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RASSEGNA CROCEVIE D’EUROPA: 4 E 5 GENNAIO VISITA NATURALISTICA ALLA ROSA DI GORIZIA E DEL RADICCHIO CANARINO

DiRedazione

Gen 3, 2025

CROCEVIE D’EUROPA

Percorsi culturali e visite guidate

alla scoperta di Gorizia e del territorio transfrontaliero

SABATO 4 E DOMENICA 5 GENNAIO RIPARTONO GLI APPUNTAMENTI DELLA RASSEGNA DEL COMUNE DI GORIZIA “CROCEVIE D’EUROPA”: IN PROGRAMMA LA VISITA NATURALISTICA ALLA SCOPERTA DELLE COLTIVAZIONI DELLA ROSA DI GORIZIA E DEL RADICCHIO CANARINO, DUE PRODOTTI AGRICOLI PROFONDAMENTE RADICATI NELLA TRADIZIONE GORIZIANA.

LA ROSA DI GORIZIA È UN PRESIDIO SLOW FOOD CHE RICHIEDE UN’ACCORTA E COMPLESSA COLTIVAZIONE, DALLA SEMINA PRIMAVERILE FINO ALLA RACCOLTA INVERNALE SEGUITADALLA FORZATURA SU LETTIERA CALDA. QUEST’ULTIMO PROCEDIMENTO DURA DAI 15 AI 20 GIORNI DURANTE I QUALI IL RADICCHIO RIPRENDE A VEGETARE E SVILUPPA IL CUORE CHE POI SARÀ IL PRODOTTO FINALE EDIBILE DELLA COLTURA.

LE VISITE SONO GRATUITE, MA È NECESSARIA LA PRENOTAZIONE VIA MAIL crocevie.europa@comune.gorizia.it O WHATSAPP AL NUMERO +39 335 7707746

GORIZIA – Il primo appuntamento del 2025 con la rassegna turistico culturale del Comune di Gorizia, Crocevie d’Europa, è tutto incentrato su due dei prodotti “cult” della produzione agricola goriziana. Domani, sabato 4, con replica domenica 5 gennaio i partecipanti saranno condotti alla scoperta della coltivazione della Rosa di Gorizia e del Radicchio Canarino, con una passeggiata nella  campagna coltivata goriziana.

La Rosa di Gorizia, presidio Slow Food, è una varietà locale di radicchio rosso (Cichorium intybus) simile ad una rosa appena sbocciata. La varietà detta Canarino dal gusto più delicato è ottenuta probabilmente da un incrocio risalente agli anni ’50, con la cicoria bionda di Trieste. Il Canarino è dotato di un fogliame di colore giallo e un gusto ancora più dolce. Le prime fonti scritte compaiono nel volume “Gorizia – la Nizza austriaca” del 1873 in cui viene citata una “cicoria rossastra” coltivata nella piana tra Gorizia e Salcano e, in misura minore nelle aree periferiche della città. I contadini di Gorizia producono il seme da generazioni seguendo i parametri della forma della pianta (quanto più simile ad una rosa) ma anche quello resistenza al freddo e adattamento al clima e al terreno. Questa coltura è minacciata dall’estinzione sia per la mancanza di produttori che per l’esaurirsi dei terreni che tradizionalmente erano utilizzati per la coltivazione. Il territorio in questione, dopo gli accordi di pace succeduti alla II Guerra mondiale, è stato suddiviso in due Stati ed è stato utilizzato per altri scopi rispetto alla vocazione agricola della zona, inducendo numerose aziende orticole ad abbandonare definitivamente questa attività.

Nei 4 km del percorso la guida naturalistica Sabrina Pellizzon condurrà i partecipanti lungo gli sterrati che portano a campi coltivati a Radicchio Canarino, Rosa di Gorizia, vigneti ed oliveti, per farsi sorprendere da tutto ciò che ruota attorno a questi due ecotipi di cicoria selezionati nel tempo dai contadini goriziani che purtroppo rischiano l’estinzione. Si scopriranno le diverse fasi di lavorazione dei due radicchi, la loro storia, le caratteristiche, le necessità ambientali, fino agli attuali problemi legati al cambiamento climatico.

Ritrovo alle 9:30, il luogo viene comunicato al momento dell’iscrizione. La durata dell’escursione a piedi è di circa 3 ore.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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