UTE PORDENONE, LO SCRITTORE ANGELO FLORAMO INAUGURA LA SECONDA PARTE DEL 42° ANNO ACCADEMICO, LUNEDÌ 8 GENNAIO ORE 15.30, CASA DELLO STUDENTE, AUDITORIUM ZANUSSI. “VINO E LIBERTÀ”, TITOLO DELL’ULTIMO LIBRO DI FLORAMO, SARÀ ANCHE IL TEMA DEL DIALOGO DI PROLUSIONE, IN UN IDEALE BRINDISI AL 2024 APPENA SCOCCATO. CON L’AUTORE CONVERSERÀ DANIELE ZONGARO, LIBRERIA QUO VADIS PORDENONE.
Pordenone – Si apre lunedì 8 gennaio la seconda parte del 42° Anno Accademico dell’UTE, Università della Terza Età di Pordenone: alle 15.30, nell’Auditorium Lino Zanussi della Casa dello Studente di Pordenone, l’appuntamento vedrà protagonista lo scrittore, medievalista e docente Angelo Floramo, che ha firmato quest’anno per Bottega Errante il libro “Vino e libertà”, in cui si avvicendano storie che ci conducono per borghi antichi o periferie sterminate, dagli Stati Uniti al Mar Nero, disegnando topografie ribelli quasi sempre macchiate di sugo. Sanno tutte di ebbrezza e di libertà, forse perché il tempo di questo nostro vivere va intriso di vino tanto quanto di ideali. Il lettore è dunque avvisato: nel corso del dialogo di prolusione, che Angelo Floramo terrà con Daniele Zongaro – Libreria Quo Vadis di Pordenone – si berrà molto, in un ideale brindisi al 2024 appena scoccato, e molto si mangerà. Si fumerà, si amerà e soprattutto si sognerà, senza necessariamente andare a dormire. Che cosa? Un mondo migliore del nostro, come quello per il quale hanno lottato i protagonisti dei racconti, e certamente migliore del mondo che abbiamo vissuto nell’ultimo anno. Cos’hanno in comune la periferia di Praga, la Dalmazia in inverno, un birraio di Belfast, o una tabaccheria di Lisbona? Nulla, probabilmente, oltre a quello struggimento che prende sempre il cacciatore di storie, quelle che si impregnano di alcol e di anarchia quando, arrivato alla fine di un lungo viaggio, non chiede altro che di poterle raccontare a qualcuno. Forse perché è ubriaco, o forse perché innamorato: di una donna, di una bottiglia o di un’utopia, in fondo non fa troppa differenza.
L’Anno Accademico 2024 dell’UTE Pordenone proseguirà con tanti corsi, laboratori, viaggi, guidati da 80 docenti, fino a maggio 2024, per non smettere mai di imparare, progettare, aggiornarsi sull’attualità. Nel mese di gennaio si parlerà dei Macchiaioli e della pittura veneta dell’Ottocento, di educazione finanziaria, di filosofia e poesia con un percorso dedicato alla ricerca della felicità, della storia di Gesù e di geopolitica. Le lezioni e i laboratori proseguiranno fino a maggio 2024, con la possibilità di iscriversi ancora alle attività. Venerdì 12 gennaio, alle 9, si apriranno le iscrizioni al viaggio in Bretagna e Normandia, per visitare queste regioni a nord della Francia ricche di fascino, nell’anniversario dello sbarco del 1944. Non meno interessate l’itinerario che l’Ute propone in Umbria, iscrizioni da venerdì 19 gennaio, e ci sono ancora posti per la visita guidata alla mostra dedicata a Tina Modotti, sabato 20 gennaio. Info e dettagli www.centroculturapodenone/ute tel. 0434 365387.
Angelo Floramo dal 2012 collabora con la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli in veste di consulente scientifico per la sezione antica, manoscritti e rari. Ha pubblicato numerosi saggi e articoli specialistici aventi per oggetto il Medioevo e i suoi sogni. Per motivi di studio e di ricerca ha visitato e continua ancora ad esplorare le più antiche biblioteche di conservazione in Italia e in Europa, perdendosi spesso nella fascinazione di monasteri nascosti agli occhi del mondo. Per Ediciclo, assieme a Bottega Errante edizioni, ha esordito nella narrativa con Balkan Cirkus (2013), cui hanno fatto seguito, sempre per i tipi di Bottega Errante Edizioni, Guarneriana segreta (2015 e nuova edizione aggiornata nel 2021, finalista al premio Latisana Nordest), l’Osteria dei passi perduti (2017) e la Veglia di Ljuba (2018). Premio Palmastoria come miglior romanzo storico), Il fiume a bordo (3 edizioni), Come papaveri rossi (2 edizioni, Premio Fiuggi Storia) e, appunto, Vino e libertà.