Shopping sostenibile a Miramare In vendita da oggi al bookshop del Castello shopper, astucci e beauty-case frutto della collaborazione tra il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare e la cooperativa Lister Sartoria Sociale di Trieste. Prodotti ottenuti dal riciclo creativo dei teli banner già utilizzati dal Museo in occasione di mostre ed eventi.
Un progetto di economia circolare che, oltre a evitare lo spreco di materie plastiche, ha lo scopo di
valorizzare l’operato di due realtà del territorio triestino in campo sociale e culturale.
Miramare, 7 aprile 2023
Gli ospiti che visiteranno in questi giorni di festività pasquali il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare troveranno una bella novità nel bookshop del Museo, un’inedita collezione di oggetti, frutto di un progetto in collaborazione con la Sartoria sociale Lister di Trieste. Si tratta di astucci, beauty-case e shopper, pezzi unici e dal design elegante ricavati da “vecchi” banner e poster pubblicitari di mostre del passato realizzate a Miramare, inutilizzate e destinate allo smaltimento.
“I depositi del Castello custodiscono una ragguardevole quantità di materiali promozionali di esposizioni concluse – ha detto il direttore di Miramare Andreina Contessa – ed essendo venuti a conoscenza della bella realtà di Lister, abbiamo pensato di cogliere l’opportunità di riciclarli con un progetto sostenibile e virtuoso”. I nuovi set di accessori nel bookshop di Miramare, oltre a promuovere un sistema di economia circolare “anti-spreco”, offrono anche un’opportunità di lavoro a persone non ancora indirizzate su specifici impieghi, ma desiderose di sperimentarsi nel laboratorio di sartoria, potendo contare, oltre che sul patrimonio professionale, anche sul capitale umano e affettivo, che è la risorsa primaria della cooperativa che ha sede nel Parco culturale di San Giovanni.
La sartoria sociale Lister nasce infatti nel 2006 come laboratorio formativo con corsi di sartoria nell’ambito della salute mentale. I sarti di Lister non fanno un semplice recupero: come nel caso degli oggetti di Miramare, gli articoli che prendono nuova vita sono belli perché viene posta grande attenzione ai dettagli, agli abbinamenti di fantasie e colori, alle cuciture, alle forme.
I manufatti in vendita al bookshop di Miramare diventano così spunti per uno shopping amico della cultura, dell’ambiente e dell’inclusività.