Il Premio Friuli Storia festeggia il suo decennale con una straordinaria giuria popolare, una “community” di ben 500 lettori di tutta Italia, la prima per numero di appassionati/giurati con 75 studenti e 156 lettori in rappresentanza di 10 Biblioteche pubbliche di altrettante città, fra le quali Udine e Trieste. Un “primato della storia” nella regione-crocevia, il Friuli Venezia Giulia, dove si è fatta la storia del Novecento e del nostro tempo. La consegna del Premio Friuli Storia 2023 giovedì 28 settembre, a Udine.
UDINE – Tre storici autorevoli, con le loro riflessioni sul Novecento “luogo comune della memoria”, approdano alla fase culminante del Premio Friuli Storia che festeggia quest’anno il suo decennale e annuncia oggi – lunedì 29 maggio – i finalisti dell’edizione 2023: sono Vittorio Coco per “Il Generale Dalla Chiesa” (Laterza), Thomas Hippler per “Il governo del cielo” (Bollati Boringhieri) e Andrea Riccardi per “La guerra del silenzio” (Laterza).
La terna finalista del Premio per il miglior saggio di storia contemporanea edito in Italia è stata selezionata fra 93 opere, candidate dagli editori, attraverso il lavoro della Giuria scientifica composta da Elena Aga Rossi, Roberto Chiarini, Ernesto Galli della Loggia, Ilaria Pavan, Paolo Pezzino, Tommaso Piffer, Silvio Pons, Andrea Possieri e Andrea Zannini. È questa la X edizione del Premio Friuli Storia, promosso per la direzione scientifica dello storico e accademico dell’Università di Udine Tommaso Piffer, su iniziativa dall’Associazione Friuli Storia con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, di Fondazione Friuli, del Comune di Udine e di Banca di Udine. La consegna del Premio Friuli Storia 2023 è in programma giovedì 28 settembre, a Udine, nell’ambito di un evento pubblico che si preannuncia focalizzato sulla storia del nostro tempo. «Desidero esprimere il mio plauso – ha affermato Mario Anzil, Vicepresidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Assessore regionale alla Cultura e allo Sport – al prestigioso Premio Friuli Storia, il quale, grazie al suo elevato valore storico e scientifico, è riuscito a coinvolgere un vasto pubblico di lettori e biblioteche, contribuendo in modo significativo ad arricchire il patrimonio culturale della nostra Regione. Desidero inoltre ringraziare tutti i partecipanti alla X Edizione del Premio, la Giuria e soprattutto i futuri vincitori, conclude il Vicepresidente Anzil.»
«Fin dall’inizio, dalla prima edizione, la Fondazione Friuli ha sostenuto questo premio – ha dichiarato il presidente Giuseppe Morandini – che nel corso degli anni ha saputo ampliare e rafforzare, dimostrando come la conoscenza della storia costituisca un elemento imprescindibile per la lettura dei fatti attuali. Siamo doppiamente soddisfatti, perché oltre al raggiungimento del traguardo della decima edizione e l’annuncio di nuove iniziative, il Premio Friuli Storia Scuola per le scuole medie, dopo la fase sperimentale, visto l’importante riscontro, diventa ora strutturale e aperto a tutti gli istituti delle province di Udine e Pordenone».
IL DECENNALE DEL PREMIO FRIULI STORIA, 2013 – 2023
«Friuli Storia compie dieci anni – spiega il fondatore Tommaso Piffer – e festeggia questo primo traguardo con un’edizione che punta alla promozione integrata della storia ad ogni livello: alcune iniziative sono promosse in stretta sinergia con l’Università di Udine e rafforzano così una partnership collaudata con successo. Penso, sul piano della ricerca scientifica, al Forum dedicato alle “Terre di confine, dalla Guerra fredda ai conflitti del nostro tempo”, che due mesi fa ha portato a Udine e Gorizia un think tank di storici e ricercatori di tutto il mondo, e che diventerà appuntamento annuale; e sul piano della promozione culturale e turistica del territorio sono partiti i due progetti Frontiera est e Viaggiatori nel tempo, che trasformano il Friuli Venezia Giulia in una vera e propria “macchina del tempo”, un atlante da sfogliare spostandosi sul suo territorio. Infine, sul piano della divulgazione diffusa stiamo progettando il ciclo autunnale degli “Appuntamenti con la storia” nel mese di ottobre, con 6 incontri in 6 centri del Friuli Venezia Giulia, per portare la grande storia sul territorio». Quest’anno la rassegna, realizzata in collaborazione con il Circolo Culturale San Clemente di Povoletto, farà tappa nei Comuni di Cividale del Friuli, Povoletto, Faedis, Corno di Rosazzo, San Pietro al Natisone, Torreano». Nel corso dell’anno il Premio Friuli Storia è stato e sarà presente sul territorio in occasione dei principali eventi culturali, dal festival Vicino/Lontano di Udine al festival èStoria di Gorizia, a pordenonelegge, festa del Libro con gli Autori.
I FINALISTI, DEL PREMIO FRIULI STORIA 2023, LE MOTIVAZIONI DELLA GIURIA.
Vittorio Coco, Il generale Dalla Chiesa (Laterza, 2022)
Attraverso questa solida e documentata bibliografia del generale Carlo Alberto dalla Chiesa Vittorio Coco, ricercatore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di scienze umanistiche dell’Università di Palermo, offre al lettore il ritratto di uno degli uomini simbolo dell’Italia repubblicana. «Intrecciando abilmente la vicenda personale del generale con la storia d’Italia – recitano le motivazioni – l’autore affronta senza pregiudizi il difficile nodo del rapporto tra tutela della sicurezza e rispetto dello stato di diritto, presentando un’accurata ricostruzione di come il paese abbia saputo reagire alle sfide lanciate dal terrorismo prima e dalla mafia poi. Pubblicato a 40 anni dall’assassinio del generale a Palermo, il libro si segnala per la ricchezza delle fonti, molte per le quali inedite, e per la capacità dell’autore di distinguere le ipotesi storiografiche plausibili da quelle che si rifanno a teorie complottiste senza un fondamento storico».
Thomas Hippler, Il governo del cielo (Bollati Boringhieri, 2022)
In un volume di drammatica attualità Thomas Hippler, professore di storia contemporanea all’Università della Normandia a Caen (Francia) racconta la storia dei bombardamenti aerei dai suoi albori all’inizio del secolo scorso fino ai nostri giorni. «Muovendosi agilmente tra storia militare e storia politica – sottolineano le motivazioni – l’autore riscostruisce il rapporto tra gli sviluppi della tecnica militare e l’evoluzione di questioni cruciali quali il rapporto tra nazione, popolo e cittadini. Così facendo, il volume offe uno sguardo di lungo periodo sulle implicazioni militari, etiche e giuridiche di fenomeni che stanno cambiano profondamente la guerra moderna e lo stesso rapporto tra lo Stato e i cittadini, quali ad esempio l’utilizzo massiccio di droni all’interno e al di fuori di campi di battaglia».
Andrea Riccardi, La guerra del silenzio (Laterza, 2022)
Il libro di Andrea Riccardi, professore emerito di Storia contemporanea all’Università Roma Tre, fondatore della Comunità di Sant’Egidio e Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’integrazione dal 2011 al 2013, affronta una delle questioni più dibattute della storia contemporanea: quella del rapporto tra Pio XII, il nazismo e l’Olocausto. «Merito del volume – spiegano le motivazioni – non è solo quello di offrire una ricostruzione equilibrata e scevra da condizionamenti ideologici, ma soprattutto di inquadrare la storia di un papa controverso come Pio XII all’interno di quella della comunità ecclesiale e nazionale durante la Seconda guerra mondiale. Utilizzando sapientemente la documentazione resa disponibile negli ultimi anni dagli Archivi vaticani, uno dei maggiori storici del cristianesimo si interroga non solo su uno snodo cruciale della storia contemporanea, ma anche sul ruolo svolto dalla Chiesa attraverso tutto il XX secolo».
LA GIURIA POPOLARE: 500 LETTORI PER IL DECENNALE DEL PREMIO
I volumi della terzina finalista saranno adesso al centro delle valutazioni di una straordinaria giuria popolare – una “community” di ben 500 lettori di tutta Italia – la prima per numero di appassionati/giurati, che li riceverà a casa a inizio giugno e avrà tempo fino alla fine di agosto per stabilire il vincitore, votando online sul sito della manifestazione. Numeri d’eccezione caratterizzano quest’anno la comunità dei lettori di Friuli Storia, forte di 75 studenti e di 156 lettori in rappresentanza di 10 Biblioteche pubbliche di altrettante città del Friuli Venezia Giulia, la regione-crocevia dove si è fatta la storia del Novecento e del nostro tempo: con Udine e Trieste anche le biblioteche di Azzano Decimo, Cordovado, Faedis, Morsano al Tagliamento, Povoletto, Reana del Rojale, San Canzian d’Isonzo e Cervignano del Friuli. Un vero primato della fruizione diffusa della storia, reso possibile dalla collaborazione avviata con Anci FVG. L’età media della Giuria è 51 anni, il 16% è composto da studenti e il 13% da insegnanti, il 63% da lettori residente in Friuli Venezia Giulia e il 37% – quasi 4 su 10 – da lettori residenti nel resto d’Italia e all’estero. In previsione del 2024 è già previsto il coinvolgimento di altre 10 biblioteche, prezioso serbatorio per la ricerca diffusa di nuovi lettori, avendo contribuito quest’anno per il reclutamento del 31% della Giuria popolare: e l’XI edizione potrà contare sulle biblioteche di Bagnaria Arsa, Codroipo, Gemona, Nimis, Palazzolo dello Stella, Pasian di Prato, Remanzacco, Romans d’Isonzo, San Martino al Tagliamento, Zoppola. Molto consistente anche quest’anno la componente di studenti dell’università di Udine, la cui partecipazione è resa possibile da un contributo del Rotary Club di Udine.
LA “PRIMAVERA” DEL PREMIO FONDAZIONE FRIULI SCUOLE, MARTEDÌ 30 MAGGIO A UDINE LE PREMIAZIONI DEL PROGETTO SCUOLE PROMOSSO DA FONDAZIONE FRIULI.
Il progetto della Fondazione Friuli per le scuole rappresenta la “primavera” del Premio Friuli Storia perchè mette al centro gli studenti di oggi, futuri appassionati della storia e lettori in nuce della Giuria popolare del Premio. Protagonisti dell’edizione 2023 sono le studentesse e gli studenti delle Scuole secondarie di I grado e in particolare, quest’anno, degli istituti di Tarcento, Pordenone e Cividale del Friuli. Appuntamento domani, martedì 30 maggio, alle 17.45 al Cinema Visionario per la festa di premiazione insieme agli studenti, ai loro insegnati, agli amici e compagni delle scuole, alle famiglie e al pubblico della città. L’evento sarà introdotto dal direttore del Messaggero Veneto Paolo Mosanghini, con l’intervento del Presidente di Fondazione Friuli Giuseppe Morandini.