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Presentazione del progetto di riqualificazione del Colle del Castello di Gemona del Friuli – 29 Novembre, Udine

DiRedazione

Nov 28, 2023

PALAZZO CLABASSI

Via Zanon 22, Udine

MERCOLEDÌ 29 NOVEMBRE 2023

Ore 17:00

LA RIQUALIFICAZIONE DEL COLLE DEL CASTELLO DI GEMONA DEL FRIULI

Si svolgerà mercoledì 29 novembre 2023 presso Palazzo Clabassi, sede distaccata di Udine della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, la presentazione del progetto di riqualificazione del Colle del Castello di Gemona del Friuli voluto dall’attuale Amministrazione comunale.

Punto centrale dell’intervento è il rapporto di interdisciplinarietà fra i vari ambiti scientifici della Soprintendenza applicati al sito dell’ex ospizio di via Altaneto, un contesto di assoluta rilevanza nel nucleo urbano di Gemona del Friuli, collocato in posizione terrazzata sul Colle del Castello all’interno della prima cinta muraria (fine del X-inizio XI sec.). La stretta vicinanza con lo stesso insediamento fortificato rende infatti il luogo ricco di evidenze di tipo architettonico, archeologico e artistico, susseguitesi nei secoli.

L’attività svolta, seguita e gestita dai funzionari referenti della SABAP FVG per il Comune di Gemona del Friuli, avvalendosi di professionisti esterni, è stata incentrata su indagini preventive e saggi stratigrafici propedeutici alla redazione del progetto di messa in sicurezza delle murature del sito interessato dall’intervento. 

Con l’occasione verrà anche presentato il progetto generale di riqualificazione del Colle del Castello di Gemona del Friuli che interessa un’area importante del contesto urbano comunale: all’interno del piano di lavoro la SABAP FVG si sta al momento occupando, con un finanziamento del MIC e in accordo col Comune, degli interventi di messa in sicurezza delle murature residue e dell’apparato decorativo superstite dell’ex casa per anziani di Via Altaneto, dopo un primo intervento in somma urgenza per la messa in sicurezza dei lacerti di affresco avvenuto ad inizio 2021, all’interno dell’attività di tutela condotta dalla Soprintendenza sul territorio di competenza.

La storia del sito dell’ex ospizio di via Altaneto

Numerosi sono gli elementi di importanza archeologica, storico-artistica e architettonica: non solo le mura storiche, la cui tecnica costruttiva è confrontabile con quella dell’antica cortina difensiva, ma anche la presenza di intonaci e affreschi con motivi decorativi databili tra la fine del Trecento e gli inizi del Quattrocento, la riscoperta di un pregevole affresco gotico, rappresentante una Madonna con il Bambino con l’immagine di Santa Dorotea, la cui attestazione iconografica potrebbe rivelarsi una testimonianza di straordinario valore per individuare l’omonima chiesetta castellana documentata dalle fonti (tra cui un atto notarile del 1343) e fino ad oggi creduta distrutta.

A metà Ottocento, in corrispondenza dell’area di Via Altaneto, alcuni degli edifici, con orti annessi, situati alla base del Castello e che presumibilmente ne facevano parte integrante, furono unificati all’interno di un’unica proprietà privata. Nei primi decenni del Novecento il vicino Ospedale afferente alla Confraternita di S. Michele Arcangelo acquistò i terreni, le case e le proprietà limitrofe destinando proprio quest’area all’accoglienza e ricovero di persone anziane, funzione mantenuta fino ai sismi del 1976.

Come conseguenza di questi, l’intero complesso di edifici subì crolli delle coperture e di parte delle murature, in seguito ai quali venne attuata la chiusura e il conseguente abbandono del luogo. Nonostante l’interesse per il ripristino manifestato nella proposta progettuale di ricostruzione del 1989 da parte degli architetti Alessandro Copetti e Alberto Della Stua e la dichiarazione di interesse culturale del 2006 riguardante l’intera area, il sito è rimasto allo stato di rudere e al suo interno conserva ancora le proprie macerie.

Gli affreschi e i lacerti, le policromie di Santa Dorotea raffigurata su fondo azzurro con un cesto di fieri e frutta hanno permesso di ipotizzare l’esistenza di un ciclo pittorico più ampio che deve ancora essere conosciuto, indagato e conservato. 

Il progetto di messa in sicurezza delle murature ha tenuto conto delle risultanze delle indagini archeologiche e dei saggi stratigrafici effettuati da restauratori abilitati.

PROGRAMMA DELL’INCONTRO

Saluti istituzionali

Andrea Pessina

Soprintendente ad interim Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e Direttore Segretariato regionale del MiC per il Friuli Venezia Giulia

Roberto Revelant

Sindaco del Comune di Gemona del Friuli

Introduce

Vincenzo Giampaolo

Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, Responsabile area funzionale Patrimonio Architettonico

Interventi 

-Il Colle del Castello di Gemona: ipotesi di progetto.

Sandro Pittini

Architetto libero professionista

-Strutture murarie e indagini preventive: il sito dell’ex Ospizio di Via Altaneto a Gemona.

Davide Casagrande

Archeologo titolare della ditta Intercultura

-La messa in sicurezza delle strutture murarie del sito dell’ex Ospizio di Via Altaneto a Gemona.

Stefano Forte

Architetto libero professionista

INFO Palazzo Clabassi, Via Zanon, 22 Udine 

tel. 0432 504559

https://sabapfvg.cultura.gov.it/

https://www.facebook.com/SABAP.FVG

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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