Ebbene si, ha vinto lui, Il gladiatore Massimo Decimo Meridio, al secolo Russel Crowe, attore e cantante 60 enne di origini Italiane ma Neozelandese di nascita, pluripremiato e vincitore di un premio Oscar e diversi altri premi tra cui un Grammy Award è stato più forte del maltempo e nonostante un ritardo di quasi un ora, durante la quale si è esibita una band locale e la sua voce femminile, O’Reilly che ha presentato un paio di brani del suo disco, accompagnato dalla sua ottima band “The Gentleman barbers” e come abbiamo detto pocanzi, dalla bravissima cantautrice e chitarrista Lorraine O’Reilly ha deliziato il pubblico, accorso abbastanza numeroso nonostante la serata non certo favorevole, con brani suoi, di Elvis Costello, Jhonny Cash, Leonard Cohen, Dire Straits (un ottima interpretazione questa solo voce e pianoforte, molto suggestiva).
Già l’arrivo sul palco di Russell è di quelli esplosivi con un saluto ” ciao Italia, oggi io sono italiano, Mandi Majano” che ha mandato in visibilio il pubblico.
Coadiuvato dalla band, una ottima band formata da musicisti molto preparati ha farcito l’intera esibizione raccontando aneddoti sui suoi esordi, sulle sue origini italiane, sull’ incontro con il Papa con la sua voce profonda e carismatica, ha parlato anche in italiano citando più volte le sue origini e raccontando di come suo nonno Luigi Ghezzi, parmigiano, nel 1850 si trasferì in Nuova Zelanda.
Sul palco ovviamente ci sa stare eccome ma anche come interprete è molto credibile, intonato quanto basta, voce calda e capace di regalare agli spettatori un repertorio piuttosto vasto che passa dal rock al blues, al country alla musica d’autore. Il service adeguato ha fatto risaltare il suono dell’ottimo chitarrista e della sezione ritmica piuttosto efficace, molto bravo il tastierista e anche le voci femminili sono state all’altezza su tutte la O’Reilly che ha talento e lo ha dimostrato durante la serata proponendo anche verso la fine del concerto un altro paio di brani estratti dal suo ultimo album.
Dopo l ultimo brano in scaletta ecco i saluti di rito di Crowe e della band ma subito dopo l’uscita di scena ecco la folla acclamare a gran voce “Massimo, Massimo…” e lui si ripresenta prima da solo in coppia con il tastierista e regala una magistrale Romeo and Juliet della quale avevamo accennato prima e poi altri due brani prima del grande finale a sorpresa dove Russel e company regala al pubblico una chicca completamente in italiano, Sarà perchè ti amo, successo internazionale dei Ricchi e Poveri.
Insomma che dire ancora, nonostante il tempo poco clemente una serata di ottima musica con un istrione come Russel Crowe a farla da padrone e che ha sicuramente lasciato un ottimo ricordo a tutti gli spettatori presenti in quel di Majano per quasi due ore di concerto.