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RESOCONTO 31°EDIZIONE GIAVERA FESTIVAL anche a PORDENONE

DiRedazione

Lug 19, 2025

Si è concluso il Giavera Festival 2025:

quattro giorni per abitare il mondo con occhi aperti e mani com-promesse

Si  è conclusa la 31ª edizione del Giavera Festival, uno degli appuntamenti più significativi nel panorama interculturale del Nordest. Per quattro giorni, dal 3 al 6 luglio, Giavera del Montello (TV) prima e Pordenone poi si sono trasformate in un vibrante crocevia di incontri, dialoghi, arti, sapori e storie provenienti da ogni parte del mondo.

In un tempo sconvolto da guerre, ingiustizie e migrazioni forzate, il Festival ha voluto ancora una volta proporre un’altra narrazione del presente, consapevole della complessità del Mondo in cui viviamo, fondata sull’ascolto, sull’incontro e su una condivisa umanità. Il filo conduttore dell’edizione 2025, “Il Mondo Addosso”, ha attraversato ogni proposta: dalle serate dense di parole forti e necessarie – con ospiti del calibro di Giovanna Botteri, Adriano Sofri, Gigi Riva, Ezio Mauro, Widad Tamimi e don Luigi Ciotti – agli spettacoli teatrali e musicali che hanno portato sul palco le voci delle resistenze, l’importanza della condivisione, la forza della memoria e della speranza. A questi si sono affiancate le testimonianze di comunità migranti e di attivisti da contesti internazionali, come il collettivo Ambasada Rog di Lubiana, testimoni di un attivismo di frontiera.

Dal piccolo bazar del mondo alla mostra fotografica di Nicola Zolin, dai canti del coro Stellae Mattutinae alle danze di arte performativa a cura di Indaco, ogni momento ha invitato a guardare il mondo negli occhi, a farsene carico per quanto possibile,  a proteggere il Mondo, ampio e vario, e a rilanciare nuove possibilità di giustizia e convivenza. Le serate si sono arricchite di musiche dal vivo – come quelle di Carlos Paz, che ha portato al Festival le sonorità dell’America Latina, e del gruppo Loubelya, che ha trasformato Villa Wassermann in una piazza di danze popolari europee – e di performance artistiche e teatrali. Emozionante e coinvolgente lo spettacolo “Lo Zoo di Gaza” della compagnia Cantieri Meticci di Bologna, che ha raccontato la guerra attraverso gli occhi di un padre e di sua figlia, sottolineando la potenza della narrazione per esplorare diverse prospettive, per affrontare situazioni complesse, e come atto di resistenza.

La partecipazione di oltre 20 comunità migranti e associazioni culturali – dal Senegal all’Iran, dalla Romania al Bangladesh – ha offerto un affresco vivo della ricchezza plurale che abita i nostri territori. A completare il nuovo corso del festival, il “GiroMondo”  di domenica 6 luglio a Pordenone, in collaborazione con Porte Aperte Pordenone, l’associazione Tarakos e altri partner del territorio: un pomeriggio ricco di incontri, animazione, danze e musiche aperti a tutta la cittadinanza, compreso il sempre incantato spettacolo proposto dal Circo italo-argentino Patuf,  che affronta  quest’anno il tema del Tempo, tema  coinvolgente e misterioso. in un clima di festa e di incontro.

Il Giavera Festival promosso da una rete di realtà associative, con il sostegno del Comune di Giavera del Montello, delle Caritas del territorio, di Migrantes Treviso e di numerosi volontari che nel tempo hanno reso possibile l’intero evento, si conferma anche quest’anno spazio di umanità, coscienza e impegno, che, nelle crepe del presente, prova ad aprire spiragli di futuro e ci spinge a ritrovare la forza dell’incontro e dello scambio, da sempre al centro delle 31 edizioni di questa manifestazione.

Il GiaveraFestival non si conclude qui, prosegue perché “..c’è ancora orizzonte che vogliamo incontrare…” con due proposte di viaggio per incontrare genti e vicende d’altrove:

Viaggiorandagio Balkan Bosnia, in viaggio verso  Sarajevo, Mostar e Srebrenica dal 15 al 20 agosto 2025

Gorgorlu Senegal: in Senegal e Casamance, terre di tradizioni e forti identità, con l’associazione  senegalese Diamoral dal 15 al 25 novembre 2025,

per info e prenotazioni: 349 3000242 – info@ritmiedanzedalmondo.it

E la nuova proposta del Festival:  FuoriLuogo, la piccola officina del Mondo, rivolta a bambini e adulti, fatta di animazioni e laboratori, serate e uscite nella natura, incontri e relazioni umane perché “quello che sta accadendo nel Mondo, ha bisogno di nuovi orizzonti di Mondo…”

Per conoscere tutte le proposte, contatta il 333 424 4376; info@ritmiedanzedalmondo.it

Di Redazione

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