Festival Antichi Organi del Polesine
Un patrimonio da scoprire ed ascoltare
EDIZIONE XXII
7 – 28 dicembre 2025
Soldout alla Rotonda per Cittadin e Maniero
Il concerto finale del Festival Antichi Organi infiamma i cuori
ROVIGO, 29 dicembre 2025 – Tutto esaurito, almeno 300 persone, al Tempio La Rotonda di Rovigo e lunghi applausi scroscianti, ieri sera, 28 dicembre, per il concerto finale della XXII edizione del Festival Antichi Organi del Polesine. Dalla cantoria della chiesa si sono esibiti il piccolo antico organo Gaetano Callido, numero 34 del 1767 sotto la guida del maestro Nicola Cittadin, direttore artistico del Festiva; e la prima tromba del Teatro La Fenice di Venezia, oggi collega dell’organista al Conservatorio di Castelfranco, il maestro Fabiano Maniero. Un duo eccezionale per un programma musicale brillante, intenso, emozionante e, per certi versi, sopra le righe, perché dal Rinascimento si è spinto fino alla contemporaneità. In platea c’era anche il sindaco Valeria Cittadin.

“Quando abbiamo dei visitatori in Rotonda – ha esordito Adriano Mazzetti, presidente del Sindacato del Tempio – non manchiamo mai di decantare le lodi del nostro organo Callido, costruito per un periodo, il Settecento e l’Ottocento, in cui la musica era molto importante in questa chiesa”. “L’organo più antico del Polesine – ha aggiunto Nicola Cittadin – basti pensare che il grande organaro Callido aveva la manutenzione degli strumenti lagunari e l’anno prima del nostro, nel 1766, realizzò gli organi della Basilica di San Marco a Venezia. Questo nostro strumento non fu il primo della chiesa: l’unica fonte che abbiamo, ci dice che il primo strumento fu donato dai monaci Olivetani di San Bortolo alla Rotonda, poi probabilmente ne fu costruito un secondo e quello attuale sarebbe il terzo, realizzato ex novo per il Tempio dal più importante organaro dell’epoca, che era Gaetano Callido”.
Il programma musicale è stato talmente vario che è scivolato via in velocità, fra gli applausi del pubblico mai pago, e che ha reclamato il bis finale. Interessanti i brani rinascimentali, come un florilegio di ricami musicali, dove l’organo disegnava la cornice e la tromba cantava con la più intensa delle sue voci. Singolare il “Ricercar con l’obbligo di canta” di Frescobaldi, in cui Cittadin ha sfoderato anche le sue doti di cantore. Briosa la “Marcia” di Lully con i due strumenti in dialogo fra loro e solenne la “Toccata” di Alessandro Scarlatti (1660-1725), omaggio al creatore della Scuola operistica napoletana, nel bicentenario della morte. Ma la vera scoperta, è stata la sezione contemporanea del concerto, con l’”Ave Maria” di Piazzolla e la “Suite spirituale” di Morricone, dove la tromba ha preso il largo con tutta la sua solennità ed il Callido, che ricordiamolo, è uno strumento nato con la sonorità del Settecento, ha accettato senza sforzo la sfida della melodia contemporanea. Nel finale, un pout-pourri di brani della tradizione natalizia per augurare a tutti un buon nuovo anno.
Il Festival Antichi organi del Polesine con la direzione artistica di Nicola Cittadin, è organizzato da Asolo Musica Veneto Musica con il contributo di Mic e Regione del Veneto, il patrocinio della Provincia di Rovigo e delle due Diocesi di Adria-Rovigo e di Chioggia, e la partnership dei comuni di Loreo, Lendinara, Porto Tolle, Porto Viro e Rovigo.
