L’originale installazione, creata dall’artista padovano Beniamino Pavarin, è un grido di aiuto per la difesa del nostro Pianeta, che sta soffocando sotto milioni di bottiglie e contenitori di plastica. Rimarrà esposta a S. Biagio per tutto il mese di settembre.
S.BIAGIO, 06 SETTEMBRE – Ha destato curiosità a San Biagio di Callalta un’originale installazione artistica da qualche giorno posizionata nel giardino di fronte al municipio, dove rimarrà esposta per tutto il mese di settembre. Si tratta de “Il Pianeta Terra nei rifiuti”, opera realizzata dall’artista di Vigonza (PD) Beniamino Pavarin: contiene oltre 3mila bottiglie e contenitori di plastica, raccolti nel territorio, a rappresentare il globo terrestre drammaticamente coperto di rifiuti di plastica, e una grande clessidra, per dire che non c’è più tempo da perdere, dobbiamo agire immediatamente se vogliamo salvare questo povero Pianeta, maltrattato e inquinato.
“È già da qualche mese – commenta la prima cittadina di San Biagio di Callalta, Valentina Pillon – che questa installazione gira in vari comuni del Veneto, per portare il suo messaggio di rispetto e salvaguardia ambientale. La prima volta, fu esposta lo scorso anno alla Biennale Internazionale di Arti Visive, nella prestigiosa sede di Villa Farsetti a Santa Maria di Sala (VE). Volentieri abbiamo accolto la proposta dell’artista padovano per averla qui a S. Biagio, dopo Eraclea (VE), poiché come Amministrazione comunale siamo impegnati in prima linea in attività per la transizione ecologica e il rispetto ambientale, consapevoli che si tratta di interventi non più rinviabili. A tal proposito, come Comune stiamo lavorando su importanti interventi di efficientamento dell’illuminazione pubblica, posizionando lampade a led, così come alla riqualificazione energetica degli edifici comunali, a cominciare dal municipio, dove abbiamo da poco sostituito tutti gli infissi, e alla scuola media, sul cui tetto installeremo un impianto fotovoltaico”.
“L’opera ci è piaciuta immediatamente – aggiunge l’assessore a Istruzione, Cultura e Biblioteca di S. Biagio, Elena Pagotto – per il messaggio ecologico forte e chiaro che trasmette, dicendoci “Sempre più vicini al punto di non ritorno!”. È di grande impatto visivo. Inoltre, per chi si ferma ad osservarla, ci sono dei cartelli informativi, che lasciano messaggi memorabili. È il tipico esempio in cui l’arte diventa strumento di coinvolgimento collettivo, mezzo di sensibilizzazione e cambiamento. Grazie alla disponibilità e alla generosità dell’artista, per il regalo che ci ha fatto, e alla ditta Davanzo Scavi, che si è occupata del trasporto dell’opera”.
L’artista Beniamo Pavarin, accolto in municipio a S. Biagio di Callalta dalla Giunta quasi al completo, ha spiegato: “Realizzo sculture in ferro, attraverso le quali cerco di trasmettere forti messaggi su varie tematiche di attualità. In particolare, ho a cuore la cura e la difesa dell’ambiente. Faccio parte del gruppo di cittadini volontari “PuliAmo Vigonza”. Muniti di guanti, pinze e sacchi, ogni settimana ripuliamo strade, parchi, argini e fossi dai rifiuti di ogni genere che li deturpano. Questo, oltre a rendere piacevolmente pulito e accogliente il nostro paese, serve anche a dare un buon esempio e far prendere consapevolezza del grave livello di inquinamento che sta soffocando il nostro Pianeta. Tutto ciò mi ha indotto a creare l’opera “Il Pianeta Terra nei rifiuti”, il cui scopo è proprio sensibilizzare la collettività sulle problematiche ambientali. Espongo la mia scultura gratuitamente, purché sia installata in un parco o una piazza in cui goda di buona visibilità, come a S. Biagio. Questo perché lo scopo delle mie opere è veicolare un messaggio universale sulla salute del Pianeta, che raggiunga il maggior numero possibile di persone”.