Patente a Crediti: come ottenerla
Obbligatoria dal 1 ottobre per lavorare nei cantieri
di Oscar Bernardi, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana – “Come Associazione siamo convinti che la sicurezza sul lavoro non si tutela con la burocrazia, ma con il rispetto di regole che devono essere chiare ed applicabili. Creando un ambiente favorevole alla collaborazione e all’ascolto si potranno fare autentici passi avanti verso una maggiore sicurezza nei cantieri e nei posti di lavoro”.
“17.850 sono le imprese della provincia di Treviso operanti nei cantieri temporanei o mobili- ci riferiamo ad aziende di costruzione, agli impiantisti, ai serramentisti, alle aziende attive nei settori del legno e arredo, della carpenteria metallica e del verde – che occupano 67.100 addetti, le destinatarie del provvedimento che ha introdotto l’obbligo di conseguire avendone i requisiti la cosiddetta PATENTE A CREDITI che entra in vigore il prossimo 1 ottobre – afferma Oscar Bernardi, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana – Confartigianato sin dallo scorso marzo, mese in cui è stato pubblicato il Decreto, ha reso nota la sua contrarietà all’istituzione del nuovo meccanismo, giudicandolo farraginoso e pieno di incertezze e lacune applicative, destinato a non produrre alcun risultato positivo in termini di riduzione degli infortuni nei cantieri temporanei o mobili. Ad oggi si è ancora in attesa dei provvedimenti attuativi, dei quali circola solo una bozza, e del portale dedicato che dovevano essere rilasciati prima della pausa estiva per consentire alle imprese di curare l’istruttoria in tempo utile”.
Per far si che gli imprenditori, con o senza dipendenti, non arrivino a ridosso della scadenza senza aver proceduto alla verifica del possesso dei requisiti necessari a fare la richiesta al Ministero del Lavoro l’Associazione ha programmato tre eventi nel territorio: il primo si è svolto Ad Asolo il 27 agosto e ha visto la partecipazione di oltre trecento imprenditori; gli altri due sono fissati per il 3 settembre nell’auditorium Dina Orsi di Conegliano e il 4 settembre presso il centro congressi del BHR Treviso Hotel di Quinto di Treviso alle 20.00.
Gli appuntamenti sono realizzati di concerto con le Organizzazioni sindacali Filca-Cisl, Fillea-CGIL, Feneal-Uil della provincia di Treviso e con il supporto organizzativo di Confartigianato Marca Trevigiana Formazione e con il contributo di Edilcassa Veneto.
Per ottenere la patente a crediti, che sarà solo digitale, l’impresa o il lavoratore autonomo anche senza dipendenti deve essere iscritto alla Camera di Commercio, deve aver adempiuto agli obblighi di formazione in materia di sicurezza, deve possedere una serie di documenti che comprovano la regolarità contributiva e fiscale dell’impresa, e deve aver nominato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Ogni patente ha una dotazione minima di 30 punti, che possono essere incrementati in base all’anzianità dell’azienda e a investimenti in salute e sicurezza sul lavoro. Ma i punti si perdono in caso di accertamento ispettivo per inadempienza in materia di sicurezza o in caso di infortuni sul lavoro. Quando il punteggio scende sotto la quota 15, l’impresa non può più accedere al cantiere. La patente viene inoltre sospesa d’ufficio per dodici mesi in caso di incidente mortale imputabile a colpa grave dell’impresa o nel caso in cui i requisiti dichiarati per ottenerla non sussistono o non sono veritieri.
“E’ evidente che la patente a punti si basa su una serie di documenti, requisiti e adempimenti che sono già obbligatori per l’impresa e disponibili per chi ha il compito di controllare – rileva il presidente Bernardi – Tradurre tutto questo in una classifica a punti che comporta ulteriori adempimenti non aggiunge nulla alla sicurezza e mette in difficoltà soprattutto le piccole imprese, perché quelle di maggiori dimensioni, abilitate ad accedere ad appalti oltre 1.033.000 euro (la cosiddetta Soa di terza classe) sono esentate dall’obbligo. Come Associazione siamo convinti che la sicurezza sul lavoro non si tutela con la burocrazia, ma con il rispetto di regole che devono essere chiare ed applicabili, con gli organismi paritetici tra Organizzazioni imprenditoriali e sindacati dei lavoratori, con la prevenzione e la formazione che deve iniziare già nelle aule scolastiche, con l’applicazione corretta dei contratti nazionali di lavoro del settore, attraverso l’associazionismo d’impresa che diffonde la cultura della legalità, incrociando le tante banche dati esistenti per porre in essere un efficace piano nazionale della prevenzione, con un sistema di ispezione sul lavoro rafforzato e senza inutili duplicazioni di competenze. Solo così, creando un ambiente favorevole alla collaborazione e all’ascolto riusciremo a fare passi avanti concreti verso una maggiore sicurezza nei cantieri e nei posti di lavoro.”
Il sistema associativo ha già attivato un servizio di consulenza per quelle imprese che devono presentare la domanda di patente a crediti perché dal 1 ottobre chi opererà nei cantieri senza il documento verrà sanzionato con una multa non inferiore a 6mila euro.