“Questa estate e recentemente sono emersi i disagi dei cittadini di alcune frazioni dei comuni di Pulfero e di Savogna, a seguito di sviste di privati o di errori di manutenzione della rete idrica da parte di aziende terze rispetto al soggetto gestore Cafc. A Calla, Comugnero e Goregnavas in comune di Pulfero dalla fine di luglio, e per oltre due mesi, vigeva un’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua per scopi potabili. Mentre in autunno – per poco meno di un mese – nelle frazioni di Ierep, Oballa, Medves, Zorza, Clin, Bardo, Pozzera, Marseu, Iuretig in comune di Pulfero e Ieronizza, Stefenig, Stermizza, Barza, Montemaggiore, Franz, Losaz, Masseris, Dus e Iellina in comune di Savogna”.
Lo sottolinea, in una nota congiunta con Emanuel Oian della segreteria regionale di Sinistra italiana, la consigliera regionale di Avs, Serena Pellegrino. “Sviste ed errori – aggunge la consigliera – che hanno causato la non potabilità dell’acqua nel primo caso per sversamento di gasolio, probabilmente ad uso boschivo e di idrocarburi nel secondo, più recente. Senza contare poi le importanti perdite sulla rete idrica regionale del Friuli Venezia Giulia d in provincia di Udine; come testimoniato dall’ufficio studi della Cgia di Mestre che su dati 2022 stima nel 42,4% nella prima e comunque del 21,3% nella seconda lungo le tubazioni”.
“Viste le disponibilità finanziarie importanti della nostra Regione, anche quelle in conto capitale e nello specifico d’investimento, ci chiediamo in un’interrogazione quali siano le misure che la Giunta intende prendere per la prevenzione sulla sicurezza dell’acqua potabile pubblica, per ammodernare le strutture e le tubature delle Valli del Natisone. E quali misure intende prendere, anche alla luce dell’aggregazione regionale dei gestori del servizio idrico integrato, per gestire il più possibile ‘in house’ i lavori, evitando esternalizzazioni a ditte terze”, conclude la nota.