Debutto il 12 e 13 marzo 2019 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine
e dal 15 al 17 marzo al Teatro Verdi di Pordenone
Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini con Lino Guanciale in scena a Udine e Pordenone nella pluripremiata regia di Massimo Popolizio
Lo spettacolo, che sta conquistando il pubblico grazie alla sua speciale energia scenica, è tratto dal primo romanzo del “poeta corsaro” e ha vinto il Premio Ubu 2017, della Critica e Le Maschere. Lo affiancheranno una serie di iniziative dedicate alla figura di Pier Paolo Pasolini in programma al Teatro Nuovo Giovanni da Udine e al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone in collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini e Cinemazero.
Il 13 marzo alle 17.30 Lino Guanciale e la Compagnia di “Ragazzi di Vita” incontreranno il pubblico nel foyer del Teatro Nuovo Giovanni da Udine.
Il 14 marzo alle 18.00 al Ridotto del Teatro Verdi di Pordenone, Lino Guanciale incontrerà il pubblico durante la presentazione del libro “I due Pasolini. Ragazzi di vita prima della censura” di Silvia De Laude (Carocci, 2018).
Udine e Pordenone, 5 marzo 2019 – Ispirandosi al romanzo di Pier Paolo Pasolini che nel 1955 diede scandalo con le sue storie di povertà e disperazione, Massimo Popolizio dirige Lino Guanciale e un folto gruppo di giovani attori in un universo di fibrillazioni e vitalità anarchiche totalmente fuori dai contesti borghesi: arriva a Udine e Pordenone la vitalità irrefrenabile e poetica di Ragazzi di vita, creazione corale, poetica e struggente tratta dal romanzo che fu esordio narrativo di Pasolini e che valse al “poeta corsaro” un processo e il ruolo di provocatore della società perbenista
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro di Roma e vincitore di tre premi alla regia – Premio Ubu 2017, Premio della Critica e Premio Le Maschere, anche come miglior spettacolo – sta toccando le maggiori città italiane appassionando un pubblico eterogeno e trasversale e sarà in scena il 12 e 13 marzo 2019 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine e dal 15 al 17 marzo 2019 al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone (le repliche pordenonesi sono esaurite. Si invita il pubblico a rimanere in contatto con il sito web e i social del Teatro Verdi e con la Biglietteria per eventuali aggiornamenti sui posti prenotati che potrebbero eventualmente liberarsi).
A guidare il vasto repertorio di personaggi in questo affresco dove le vicende si alternano suddivise in diversi episodi e archi temporali, è la regia di Massimo Popolizio che ci porta “dentro” le giornate dei giovani sottoproletari. Il Riccetto, Agnolo, il Begalone, Alvaro, e ancora il Caciotta, Spudorato, Amerigo, sono alcuni dei “ragazzi di vita”, dalla vitalità disperata e ritratta in presa diretta nel romanzo che esplode sul palcoscenico nudo per recitare la nuda povertà delle borgate romane con la loro dolcezza furiosa, la loro impulsiva esplorazione del mondo: sono i “ragazzi” di Pasolini nati orfani d’innocenza, che agguantano la vita a piene mani riversando per le strade le loro vitalità emarginate in una coralità di voci con continue voci di spregiudicatezza e pudore, violenza e bontà, brutalità e dolcezza. L’energia travolgente di quel piccolo popolo di ragazzi, protagonisti dell’esordio narrativo di Pier Paolo Pasolini, affiora dalla drammaturgia di Emanuele Trevi che restituisce la lingua pasoliniana riavvicinando il teatro alla letteratura e rafforzando il legame tra il teatro stesso e le radici identitarie della Città.
Su tutti, a fare da tessuto connettivo tra le storie del romanzo, la figura del narratore che si aggira come uno “straniero” in visita a rendere possibili e visibili tutte le scene, Lino Guanciale. Un osservatore che a tratti si fa mediatore fra noi che guardiamo dalla platea e la vita che si stende sull’immenso palcoscenico vuoto. «Da una parte ci sono i ragazzi immersi in quello che fanno, e incapaci di vedere oltre alle immediatezze che li tengono impegnati – continua Emanuele Trevi – Dall’altra c’è questo straniero che li spia, e che a differenza di loro vede tutto, parla di Roma come se la sorvolasse come un uccello rapace o un drone. Ma non si accontenta di rimanere lassù. È attratto dal basso, dove brulicano le storie. E in queste storie è sempre presente, perché è lui a farle iniziare, a colmarne le reticenze, a rimetterle in carreggiata quando i loro protagonisti sembrano dimenticarsi di quello che stavano facendo e dicendo».
Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine aperta dalle 16.00 alle 19.00 (chiuso la domenica, il lunedì e i giorni festivi). L’acquisto dei biglietti è possibile anche online su www.teatroudine.it e www.vivaticket.it, nei punti vivaticket e, il mercoledì dalle 10 alle 13.00, al punto vendita alla Libreria Feltrinelli di Udine (Galleria Bardelli). Per info: tel. 0432 248418 e biglietteria@teatroudine.it. Previste speciali riduzioni per i possessori della G-Teatrocard.
Biglietteria del Teatro Verdi Pordenone aperta dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. – Tel 0434 247624 biglietteria@comunalegiuseppeverdi.it – www.comunalegiuseppeverdi.it .
Iniziative collaterali
Lo spettacolo Ragazzi di vita fa parte di una serie di iniziative dedicate alla figura di Pier Paolo Pasolini in programma al Teatro Nuovo Giovanni da Udine e al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone in collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa e Cinemazero.
Al Teatro Nuovo Giovanni da Udine: “PASOLINI DI PROFILO”
Foyer del Teatro: mostra fotografica “IL MONDO CHE NON C’È PIÙ” – Pier Paolo Pasolini e le borgate, fra “Ragazzi di Vita” e “Accattone” nelle foto di Federico Garolla e altri. Una collaborazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Centro Studi Pier Paolo Pasolini e Cinemazero. La mostra è visitabile negli orari di apertura del Teatro. Ingresso libero.
Lunedì
11 marzo 2019 ore 17.30
“La cura con cui
si scrive si irradia anche nel passato”: Pierluigi Cappello e Pier Paolo
Pasolini
Mario Turello tratteggia eredità e
affinità tra i due poeti, con versi in musica a cura di Elsa Martin, canto e Alessandro Turchet,
contrabbasso
Martedì
12 marzo 2019 ore 17.30
Presentazione del volume “I Due Pasolini. Ragazzi di vita prima
della censura”. Dialoga
con l’autrice Silvia De
Laude il giornalista
Paolo Medeossi. Segue visita guidata alla mostra “Il mondo che non c’è più”. Una collaborazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine e Centro Studi Pier Paolo
Pasolini.
Mercoledì
13 marzo 2019 ore 17.30
Lino Guanciale e
la Compagnia dello Spettacolo “Ragazzi di Vita” incontreranno il
pubblico nel foyer del Teatro Nuovo. Ospite Giovanni La Varra,
professore associato di Composizione architettonica e urbana, Dipartimento
Politecnico di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Udine,
coordinatore del Laboratorio Space
Lab. Conduzione a cura di Antonio Caiazza, giornalista e scrittore.
Al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone:
Giovedì 14 marzo 2019 ore 18.00
Al Ridotto del Teatro Verdi di Pordenone, Lino Guanciale incontrerà il pubblico durante la presentazione del libro “I due Pasolini. Ragazzi di vita prima della censura” di Silvia De Laude (Carocci, 2018). In collaborazione con Centro Studi Pier Paolo Pasolini.
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Teatro
Nuovo Giovanni da Udine
martedì
12 e mercoledì 13 marzo 2019, ore 20.45
Teatro
Comunale Giuseppe Verdi, Pordenone
venerdì 15 e
sabato 16 marzo 2019, ore 20.45. Domenica 17 marzo 2019 – ore 16.00. Bar
Licinio aperto dalle 19 per una serata con smart food and drink – prenota in
Biglietteria
RAGAZZI DI VITA
di Pier Paolo Pasolini
drammaturgia Emanuele Trevi
regia Massimo Popolizio
con Lino Guanciale
e Sonia Barbadoro, Giampiero Cicciò, Verdiana Costanzo, Roberta Crivelli, Flavio Francucci, Francesco Giordano, Lorenzo Grilli, Michele Lisi, Pietro Masotti, Paolo Minnielli, Alberto Onofrietti, Lorenzo Parrotto, Silvia Pernarella, Elena Polic Greco, Francesco Santagada, Stefano Scialanga, Josafat Vagni, Andrea Volpetti
scene Marco Rossi – costumi Gianluca Sbicca
luci Luigi Biondi – canto Francesca della Monica
video Luca Brinchi e Daniele Spanò – assistente alla regia
Giacomo Bisordi
PRODUZIONE TEATRO DI ROMA – TEATRO NAZIONALE
Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2017 come migliore spettacolo della stagione; Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2017 come migliore regia; Premio della Critica Teatrale Italiana 2017 come migliore regia; Premio Ubu 2017 per la migliore regia
Durata spettacolo: 1 ora e 45′ senza intervallo