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Pink Floyd Immersion- live al Palamostre di Udine 28/11/24

DiAlPontelli

Nov 29, 2024

Riecheggia la magia senza tempo dei mitici Pink Floyd grazie alla tribute band di fama europea Pink Floyd Immersion che delizia la numerosa platea accorsa al Palamostre di Udine per assistere ad uno spettacolo unico nel suo genere, fatto di suoni in quadrifonia, immagini video, luci psichedeliche ed effetti speciali.
Gli otto elementi che compongono la formazione sono tutti piuttosto preparati e nulla è lasciato al caso. Un plauso va anche ai fonici e al loro operato, molto professionale.


Le voci e gli strumenti si intersecano a meraviglia tra loro durante ogni brano e le luci e le immagini a tema fanno da supporto in modo egregio, nulla è lasciato al caso e si vede che dietro c’è la mano di una sapiente direzione artistica.


I brani proposti durante la serata che durerà all’incirca due ore e mezza, ripercorrono un po’ tutta la carriera della mitica band inglese.


Si parte subito alla grande con Shine on you crazy diamond per poi passare alla più recente (rispetto alla precedente) Learning to fly, un brano spesso sottovalutato dai fan storici della band ma che personalmente trovo invece molto ben strutturato. E’ poi il turno di Wearing inside out e una lunga e interessante versione di Time. Si prosegue con Great gig in the sky fino ad arrivare alla famosissima Money qui proposta in una long version (in realtà tutti i brani proposti saranno piuttosto lunghi) per poi arrivare alla mitica Another brick in the wall, molto apprezzata dal pubblico presente e resa davvero intensa dalle immagini proiettate sullo schermo, che poi sono quelle dell’omonimo film. La successiva Pigs è resa particolare soprattutto grazie alla coreografia e cioè dal mega maiale di plastica, volante che accompagnerà tutta l’esibizione.
Molto intensa ed ispirata la successiva Mother, cantata dal bassista della band che assieme alle altre voci, quelle del chitarrista e del tastierista, nonché dalle tre valide coriste creano un tessuto sonoro davvero suggestivo.


Sheep poi è qui proposta in una versione piuttosto rockeggiante, dove le chitarre soliste la fanno da padrone. On the turning away ci riporta subito ad atmosfere piu meditative e intime per poi raggiungere l’apoteosi con la splendida Wish you where here, sempre magica e carica di quella energia e di quel phatos senza ne tempo ne spazio. Vera è lo spartiacque per la pietra miliare Confortabily numb nella quale le due chitarre duellano tra loro regalando ai presenti momenti memorabili.
Il concerto si conclude degnamente con una lunga e intensa versione della intramontabile Run like hell, dall’album The Wall.
Dopo i ringraziamenti di rito la band saluta i presenti e da appuntamento ai propri fans in quel di Rovigo per la nuova tappa del tour italiano.

Insomma una serata molto piacevole, grazie ai Pink Floyd IMMERSION, all’insegna della musica di una delle band più apprezzate e famose della storia del rock.

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