C’è tempo fino al primo agosto per partecipare alla 9^ edizione del Premio Letterario Caterina Percoto, il contest biennale promosso dal Comune di Manzano – Assessorato alla Cultura, rivolto ad autori adulti e ai giovani attraverso due specifiche sezioni. Entra così nel vivo il Premio, che si celebra nei 210 anni dalla nascita di Caterina Percoto, scrittrice di riferimento del Risorgimento italiano. Il Premio Percoto ha adottato la forma racconto, una delle cifre stilistiche care a Caterina Percoto, che attraverso i suoi racconti ha documentato il clima culturale e antropologico dell’Italia fra Risorgimento e unità nazionale. Il Premio Percoto sarà quest’anno l’occasione per cimentarsi intorno all’attualità del nostro tempo, seguendo l’ispirazione di un breve estratto dalla novella ‘La coltrice nuziale’, ispirata alla ribellione della città di Udine e di molti villaggi friulani rispetto al dominio asburgico. Caterina Percoto aveva assistito alla repressione austriaca, con interi villaggi friulani incendiati e saccheggiati: così affidò il suo pensiero all’epistola che chiude la novella, una sorta di ‘manifesto’ consegnato anche al nostro tempo. “Tra i figli di due Paesi egualmente liberi, egualmente potenti, bella è l’unione di sangue! Ella è preludio di quella santa alleanza, che nel cospetto di Dio stringerà un giorno, come altrettante sorelle, tutte le nazioni della terra”. Proprio questa è la traccia intorno alla quale potranno dispiegare la loro creatività gli autori dei racconti in gara all’edizione 2022 del Premio letterario Caterina Percoto. Un auspicio che è anche una pionieristica visione “internazionalista” di pacifica e solidale convivenza fra le nazioni: la stessa che oggi tutti ci auguriamo per l’evoluzione del drammatico conflitto in Ucraina.
Il Premio è articolato in due categorie indipendenti, la Categoria Adulti che propone la scrittura di racconti brevi in lingua italiana o friulana della lunghezza massima di 20mila caratteri (spazi inclusi), e la Categoria Ragazzi per studenti delle Scuole Primaria e Secondaria di primo grado e secondo grado: in questo caso il racconto breve in lingua italiana o friulana avrà lunghezza massima di 5mila caratteri (spazi inclusi). La Giuria tecnica, presieduta dall’autrice e giornalista Elisabetta Pozzetto, è composta inoltre dall’Assessore alla Cultura del Comune di Manzano Silvia Parmiani e da William Cisilino, Elisabetta Feruglio, Valter Peruzzi, Walter Tomada. Verranno assegnati due premi per la categoria adulti, quattro premi per la categoria ragazzi ed una menzione speciale per la lingua friulana.
Gli elaborati dovranno pervenire entro le ore 12 del primo agosto 2022, secondo le indicazioni del bando consultabile al link https://www.comune.manzano.ud.it/c030055/po/mostra_news.php?id=1414&area=H
CATERINA PERCOTO
Caterina Percoto nasce il 12 febbraio del 1812 a San Lorenzo di Soleschiano, in provincia di Udine. Alla morte del suo amato padre, nel 1821, la famiglia si trasferisce a Udine e viene condotta nell’Educandato di Santa Chiara, oggi conosciuto con il nome di Educandato Uccellis. Nel 1829 Caterina lascia il convento. La carriera letteraria dell’artista ha inizio nel 1839, attraverso il rapporto con l’editore Francesco Dall’Ongaro, che diventerà anche il suo mentore. A partire dal 1844 l’autrice comincia a pubblicare regolarmente alcune opere, il primo volume di narrativa esce nel 1845: Lis Cidulis. Scene carniche. Caterina Percoto estende la sua collaborazione con molte riviste e periodici del Lombardo-Veneto e di Torino. Nel 1848, con la Prima Guerra d’Indipendenza, Caterina si ritrova testimone oculare dei Fatti di Jalmicco. La vicenda la sconvolge al punto tale da produrre i suoi scritti politicamente più impegnati: scrive La donna di Osoppo e La coltrice nuziale, opere che riscuotono grande successo tra i patriottici. Il 30 gennaio del 1859 la Percoto viene nominata socia corrispondente dell’Accademia di Udine e ne diventa socia onoraria il 5 aprile del 1878. La scrittrice vive gli ultimi anni della sua vita in preda a precarie condizioni di salute accompagnati, tuttavia, a grandi successi. Nel 1866 viene insignita dell’Ordine del merito civile, l’anno successivo incontra a Udine Giuseppe Garibaldi e a Firenze frequenta il salotto di Francesco Dall’Ongaro, con i politici e letterati dell’epoca. Nel 1871 accetta la nomina del ministro Cesare Correnti a ispettrice degli istituti femminili nelle province venete. Una vita piena che si spegne il 15 agosto del 1887. Caterina Percoto muore a San Lorenzo di Soleschiano, viene sepolta a Udine, accanto alla tomba del poeta Pietro Zorutti.