Ieri, 22 novembre, ho avuto il privilegio di essere ospite dell’Associazione Soroptimist Club Belluno-Feltre . Un onore profondo, che porto nel cuore, per aver potuto essere protagonista di un incontro così necessario.
Accanto a me, la voce attenta e luminosa della giornalista e direttrice della Biblioteca, Laura Pontin, che ha guidato la serata con grazia e profondità. Insieme abbiamo attraversato il tema complesso della violenza di genere, scegliendo di posare lo sguardo non sull’immediato, ma su quel dopo più lontano, fragile e decisivo: il momento in cui una donna può intraprendere un percorso di consapevolezza, trasformando la ferita in identità, la paura in presenza, la vittima in sopravvissuta consapevole. Abbiamo parlato degli strumenti poetici, artistici e culturali che possono intrecciarsi ai percorsi psicologici e psicoterapeutici, diventando compagni gentili nella rinascita. Ho raccontato le tecniche che sto studiando nel mio Master Universitario di Secondo Livello, perché la cura – quando è cura vera – ha sempre molte voci.
Sono profondamente grata all’Assessore alla Cultura di Belluno, Raffaele Addamiano, per i suoi interventi colmi di sguardo e responsabilità, nella sua doppia veste di promotore culturale e avvocato.
E poi la musica.
La musica che ha attraversato la sala grazie al gruppo Giovani Archi di Belluno: meravigliosa, intensa, capace di far percepire il contrasto tra la bellezza delle note e il peso del tema affrontato. Una frattura che si fa promessa: anche il dolore può essere trasformato in bellezza consapevole.
Viviamo giorni di cambiamento:
l’integrazione delle nuove linee guida del Codice dei Giornalisti, pensate per contrastare stereotipi e vittimizzazione secondaria; l’approvazione alla Camera della proposta di legge sulla violenza sessuale e il “consenso libero e attuale”.
Sono segnali che ci ricordano quanto sia necessario continuare a parlare, ascoltare, confrontarci. Per questo trovare una sala gremita, attenta, partecipe, è stato un dono.
Un evento comunitario, costruito insieme, con cura. Il mio ringraziamento più sentito va alla Presidente del Soroptimist Belluno Feltre, Gabriella De Pra, per aver reso possibile tutto questo.E ancora, alla luminosità dei giovani musicisti guidati dalla Maestra Svetlana Pletneva: con le loro note ci hanno aperto il cuore e mostrato quanto sia vitale camminare insieme verso una cultura del consenso, capace di contrastare la rape culture e di sostenere percorsi di emancipazione, empowerment e reframing, nella stessa direzione indicata dalla CEDAW.
Sono grata, colma, e ancora in cammino.
E porto con me la forza condivisa di questa serata.
Yuleisy Cruz Lezcano