EMERGENCY A TRIESTE
CON UNO SPORTELLO DI ORIENTAMENTO SOCIO SANITARIO
PER ASSISTERE I MIGRANTI PROVENIENTI
DALLA ROTTA BALCANICA
E MAPPARE LE LORO NECESSITÀ
PRESSO IL CENTRO DIURNO DI VIA UDINE 19
ATTIVITÀ DI SUPPORTO AMMINISTRATIVO E SANITARIO
IN COLLABORAZIONE CON DONK HM ODV
Aperto a Trieste lo sportello sociosanitario di EMERGENCY, in collaborazione con l’associazione Donk Humanitarian Medicine ODV, per supportare i migranti provenienti dalla rotta balcanica e tracciare una mappa dei bisogni delle persone che arrivano sul territorio.
Lo sportello è situato all’interno del Centro Diurno di via Udine 19, della Comunità San Martino al Campo ODV. EMERGENCY svolgerà le sue attività il lunedì e il mercoledì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 19.00, il martedì dalle 14.00 alle 19.00, il giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e il venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00.
Le persone migranti che arrivano a Trieste, dopo viaggi lunghi e complicati, hanno bisogno non solo di cure sanitarie ma anche di assistenza amministrativa e informazioni precise per essere consapevoli dei propri diritti e destreggiarsi all’interno del sistema burocratico italiano.
Per questo motivo, EMERGENCY ha deciso di intervenire in città con uno sportello di orientamento sociosanitario che, attraverso il lavoro di una mediatrice culturale, faciliterà l’orientamento e l’accesso dei migranti ai servizi di Trieste e Gorizia, promuoverà una maggiore conoscenza dei servizi sanitari e amministrativi presenti sul territorio, svolgerà attività di accompagnamento di pazienti con maggiori difficoltà ed effettuerà attività di outreach negli insediamenti informali e negli altri centri di accoglienza per valutare la condizione di disagio delle persone migranti sul territorio.
“L’intervento di EMERGENCY a Trieste sostiene le persone che provengono dalla rotta balcanica. Sono uomini, donne e minori che hanno affrontato lunghi viaggi e violenze, solo per potersi riscattare come esseri umani, scappando da economie della miseria o da conflitti privi di senso – dichiara Andrea Bellardinelli, direttore di Programma Italia – Una umanità errante che ha diritto a essere accolta, curata e ascoltata perché è la testimonianza reale di quello che sta succedendo in questa epoca di rotte di terra e di mare dove il rispetto diritti umani fondamentali viene troppo spesso dimenticato.”
“Donk HM ODV è lieta di collaborare con EMERGENCY che ha scelto di essere a Trieste per portare il suo contributo e aiutare i più fragili. La nostra associazione è presente sul territorio dal 2012 e ha garantito nel tempo a tutti il Diritto alla salute effettuando oltre 20.000 visite gratuite – dichiara Stefano Bardari, presidente di Donk Humanitarian Medicine ODV– per questo motivo ci sentiamo molto vicino ad EMERGENCY insieme alla quale ci concentreremo sulle persone migranti che arrivano a Trieste attraverso la Rotta balcanica e possono così trovare, dopo un viaggio impegnativo sia nel fisico che nella mente, un importante aiuto nell’orientamento, insieme alle cure mediche gratuite prestate dai nostri medici e infermieri volontari nei diversi ambulatori, fissi e mobili, attivi ogni settimana.”
Lo sportello sociosanitario di EMERGENCY a Trieste fa parte di Programma Italia, il programma con cui EMERGENCY contribuisce a rendere concreto il diritto alla cura sancito dalla Costituzione, attivo nel Paese dal 2006. Gli ambulatori fissi di EMERGENCY sono a Marghera, Castel Volturno (CE), Napoli, Sassari, Vittoria nel ragusano e Polistena (RC). Gli ambulatori mobili, che, ogni giorno feriale, raggiungono zone marginali, sono a Milano, Rosarno, e Marina di Acate (RG) e Santa Croce Camerina (RG). A Brescia e Milano sono presenti anche sportelli di orientamento socio-sanitario. Nel 2023 sono state erogate 42.525 prestazioni di cui 19.908 prestazioni di mediazione socio-sanitaria; 10.887 prestazioni di medicina generale; 8.512 prestazioni infermieristiche; 1.852 prestazioni odontoiatriche; 849 colloqui con lo psicologo e 363 prestazioni pediatriche. Nel 2023 tra le principali criticità risolte dagli operatori di Programma Italia, ci sono state le difficoltà di accesso al percorso di cura; la richiesta della tessera sanitaria e la richiesta del codice STP (Straniero Temporaneamente Presente), cioè lo strumento che consente l’accesso alle strutture sanitarie per i cittadini stranieri “irregolari”.