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SI CHIUDE OGGI IL PERCORSO FORMATIVO DEDICATO ALLA REALIZZAZIONE ARTIGIANALE DEGLI SCARPÈTS

DiRedazione

Mar 2, 2024

Tutti i 22 partecipanti al corso “Tecniche di confezionamento artigianale di calzature” curato da Enaip FVG e dal Museo Gortani di Tolmezzo hanno conseguito il diploma. Entusiasmo, dedizione, passione e tanta pratica hanno caratterizzato questi mesi. Ora molti di loro sognano di fare di questa esperienza un lavoro. 

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Scarpute lisere pal pît, plen di strussies, des nestres aves. Lisêr parceche le cjame dal géi ‘e sa masse di grivi; cusît, ricamât e pontât par che ancje le fadìe ‘e a di vê une vene di ridi culurît e di bielece savuride di cjase.  Sul scarpet ‘e à cjaminât par sécui e sécui l’anime cjarnele […]

IL SCARPET, Domenico Zannier

“Scarpetta leggera per il piede, tanto affaticato, dei nostri avi. Leggero perché il carico della gerla è troppo pesante; cucito, ricamato e appuntato perché anche nella fatica ci dev’essere un sorriso vivace e la bellezza del sapore di casa. Sullo “scarpet” ha camminato per secoli e secoli l’anima carnica”. Questo è lo “scarpet” descritto nei versi del famoso poeta Domenico Zannier, che restituiscono perfettamente l’anima di questa calzatura. Anima e manifattura dello scarpet che saranno tramandate anche dai neodiplomati del primo corso di “Tecniche di confezionamento artigianale di calzature” curato da Enaip FVG e dal Museo Gortani di Tolmezzo che si è concluso questa mattina con gli esami e la consegna dei diplomi.

Tutti i ventidue partecipanti al corso (selezionati tra oltre 150 manifestazioni di interesse pervenute) hanno portato a termine il percorso formativo e conseguito il diploma. La formazione ha impegnato i corsisti per 90 ore di cui più della metà sono state dedicate alle attività laboratoriali, volte ad acquisire le competenze necessarie per la realizzazione artigianale degli Scarpéts. I partecipanti sono stati accompagnati dalle capacità e dal sapere delle donne carniche che hanno fatto da insegnanti unitamente agli esperti di ENAIP. 

Il corso – inserito nella formazione a catalogo professionalizzante finanziata dal Fondo Sociale Europeo Plus FSE+ 2021/2027 nell’ambito del Programma regionale Piano di Azione Zonale per l’Apprendimento (PiAzZA) – è una delle azioni strategiche di  “Scarpetti. I scarpéts de Cjargne” il progetto di tutela del patrimonio culturale per la valorizzazione della tradizione artigianale e del territorio, la formazione e lo sviluppo di nuova imprenditorialità promosso dal Museo Carnico delle Arti Popolari Michele Gortani di Tolmezzo e realizzato in collaborazione con Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ERPAC Fvg, Carnia Industrial Park, ENAIP Fvg, Comunità di Montagna della Carnia e con il patrocinio del Comune di Tolmezzo, all’interno del più ampio progetto “Botteghe artigiane della Carnia”.

La consegna degli attestati è avvenuta alla presenza dei partner e delle istituzioni, tra le quali la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, rappresentata dall’Assessore regionale alle finanze Barbara Zilli che ha sottolineato: <<Questo progetto non solo è importante perché recupera uno degli antichi mestieri che fanno parte del patrimonio culturale e sociale dei nostri paesi, ma soprattutto in quanto dona nuova linfa dal punto di vista imprenditoriale soprattutto per i nostri giovani, che hanno l’opportunità di valorizzare attraverso le loro mani il nostro territorio contribuendo alla sua crescita. È una grande soddisfazione per Regione Friuli Venezia Giulia vedere questi primi grandi risultati attraverso gli occhi orgogliosi dei diplomati di oggi che, investendo su loro stessi e sulle loro capacità, hanno colto un’opportunità unica per fare impresa ed entrare con competenza nel mondo dell’artigianato e del design. Un plauso a tutti quelli che hanno ideato e realizzato questo progetto vincente, un investimento di risorse oculato e mirato a vantaggio dell’intero nostro territorio>>.

<<Si tratta di uno straordinario percorso che il Museo Gortani ha sempre seguito passo dopo passo constatando l’affiatamento del gruppo, la costanza e il grande impegno che tutti i corsisti hanno dimostrato. Abbiamo fatto tanta strada e il lavoro, anche sulla formazione, proseguirà: per soddisfare le richieste di coloro che erano rimasti fuori dalla prima selezione apriremo a una seconda edizione del corso, per i diplomati che desiderano approfondire la tecnica vogliamo offrire una formazione di secondo livello sempre più professionalizzante e per coloro che hanno manifestato la volontà di fare di questa esperienza una professione si sta ragionando con i partner su un “Laboratorio di autoimprenditorialità” con ulteriori approfondimenti aziendali e il supporto di consulenti per la predisposizione del business plan della bottega artigiana degli Scarpèts >>  ha anticipato Aurelia Bubisutti, Presidente della Fondazione Museo Carnico delle Arti Popolari Michele Gortani. 

<<Enaip è da sempre un importante punto di riferimento in regione nell’ambito della formazione e della consulenza per lo sviluppo del capitale umano, e anche in questa occasione ha accettato la sfida di “tradurre” saperi e saper fare antichi in obiettivi di formazione accompagnando i nostri allievi in un percorso di crescita non solo professionale, percorso che proseguirà per chi lo vorrà, con un ulteriore accompagnamento sui temi dell’autoimprenditorialità>> sottolinea Antonella vanden Heuvel, direttrice occupabilità Enaip Fvg. 

Infine, nell’ottica di supportare i diplomati in un percorso di arricchimento personale e professionale, lunedì 18 marzo a Trieste negli spazi di ITS Arcademy – Museum of Art in Fashion,  il Museo Gortani, insieme alla Fondazione ITS e a Tessitura di Sauris, Carnia Arte Tessile, Sutrio Ricama e Carnia Industrial Park, a una selezione di otto neodiplomati darà l’opportunità di affiancare i 16 giovani creativi internazionali finalisti di ITS Contest 2023 (direttori creativi e artistici come Demna, Matthieu Blazy, Nicolas di Felice e Richard Quinn sono solo alcuni degli ex partecipanti al concorso). Obiettivo? La reinterpretazione di questa storica calzatura, in una speciale e intensa giornata-laboratorio che vedrà lo scambio di competenze per la realizzazione di 18 esclusive paia di “Scarpetti”, che saranno oggetto, successivamente, di una mostra. 

MICROIMPRESE ARTIGIANE 

La conclusione del primo corso pone le basi per lo sviluppo di un’offerta mirata alla costruzione di nuova imprenditorialità sul territorio. Sfida che sarà raccolta anche da Carnia Industrial Park che attraverso “Le Botteghe artigiane della Carnia” accompagnerà i progetti artigianali per contribuire allo sviluppo economico del settore, alla creazione di nuova occupazione e nuova imprenditorialità artigiana e all’innovazione di modelli di microimprese artigiane. 

Molti dei partecipanti al corso hanno già manifestato il desiderio che questa esperienza possa diventare un lavoro e lo testimoniano le loro parole: 

“Quando ho sentito la notizia di questo progetto ho sperato subito di poterci essere! – sottolinea Flecia Pugnetti,  neodiplomata –. Sono cresciuta con gli scarpetti di mia nonna, che purtroppo oggi non c’è più. Nessuno della mia famiglia aveva imparato come si fanno: finalmente ora posso portare avanti la tradizione. Mia nonna, credo, sarebbe orgogliosa. Da questo corso ho appreso tanti piccoli segreti per capire fino in fondo questa tecnica e adesso mi piacerebbe aprire una mia attività”. 

“Lavoro nella pubblica amministrazione – commenta Isabella Unterberger, anche lei neodiplomata – e faccio un bellissimo lavoro, ma vorrei  dedicarmi a un’attività pratica e significativa per il mio territorio. Questo gruppo è stato straordinario, coeso, entusiasta e il mio sogno sarebbe che tutte insieme (la maggior parte di noi sono donne) potessimo intraprendere un percorso imprenditoriale per portare risorse e rinnovare le tradizioni delle nostre terre”.

Anche la sostenibilità è un aspetto a cui viene dato peso: “Partecipare a questo progetto artigianale degli Scarpets – aggiunge la neodiplomata Anna Maria Contento – mi ha fatto sentire utile; ho messo un piccolo tassello di un mosaico che mira a dare continuità a una tradizione importantissima. E il fatto che si lavori in modo sostenibile, senza sprecare i materiali, proprio come una volta, è ancora più significativo: è un obbligo morale indispensabile e un dovere sociale”.

Info: www.scarpetti.it

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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