XXXV Festival del Cinema Latino Americano di Trieste
programma del 13 novembre:
gli ultimi film delle sezioni competitive
Il XXXV Festival del Cinema Latino Americano si avvia alla conclusione. Terminato il Concorso Ufficiale, il 13 novembre è il giorno di Día seis di Juan Pablo Arroyo Abraham, presentato Fuori Concorso; il film racconta un triangolo d’amore messo alla prova dall’arrivo di una malattia inaspettata e incurabile.
Chiude anche Contemporanea Concorso, che presenta gli ultimi quattro film online, con accesso alla piattaforma digitale da www.cinelatinotrieste.org. C’è un filo comune, a legarli: la memoria. Lo spagnolo Construyendo la luz di Eliseo de Pablos scopre l’arte delle vetrate e le sue tradizioni, risalenti al Medioevo; nell’uruguayano La intención del colibrí di Sergio de León, Juan cerca di salvare Ulisse dall’imminente oblio, attraverso l’arte; ancora dall’Uruguay, Espíritu inquieto di Matías Guerreros ed Eli-u Pena rende omaggio al musicista Gustavo Príncipe Pena utilizzando anche materiale d’archivio inedito. Todos somos marineros di Miguel Angel Moulet, una co-produzione Perù e Repubblica Dominicana, racconta le vicende del piccolo equipaggio rimasto su un peschereccio senza più lavoro, tra tentativi di adattarsi alla terraferma e speranze di nuovo mare.
Ultimi quattro film anche per Premio Malvinas, più militante che mai sui temi della pace, del dialogo, dell’incontro. L’argentino Nosotras también estuvimos di Federico Strifezzo racconta gli sforzi per il riconoscimento del proprio ruolo compiuti dalle donne che parteciparono alla guerra delle Malvinas/Falkland, condotta dall’Argentina contro il Regno Unito. Il ritorno dell’intolleranza e della militarizzazione della politica brasiliana per i popoli indigeni è al centro di Resplendor di Cláudia Nunes ed Erico Rassi. Il messicano Bad hombres di Juan Antonio Del Monte e Rodrigo Ruiz Patterson racconta la vita di una piccola comunità di immigrati in attesa di una nuova occasione per superare la frontiera con gli USA, militarizzata dalle politiche di Donald Trump. L’uruguayano-spagnolo Presentes di Abel Guillén e Javi Cerezuela,ricorda il colpo di Stato voluto dalle oligarchie uruguaiane per fermare le politiche progressiste che si stavano affermando.
L’ultimo Tributo dell’edizione 2020 del Festival del Cinema Latino Americano è a Santiago Álvarez, con Santiago das Americas ou o olho do terceiro mundo di Silvio Tendle: il cineasta cubano, testimone di tanti eventi del Novecento, dalla Rivoluzione cubana, fino alla Caduta del Muro di Berlino, diventa simbolo della sua Cuba e del suo punto di vista sul Secolo Breve.
A grande richiesta, e con l’autorizzazione dei registi, Eduardo Flores, GabrielBeristain e Roberto Chile, sabato 14 e domenica 15 novembre sarà di nuovo online, l’Evento Speciale Fidel de cerca.
Saranno ancora online alcuni film pubblicati il 12 novembre e si potranno vedere i film della Retrospettiva su Alberto Lecchi, entro le 48 ore dall’acquisto del biglietto.
I biglietti si acquistano accedendo alle schede dei film, dal sito www.cinelatinotrieste.org
Programma del 13 novembre 2020
Contemporanea Concorso
Todos somos marineros di Miguel Angel Moulet, Perù/Repubblica Dominicana, 2018, 104′
Tolya, suo fratello e il capitano vivono su un peschereccio arenato al largo del porto peruviano di Chimbote. La compagnia è fallita, la nave non ha pescato per otto settimane e gli altri membri dell’equipaggio sono tornati ai loro paesi. Senza soldi e con poche aspettative di cambiamento, Tolya cerca di adattarsi a un nuovo stile di vita sulla terraferma.
Construyendo la luz di Eliseo de Pablos, Spagna, 2020, 95′
Un’incursione nell’affascinante e misterioso mondo delle vetrate, grazie alla Vetraria Muñoz de Pablos, per far conoscere per la prima volta le loro tecniche complesse e i loro procedimenti di lavorazione e restauro dal XII secolo ai giorni nostri.
La intención del colibrí di Sergio de León, Uruguay, 2019, 72′
Juan cerca di salvare Ulisse dall’oblio mostrandogli i suoi ultimi dipinti: “Immagini del (mio) nascosto”, un’opera tabù e tenuta sottochiave per 20 anni. È una storia d’amore tra un uomo vivo e un uomo morto, due persone libere che negli anni Novanta mi hanno mostrato lo sguardo che rivela e lo sguardo che condanna.
Espíritu inquieto di Matías Guerreros, Eli-u Pena, Uruguay, 2019, 85′
Gustavo Príncipe Pena è stato un musicista uruguaiano con un incredibile universo personale. Il film approfondisce questo mondo, attraverso il suo lavoro artistico e l’esperienza che musicisti, familiari e amici intimi hanno avuto con lui nel tempo. Si sofferma su materiale d’archivio inedito, interviste radiofoniche, musica e video, avvicinandoci un po’ di più al musicista, al poeta, all’essere umano che sta dietro a quelle stupende canzoni.
Sezione Ufficiale, fuori concorso
Día seis di Juan Pablo Arroyo Abraham, Messico, 2016, 142′
Carmen, una giovane attrice, si trova in bilico tra l’amore che prova per Pablo e il matrimonio con Joaquín, il migliore amico di Pablo. Quando scopre di essere affetta da una malattia incurabile, decide di intraprendere un viaggio che cambierà per sempre la vita di tutti e tre.
Premio Malvinas
Nosotras también estuvimos di Federico Strifezzo, Argentina, 2020, 70′
Hanno partecipato alla guerra delle Falkland e la società le ha dimenticate. 37 anni dopo sono determinate a raccontare la loro storia.
Resplendor di Cláudia Nunes, Erico Rassi, Brasile, 2019, 52′
Il Riformatorio Krenak, costruito sul territorio della popolazione indigena da cui prende il nome, era destinato esclusivamente ai prigionieri indios di tutto il paese. Sotto un’implacabile sorveglianza militare, il Riformatorio impose restrizioni alle pratiche ancestrali dei detenuti, provocando un trauma collettivo. Attraverso il tema della militarizzazione della politica indigena brasiliana, il documentario mostra il ritorno di questa ideologia anti-indigena nel governo di Jair Bolsonaro e i suoi attacchi ai diritti dei popoli indigeni.
Bad hombres di Juan Antonio Del Monte, Rodrigo Ruiz Patterson, Messico, 2019, 70′
In tempi in cui la tolleranza zero contro l’immigrazione clandestina è luogo comune, e in cui Donald Trump cerca di innalzare muri sempre più alti per fermarla, un gruppo di deportati, intenzionati a rientrare negli Stati Uniti, sopravvive creando una comunità di senzatetto a pochi metri dal muro. In mezzo al caos urbano, due di loro affrontano i loro conflitti emotivi, intrappolati tra il loro passato difficile e il loro futuro incerto.
Presentes di Abel Guillén, Javi Cerezuela, Uruguay/Spagna, 2019, 80′
Nel bel mezzo della Guerra Fredda e sotto la Dottrina della Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, le oligarchie uruguaiane organizzano il colpo di Stato che inaugura la dittatura civile-militare. L’obiettivo è quello di porre fine al movimento politico e sociale di sinistra che stava avanzando. Testimonianze di sopravvissuti provenienti dall’area rurale compongono questo documentario che sostiene il processo di Verità, Giustizia e Nunca más (Mai più) in Uruguay.
Tributo a Santiago Álvarez
Santiago das Americas ou o olho do terceiro mundo di Silvio Tendler, Brasile, 2019, 93′
Il cineasta Santiago Álvarez, che si considerava un esploratore della storia, ha ripreso gli eventi più importanti della sua epoca, dalla Rivoluzione cubana al crollo del blocco sovietico. Attraverso le sue opere possiamo immergerci nella scena politica e nella cultura cubana, nelle tensioni dell’America Latina, nella Guerra del Vietnam.
Film in programma da ieri: oggi ultimo giorno di disponibilità
Concorso ufficiale
Lunes o martes nunca domingo di Maruvi Leonett Villaquirán, Javier Martintereso Calvo, di Venezuela, 2020, 119′
Gregoria è una giovane ragazza di campagna delle Ande venezuelane, Lucia è una frivola donna di città di mezza età. Per delle strane circostanze, si ritrovano a dover viaggiare insieme per raggiungere le rispettive destinazioni. Una scoprirà il suo passato, l’altra il suo presente.
Voy por tí di Carmen La Roche, Venezuela, 2019, 84′
Marcos cerca di passare inosservato nel violento liceo dove studia, fino a quando non cerca di conquistare Maryuri, che pratica un gioco di dominio sessuale con Yorman. Marcos diventa la vittima di Yorman a scuola, ma allo stesso tempo diventa lo stalker di Maryuri. Per loro è un gioco che finisce quando raggiungono il limite, e ne accettano le conseguenze.
Contemporanea Concorso
Frágil di Sheyla Pool, Cuba, 2018, 15′
La figlia, dedita alla cura della madre malata di Alzheimer, vuole sentirsi amata e riconosciuta da lei, anche solo un’ultima volta. Questo desiderio la porta su un sentiero pericoloso e sconosciuto per scoprire che a volte l’amore e la felicità possono essere i sentimenti più capricciosi e sconcertanti che esistano.
Nauhcampatepetl, cofre de perote di Gualberto Díaz González, Messico, 2019, 15′
Il vapore che sale dal Golfo del Messico forma le nuvole che si scontrano contro il monte Nauhcampatépetl e diventano gli affluenti del bacino di La Antigua, che attraversa valli e montagne per riversarsi nella costa di Veracruz. Questo bacino giova a un milione di abitanti della regione, ma la deforestazione, l’inquinamento e i mega-progetti sono le principali minacce che l’acqua che scende dalla montagna affronta oggi.
Mundo Latino
Vino a ser belleza di Sol Janik, Argentina /Polonia, 2019, 78′
Cinthia, erede di una storia messa a tacere dal dolore e di un lavoro che rischia di scomparire. È attraverso l’intarsio che indaga sul passato della sua famiglia alla ricerca della sua identità, ricordando lo sradicamento e la bellezza del dolore.
RumbAllStars di José Luis Lobato, Cuba, 2019, 59′
RumbAllStars presenta un’autentica serata di festa cubana, rivelando l’influenza delle radici africane nella Cuba contemporanea. Gli artisti offrono un concerto emozionante, in cui ricreano i diversi generi dell’isola e creano nuovi suoni con strumenti tradizionali. Rumba cubana, Patrimonio Culturale dell’Umanità.
Film in programma per tutta la durata del Festival
Retrospettiva: Alberto Lecchi
Perdido por perdido di Alberto Lecchi, Argentina, 1993, 93′
Chi sono i buoni? Chi sono i cattivi? Chi vince? Chi perde? Cos’è la vittoria? Qual è il momento cruciale in cui un perdente rischia e gioca le sue carte per vincere o morire? Questo è il mistero del film. Ma niente sarà facile. Alcuni moriranno, altri scapperanno via. Ci saranno lealtà, amori, tradimenti e tutto sarà perduto, tranne la speranza.
Nueces para el amor di Alberto Lecchi, Argentina, 2000, 103′
1975. Qualche mese prima della dittatura militare in Argentina, Alicia e Marcelo si incontrano a un concerto rock. 1982, Madrid. La coppia si incontra di nuovo. Marcelo è sposato, Alicia si è separata e vive da sola con sua figlia. 1990, Marcelo, nel bel mezzo di una crisi matrimoniale, decide di affrontare i suoi sentimenti per Alicia. 1998, la figlia di Alicia chiama Marcelo per cercare di aiutare sua madre. Marcelo va a trovare la donna che ha amato per tutta la vita.
El juego de Arcibel di Alberto Lecchi, Argentina, 203, 115
Nella Repubblica di Miranda, un immaginario paese latino-americano sotto un regime dittatoriale, Arcibel Alegría, un giornalista che scrive di scacchi, è un prigioniero politico a causa di un malinteso nel giornale per cui lavora. In prigione inventa un ingegnoso gioco di guerra. Ma il tempo lo sorprenderà. Il gioco di Arcibel ha smesso di essere un gioco e ha cominciato a diventare realtà.
Una estrella y dos cafés di Alberto Lecchi, Argentina, 2006, 85′
Estela è una tredicenne che vive nel nord dell’Argentina. Carlos è un architetto e arriva al villaggio per costruire delle abitazioni. Tra Estela e Carlos nasce qualcosa di speciale. Ana, ex-moglie di Carlos, arriva a Purmamarca, intenzionata a riconquistarlo. Ana si rende conto di ciò che la ragazzina prova per Carlos e cerca di evitare che un sentimento così amaro macchi quella bella sensazione.
El frasco di Alberto Lecchi, Argentina, 2008, 104′
Pérez viaggia sempre insieme al barattolo, ma all’improvviso succede qualcosa, vuole afferrarlo, il barattolo cade e si rompe. Non può credere a quello che ha fatto. Non vuole che Romina lo scopra e trova una soluzione assurda. Questo è l’inizio di una storia d’amore speciale tra due persone molto particolari che vi farà sorridere davanti al peggiore dei problemi.
Sola contigo di Alberto Lecchi, Argentina, 2013, 97′
Maria, nonostante la sua vita complicata, non ha perso il suo fascino. Ha lasciato la Spagna, il suo paese d’origine, per vivere in Argentina e riprendersi le sue figlie che vivono con il padre. Ma non sarà semplice. Maria cade nella depressione e nella dipendenza. Come se non bastasse, comincia a ricevere chiamate che minacciano la sua vita. Ma nonostante questo, cercherà sempre di riscattarsi per le sue figlie e il suo piano si realizzerà alla perfezione.