Martedì a Ovaro posa prima pietra del ponte di San Martino
Con 400 chili di tritolo il 12 luglio al tramonto è stato fatto brillare il costone ancora instabile che incombeva sulla strada della val Dogna interrotta da una frana verificatasi nel mese di febbraio scorso.
“È stata un’operazione riuscita perfettamente – ha commentato il vicepresidente con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi – che ora permetterà ai tecnici della Protezione civile e all’impresa di poter valutare meglio in quanto tempo la strada potrà essere riaperta“.
L’interruzione della strada, asse turistico importante per la valle e il comune di Dogna, ha creato non poche difficoltà ad alcune attività economiche della zona: da una parte il Rifugio Grego, dall’altra una locanda turistica, un agriturismo e una struttura del Cai di San Donà di Piave che aveva già organizzato tutta la stagione facendo affluire appassionati di montagna da fuori regione.
“Le operazioni – ha concluso Riccardi – sono parte di un’attenzione alla montagna che non viene mai meno. Dopo questo intervento che ha richiesto attenzione e lunghi preparativi, martedì mattina poseremo la prima pietra per la ricostruzione del ponte di San Martino a Ovaro. Un altro fatto evidente di come, nel rispetto dei tempi di progettazione degli interventi, nessuno venga lasciato indietro e, anzi, alla montagna sia rivolto il massimo rispetto“.
Alle operazioni di brillamento della frana ha partecipato anche il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini.
ARC/Com/ep