritengono infatti che sia per la prevenzione che per la terapia e la riabilitazione, sia fondamentale il buon funzionamento di reti di collaborazione tra le strutture ospedaliere e quelle territoriali, con il coinvolgimento di tutte le figure professionali, soprattutto sanitarie, che operano accanto all’anziano, in particolare se fragile.
È auspicabile che dal Convegno possano emergere suggerimenti interessanti per l’intera Sanità regionale. Dalla qualità degli interventi sull’anziano, infatti, dipende la tenuta stessa di una società solidale, soprattutto in tempi di risorse finanziarie molto limitate.