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Recensione di Enzo Concardi al volume 19 di “Alcyone 2000 – Quaderni di poesia e di studi letterari” 

DiRedazione

Nov 23, 2025

ALCYONE 2000 – QUADERNI DI POESIA E DI STUDI LETTERARI, volume 19, Guido Miano Editore, Milano 2025

Recensione di Enzo Concardi

Per la collana Percorsi letterari del Duemila, è uscito a Milano nello scorso mese di ottobre, il volume 19 di “Alcyone 2000”, quaderni di poesia e di studi letterari: si tratta del periodico della Casa Editrice Miano che, in questa edizione, supera le 100 pagine, e quindi si pone anche dal punto di vista quantitativo per i temi trattati – oltre che da quello qualitativo – ad un livello di studi e ricerche culturali piuttosto sostanzioso. Nella rubrica “contributi letterari” appaiono, tra gli altri, saggi di indubbio interesse storico, come quello di Floriano Romboli sull’opera di Dante nelle riflessioni di alcuni papi contemporanei; o come quello di Enzo Concardi sulle suggestioni di Italo Calvino, tra razionalità e fantasia, impegno civile e sogno letterario; o come, ancora, quello di Angela Ragozzino dal titolo Capua festeggia il decennale del Placito Capuano, sul qualecisoffermeremo più avanti, così come sarà per Pietro Rosetta, purtroppo recentemente scomparso, con la sua prima silloge, Poesie nascoste nella dispensa.

Fra le “testimonianze” troviamo numerosi commenti critici sull’ultima raccolta poetica di Michele Miano: So che ti prenderai cura di me, intimo soliloquio con il padre dal denso contenuto memoriale ed emozionale-affettivo. Nella rubrica che “Alcyone 2000” dedica sempre ai suoi poeti, abbiamo scelto di commentare la silloge di Francesca Tirico, come rappresentante dell’ampia schiera a cui la Casa Editrice Miano dà spazio. Non mancano infine i soliti “Itinerari di letteratura comparata”, una rarità nel panorama letterario contemporaneo, che uniscono cieli ed epoche diversi, ricercando assonanze ed affinità tra autori italiani e stranieri, tra cui, in questo numero, Emily Dickinson, Fernando Pessoa, Edgar Allan Poe.

Pietro Rosetta è stato un personaggio di primo piano nel mondo scientifico. Così lo ricorda il Corriere della Sera del 6/11/2025, nelle pagine del Corriere Salute: “Il mondo della medicina oculistica perde un luminare di fama internazionale. È morto Pietro Rosetta, 61 anni, medico chirurgo, responsabile dell’Unità operativa di Oculistica di Humanitas San Pio X, specializzato in Oftalmologia presso la Clinica Oculistica dell’Ospedale San Raffaele di Milano, dove ha contribuito a sviluppare la chirurgia dei trapianti corneali fino al 1996 e membro di numerose società scientifiche nazionali e internazionali… Rosetta era anche uno degli autori del forum di Corriere dedicato all’oculistica”. È un vanto quindi per la Casa Editrice Miano l’aver pubblicato l’unico libro di poesie di cotanto ingegno, Poesie nascoste nella dispensa,raccolta che è stata segnalata dalla critica con giudizi lusinghieri, riguardanti soprattutto la sua vena politematica, la visione della realtà dicotomica ovvero delle antitesi (lotta tra Eros e Thanatos), la ricerca esistenziale sul significato della vita, un romanticismo con echi leopardiani su amore e morte, l’idea della vita come viaggio, la presenza di una poesia amorosa a luci ed ombre, l’incombenza delle suggestive dimensioni memoriali.

Angela Ragozzino, prendendo le mosse dalla decima edizione commemorativa del Placito Capuano – avvenuta a Capua nello scorso mese di maggio con l’organizzazione del Touring Club Italiano – ci narra tutta la vicenda sorta intorno a tale documento: in sintesi, si tratta di un atto giudiziario del 960 d.C. considerato il primo testo ufficiale in volgare (campano) della nostra letteratura. La sua importanza risiede nel fatto che, in una disputa di confine fra il Monastero di Montecassino e un privato, avviene la trascrizione delle testimonianze direttamente nell’idioma locale, separato dal latino, la lingua giuridica ufficiale. La Ragozzino ricorda anche che vi è stato il coinvolgimento nell’evento di tutte le scuole di ogni ordine e grado e che è stato istituito il “Premio Placito Capuano”, assegnato a quelle personalità della cultura che hanno contribuito con il loro lavoro alla diffusone della lettura, tra cui Dacia Maraini, Matteo Garrone, Roberto Vecchioni, Sigfrido Ranucci.

Francesca Tirico, con i suoi Sogni infiniti ci accompagna in un viaggio verso le dimensioni di un quadrifoglio esistenziale e spirituale, composto dai nomi dell’amore, del dono, della felicità, dell’anima. Il dolore esiste ma non invalida il nostro destino, che è quello di vivere per ciò che conta e di morire con la speranza della rinascita. La poetessa penetra le pieghe dell’interiorità attraverso una sensibilità all’unisono con le verità dell’infinito, supera lo scacco esistenziale mediante un èlan vital forte e tenace.

Enzo Concardi

Di Redazione

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