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PARTITA ITALIA-ISRAELE A UDINE: IL FOGOLÂR CIVIC SI SCHIERA CONTRO

DiRedazione

Set 2, 2025
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Il movimento culturale civista guidato dal prof. Alberto Travain appoggia le istanze di rinvio della gara formulate del sindaco De Toni ed eventualmente auspica fierissima ma legale esternazione di dissenso da parte di civismo e tifoserie nei confronti dei moderni Erode.

“Pregiatissimo, la presente a testimoniare l’adesione del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” alle Sue manifestate istanze di rinvio della partita di calcio Italia-Israele, in programma a Udine il prossimo 14 ottobre, per ragioni d’inopportunità morale e di plausibilmente di ordine pubblico. Il Fogolâr Civic, del pari, non biasimerebbe manifestazioni di forte dissenso, pur nei limiti di legalità, da parte delle tifoserie nonché del civismo friulani e italiani in riferimento a un Paese che, in Terrasanta, terra comune alle civiltà del Mediterraneo, si mostra ad oggi privo di remore umanitarie nel perseguimento dei propri fini geostrategici in detta area. Si auspica, quindi, che una volta tanto, quanto meno in ambito sportivo, la friulanità e l’italianità possano urlare fieramente al mondo la loro avversione a una barbarie di Stato, che, ai nostri giorni, sulle sponde di quello che fu il ‘Mare Nostrum’, calpesta impunemente i diritti e le vite delle popolazioni civili finitime. Se ne faccia carico anche Lei, Signor Sindaco: oltre a far ritornare al suo posto lo striscione rivendicativo di verità e giustizia per il nostro Giulio Regeni, voglia disporne anche uno di condanna dell’aggressione israeliana a Gaza, rappresentativo non di meri e generici auspici di pace – pax solitamente garante dai più forti – ma di soluzione equa ed equanime delle tragedie di Terrasanta. Caro Signor Sindaco: figli di Aquileia, duemila anni fa ospitammo anche Erode, quello della Strage degli Innocenti. Non ne vogliamo altri!”.

Così il prof. Alberto Travain, coordinatore del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, in una lettera del 2 settembre 2025 indirizzata al Primo Cittadino di Udine, prof. Alberto Felice De Toni. Evidente, in particolare, la civica insofferenza, anche senza dubbio in terra friulana, per una presunzione d’impunità in faccia al mondo intero che contraddistingue il disinvolto e spregiudicato agire del Governo israeliano in carica.

In copertina : Raffigurazone medievale udinese della Strage degli Innocenti

Di Redazione

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