Si è svolta ieri sera a pordenonelegge la premiazione delle autrici Linda Cottino e Silvia Metzeltin, alle quali è andato il Premio Speciale Dolomiti UNESCO, assegnato dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, per l’opera «L’alpinismo è tutto un mondo». La direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO Mara Nemela e gli organi tecnici della Fondazione hanno selezionato quest’opera perché particolarmente coerente con i principi che stanno alla base dell’istituzione del Premio Speciale Dolomiti UNESCO, ovvero riconoscere il lavoro di chi contribuisce a promuovere i valori che hanno reso possibile il riconoscimento, stimolando il processo di diffusione nelle comunità della consapevolezza rispetto ai valori eccezionali universali UNESCO. Silvia Metzeltin è alpinista e geologa, Linda Cottino è una giornalista che ha dedicato molta attenzione alla memoria delle donne in alpinismo: imprese, exploit, conquiste e rinunce, ma anche amicizie, incontri, affetti, confronti, letture e riflessioni. E’ un incrocio storico e importante quello fra pordenonelegge e il Premio Itas del Libro di Montagna: grazie alla collaborazione con il Club Alpino Italiano (CAI) la sinergia è stata confermata anche in questa 23^ edizione del festival con la presenza di molti autori, come, Paolo Ascenti, Tona Sironi, Alex Cittadella, Alberto Paleari, Mario Ferraguti e Angelo Pangrazio, con le tradizionali interviste di Montagne 360: Luca Calzolari e Roberto Mantovani. Dalle avventure dell’alpinismo ai paesaggi vissuti, dalla pratica e la meditazione dei confini alla vita animale, saranno molti gli aspetti di questo straordinario ambiente che troveranno approfondimento. Rigenerazione è la parola che i curatori dell’edizione 2022 di pordenonelegge hanno scelto per interpretare la «speranza di riuscire a intrecciare coraggio e volontà, intelligenza e buona sorte sufficienti per rinnovare la vita, che in questi ultimi mesi ci è apparsa minacciata e fragile più di sempre». Una necessità, quella di rigenerarsi, più che mai urgente per una società che si è trovata a fare i conti con la pandemia e la guerra, ma anche un richiamo alla terra, alla condivisione dei suoi beni. Un tema che richiama perfettamente l’esigenza di offrire un futuro sostenibile e condiviso alla montagna e alle Dolomiti, Patrimonio Mondiale, in modo particolare, anche attraverso il riconoscimento a quanti, come Silvia Metzeltin e Linda Cottino, sanno raccontare l’amore per la terra, in questo caso vissuta, sfidata e contemplata attraverso l’attività alpinistica.