«Un Premio letterario come stimolo per la creatività di tutti gli appassionati della scrittura, giovani e adulti, ma anche come motore di divulgazione dell’opera di una scrittrice di riferimento dell’Ottocento italiano, Caterina Percoto. Un’autrice che ha ancora molto da dire al nostro tempo, come dimostra la straordinaria attualità dei suoi racconti e delle sue riflessioni». L’Assessore alla Cultura del Comune di Manzano, Silvia Parmiani, così commenta la nuova iniziativa legata al Premio Letterario Caterina Percoto, che fino al 15 settembre attende le opere in gara alla 9^ edizione, su bando consultabile al link .comune.manzano.ud.it/c030055/po/mostra_news.php?id=1414&area=H
In attesa della scadenza ripartono finalmente in presenza gli appuntamenti del Premio Percoto, in un ideale countdown verso la proclamazione dei vincitori: sabato 3 settembre, alle 18.30 nel Giardino Villa Tavagnacco a Manzano, nell’ambito del cartellone “Settembre a Manzano” è in programma il dialogo sul tema “Tra le carte di Caterina Percoto: rileggendo una scrittrice friulana dell’Ottocento”. Sarà l’occasione per riscoprire insieme la grande autrice, fra scrittura e quotidianità friulana: con Elisabetta Pozzetto, presidente di Giuria del Premio Percoto, converseranno l’accademica e saggista Sergia Adamo, ordinaria di Letterature comparate Università di Trieste, e il ricercatore Jessy Simonini, dottorando all’Università di U dine. Spiega Elisabetta Pozzetto: «nel corso dell’incontro annunceremo l’avvio dei nuovi studi dedicati a Caterina Percoto, avviati proprio attraverso il Premio Percoto, in sinergia con l’Università di Trieste, per rileggere e riscoprire aspetti inediti, ma anche per approfondire le riflessioni già salde intorno all’autrice, e offrire nuove sedi di divulgazione a favore dei lettori e degli appassionati della sua opera. Quando ho raccolto la sfida di un nuovo mandato alla presidenza della Giuria del Premio, ho proposto infatti un programma che non incentivasse solamente la scrittura inedita ispirata all’opera di Caterina Percoto, ma anche l’impegno utile a rendere Manzano e il Friuli Venezia Giulia vero centro propulsore di iniziative culturali e scientifiche su questa autrice. Sabato prossimo restituiremo al pubblico e al territorio il primo lavoro di ricognizione curato da un gruppo di studio che il Premio ha coinvolto. L’idea di sviluppare un primo, embrionale gruppo di studio e ricerca su Caterina Percoto all’Università di Trieste, per iniziativa della docente di letterature comparate Sergia Adamo, nasce infatti dall’esigenza di scoprire un’autrice che merita ancora di essere letta, studiata, fatta conoscere a un più ampio pubblico di lettori e lettrici».
Sergia Adamo e Jessy Simonini anticiperanno dunque alcuni aspetti di questa ricerca in fieri a Manzano, con la prospettiva di coinvolgere altri studiosi e altre studiose e di sviluppare sin dall’autunno attività seminariali e divulgative sul tema.
Una prima ricognizione dei tanti studi condotti intorno alla scrittura di Caterina Percoto mostra come negli ultimi anni sia aumentato considerevolmente l’interesse di ricercatori stranieri, in particolare francesi e anglo-americani verso questa autrice. L’interesse per Percoto si accompagna a una ripresa significativa delle ricerche sull’Ottocento e sulle forme narrative che si sviluppano in quell’epoca, con una particolare attenzione all’autorialità femminile e alle sue forme d’espressione. Già a partire dagli anni Settanta, del resto, la figura di Percoto aveva suscitato l’interesse di alcune scrittrici vicine alla sensibilità femminista, fra cui Grazia Livi e Giuliana Morandini, sino ai più recenti lavori di Adriana Chemello, punto di riferimento in Italia per gli studi su Percoto. Ma a questa tendenza di ricerca si accompagna il tentativo, negli ultimi anni sempre più proficuo, di smarcarsi da letture orientate esclusivamente sulle questioni di genere e sul tema dell’autorialità femminile e, al contrario, di inserire Percoto in una fitta rete di relazioni e rapporti intertestuali che possono offrire numerosi spunti alla comparatistica contemporanea. «La prospettiva di ricerca su Percoto – anticipa il ricercatore Jessy Simonini – è dunque apertissima e si sviluppa nel segno di una revisione dell’idea di una scrittrice esclusivamente «regionale», ovvero interprete pura di un genius loci tutto friulano, dei suoi paesaggi e del mondo rurale; e revisione anche di un’analisi troppo concentrata sulla questione dell’autorialità femminile, pure centrale, ma che forse non ha consentito di leggere in profondità i testi e di interrogarsi sui rapporti con altri autori e sulle possibile letture che si apre. Nello specifico, di grande interesse sarebbe discutere e lavorare sui rapporti con altre autrici e altri autori dell’epoca. Altra tematica che è meritoria di essere sviluppata riguarda i rapporti di classe e il loro manifestarsi nella scrittura, intorno al concetto di popolo” elaborato da Gramsci che sembra tornato al centro degli interessi critici di molti, in particolare negli ultimi anni, anche e soprattutto fuori dal contesto italiano».
Sergia Adamo Insegna Letterature comparate e Teoria della letteratura all’Università di Trieste, dove coordina il Centro di ricerca per gli studi di genere. Ha tradotto Questione di genere (di J. Butler, Laterza 2017) e curato, tra gli altri: Non esiste solo il maschile. Teorie e pratiche per un linguaggio non discriminatorio da un punto di vista di genere (EUT 2019). Fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano. Jessy Simonini, dopo studi letterari in Francia, è attualmente iscritto al dottorato in Studi linguistici e letterari all’Università di Udine. Si occupa in prevalenza di autorialità femminile. Ha scritto articoli e saggi su Morante, Ortese, Ombres e sulle scritture femminili in una prospettiva globale.