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PREMIO HEMINGWAY 2023: LA 39^ EDIZIONE CHIUDE CON L’ABBRACCIO DI UN GRANDE PUBBLICO AI CINQUE VINCITORI

DiRedazione

Giu 25, 2023

DIALOGHI, IMPEGNO UMANITARIO, LETTERARIO, ARTISTICO E SPORTIVO, NELL’ANNO DEI FESTEGGIAMENTI PER I 120 ANNI DAL PRIMO STABILIMENTO BALNEARE DI LIGNANO SABBIADORO

Dopo un’intensa e partecipata tre giorni di incontri sold out, si è chiusa ieri sera, sabato 24 giugno, al Cinemacity di Lignano Sabbiadoro, la 39^ edizione del Premio Hemingway, promosso dal Comune di Lignano Sabbiadoro con il sostegno degli Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive e Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso la consolidata collaborazione con la Fondazione Pordenonelegge.it e anche l’edizione 2023 ha come partner LiSaGest (Lignano Sabbiadoro Gestioni).

Nel 2023, che festeggia i 120 anni della spiaggia di Lignano, ha acquistato una suggestione speciale il Premio dedicato a Ernest Hemingway, nella “piccola Florida italiana” tanto amata dal grande scrittore statunitense e raccontata nel romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi”.

La scrittrice belga naturalizzata francese Amélie Nothomb per laLetteratura, l’artista Marco Zanta per laFotografia, lo storico e saggista Carlo Ginzburg perl’Avventura del pensiero, nella sezioneTestimone del nostro tempo l’avvocatessa e attivista iraniana Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace 2003, e l’atleta Antonio Fantin Premio speciale Lignano, 120 anni di futuro: sono i cinque protagonisti della cerimonia di consegna del Premio Hemingway 2023, intervistati dalla conduttrice del talk Emma D’Aquino – volto noto dell’informazione del prime time di Rai1, così come di programmi storici della tv italiana come “Amore criminale” di Rai3 e di format innovativi come “Vittime collaterali” su Rai1 – assieme al presidente di Giuria del Premio Alberto Garlini, il direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta e lo storico dell’arte Italo Zannier.

«L’importanza di questo premio – ha dichiarato il sindaco di Lignano Sabbiadoro Laura Giorgi – è raccontata dalla sua storia: trentanove anni sono tanti e sono trentanove anni di successi. Questa edizione del Premio Hemingway ha un qualcosa in più, perché coincide con i 120 anni di Lignano Sabbiadoro, 120 anni da quei primi rami di ginepro piantati nella sabbia, e i 70 di Lignano Pineta e della genialità di Marcello d’Olivo che ne ha disegnato l’urbanizzazione».

Attraverso i suoi vincitori, il Premio dedicato ad Ernest Hemingway ancora una volta celebra il grande autore statunitense e la sua straordinaria capacità di guardare nel profondo dell’animo umano, spaziando fra categorie diverse, che restituiscono la multiforme personalità di Hemingway. A Lignano il grande scrittore arrivava nell’aprile ’54, pochi mesi prima del conferimento del Premio Nobel e cinquantuno anni dopo la fondazione della città icona del turismo balneare.

«Questa sera – ha affermato il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin – ho il privilegio di portarvi il saluto del Consiglio regionale intero, dopo che per anni ho apprezzato questo evento come sindaco e come consigliere regionale io stesso. Si tratta di un privilegio perché il premio Hemingway ha un compito che assolve benissimo: portare il nome del Friuli Venezia Giulia fuori dai confini regionali e nazionali, portare il nostro territorio ad essere sempre più conosciuto nel mondo».

«Il premio Hemingway – ha sottolineato il Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Mario Anzil – ha saputo elevare Lignano a meta turistica di alto livello culturale, proprio come vollero i fondatori di Lignano Pineta allorché invitarono lo scrittore statunitense nella nuova città balneare che andavano fondando. Questo premio è dunque un’ottima occasione per ricordare finalmente la vera storia della fondazione di Lignano Pineta e per ritrovare quello stesso spirito di allora che fu capace di proiettarla tra le migliori località balneari italiane e internazionali. Spesso guardando al passato si può trovare la giusta ispirazione per affrontare le sfide del futuro».

Quest’anno il Premio consegnato ai cinque vincitori, è stato un’opera realizzata interamente a mano da Jacopo Rumignani: la base è realizzata in legno scolpito, un materiale sempre presente sulla battigia mentre il simbolo appoggiato sopra, con il suo andamento dinamico a spiccare il volo, rappresenta il futuro ed è realizzato in resina con pigmenti colorati e metallici con i colori del mare del cielo e della sabbia dorata. Ogni pezzo è unico e diverso dall’altro.

Foto Gigi Cozzarin

Di Redazione

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