DOMENICA 10 NOVEMBRE AL TEATRO ZANCANARO DI SACILE (ORE 20.45) LA PRIMA PRESENTAZIONE IN FRIULI VENEZIA GIULIA DEL NUOVO SAGGIO DEL FILOSOFO MARCELLO VENEZIANI, SENZA EREDI RITRATTI DI MAESTRI VERI, PRESUNTI E CONTROVERSI IN UN’EPOCA CHE LI CANCELLA (MARSILIO), USCITO IL 5 NOVEMBRE.
UNA PROPOSTA DEL CARTELLONE FUORICITTÀ_AUTUNNO, PARTECIPAZIONE APERTA AL PUBBLICO CON INGRESSO GRATUITO, CONSIGLIATA PRENOTAZIONE.
PORDENONE – Ancora una presentazione in anteprima per il Friuli Venezia Giulia nell’ambito del cartellone Fuoricittà_Autunno: domenica 10 novembre, al Teatro Zancanaro di Sacile (ore 20.45), riflettori sul filosofo Marcello Veneziani che presenta il nuovo saggio Senza eredi Ritratti di maestri veri, presunti e controversi in un’epoca che li cancella, uscito il 5 novembre per Marsilio. Da Kafka a Ratzinger, da Manzoni a Baudelaire: profili irregolari di grandi maestri di ogni epoca, in una preziosa guida per tempi incerti. Un affascinante itinerario tra antenati illustri e fratelli coevi, in cui autori del passato convivono e dialogano con personaggi ancora in vita: un excursus che l’autore, Marcello Veneziani, proporrà con un articolato intervento sul palcoscenico del Teatro Zancanaro. Il programma di Fuoricittà_Autunno è a firma del direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta, con i curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet. L’incontro è promosso da Fondazione Pordenonelegge.it con l’Amministrazione comunale di e sarà accessibile con ingresso gratuito, consigliata la prenotazione iscrivendosi attraverso il proprio account mypnlegge sul sito www.pordenonelegge.it. Info: 0434.1573100 mail segreteria@pordenonelegge.it
Senza eredi. Ritratti di maestri in un’epoca che li cancella schiude una riflessione comune alle figure esaminate dall’autore: per la prima volta nella storia dell’umanità, viviamo in un’età senza eredi e senza valori da custodire e da trasmettere. Non lasceremo tracce del nostro passaggio, e il passato sembra privo di valore e significato; va soltanto cancellato, rimosso, maledetto, superato. Persino i veri maestri vanno disconosciuti: chiunque può infatti ergersi in cattedra e impartire insegnamenti, quando autorità e credibilità dipendono dal numero di follower e visualizzazioni online. Privi però di punti di riferimento, viviamo in equilibrio precario. Marcello Veneziani ci fornisce una chiave di lettura in controtendenza, stilando una genealogia ideale da cui ripartire, pietre solide su cui poggiarci. Ci guida in un affascinante itinerario tra antenati illustri e fratelli coevi, in cui autori del passato convivono e dialogano con personaggi ancora in vita. Come sfogliando un ideale album di famiglia, incontriamo Pascal e Vico, Leopardi e Proust, Vattimo e Ratzinger, Byung-Chul Han e Rovelli, in una polifonia sorprendente. Queste personalissime istantanee offrono al lettore interpretazioni intriganti e mai scontate, e compongono un controcanone affettivo che spazia da letterati a filosofi, da storici a giornalisti, da poeti a politici, da religiosi a scienziati, per ricordarci che la conoscenza può essere ancora la più sovversiva delle scelte.
Marcello Veneziani vive tra Roma e Talamone. È autore di vari saggi di storia delle idee, filosofia civile e cultura politica, nonché di testi letterari e teatrali. Con Marsilio ha pubblicato Lettera agli italiani (2015), Alla luce del mito (2017), Imperdonabili (2017, edizione tascabile 2021), Nostalgia degli dei (2019, edizione tascabile 2022), Dispera bene (2020), La Cappa (2022), Scontenti (2022), L’amore necessario (2023) e il romanzo La leggenda di Fiore (2021).