Quattromila visitatori, più di 30 eventi in due mesi, tre esposizioni e una programmazione che ha accolto in città numerosi personaggi e designer noti nel panorama locale, nazionale e internazionale. Al via gli ultimi giorni per visitare le due esposizioni di Casa Robegan e del Museo Bailo, che termineranno rispettivamente questo venerdì 10 e domenica 12 Maggio.
È stato un successo, sperato e raggiunto, quello della programmazione di oltreDesign festival. Partito lo scorso anno con l’edizione “zero”, quest’anno il festival si è rivelato un vero punto di riferimento per il turismo e la programmazione di attività in città. Dallo scorso marzo, nelle principali e prestigiose sedi espositive di Treviso, oltreDesign festival, ideato e diretto da Luciano Setten con la co-organizzazione dell’associazione culturale Oltresegno, ha dato vita a eventi, mostre, talk, contest e incontri.
Le due mostre attualmente in corso, quella dedicata agli oggetti iconici del design in Casa Robegan e quella dell’artista designer Andrea Pinchi al Museo Bailo, termineranno rispettivamente venerdì 10 e domenica 12 maggio.
Come da consuetudine, a tirare le fila di un orgoglioso successo, due eventi di finissage consentiranno al pubblico presente di trascorrere le ultime ore di esposizione in una cornice conviviale e appassionante.
Venerdì 10, alle 18 presso il Museo di Casa Robegan, la mostra “oltreDesign: oggetti scelti tra icone e nuove tendenze” si concluderà accompagnata dai racconti e resoconti del Direttore Artistico Luciano Setten, curatore della mostra, e di Giovanni Carli, architetto curatore del catalogo/vademecum illustrato da Riccardo Fabiani.
La mostra negli spazi di Casa Robegan, infatti, ha portato in città pezzi unici legati al design ma soprattutto la storia delle aziende della nostra regione, spesso pioniere nella creazione di oggetti e complementi che hanno fatto la storia. Ne sono esempio la prima TV portatile della storia, Algol, nata ad Asolo dalla famiglia Brion, la lampada Twiggy di Foscarini con il primo “brevetto” ispirato alla canna da pesca o ancora i famosissimi MoonBoot nati a Montebelluna su idea di Giancarlo Zanatta della Tecnica, ispirati agli stivali usati per lo sbarco sulla Luna 50 anni fa.
Qualche giorno dopo, domenica 12 maggio, alle 18 al Museo Bailo, si festeggia insieme al pubblico il successo della mostra “Dal design al Pincbau” ideata e curata dall’artista designer Andrea Pinchi.
Tra le opere esposte presso il Museo Bailo, oltre a quelle ispirate alle Città invisibili di Italo Calvino, spicca senza dubbio, per immagini e colori, “Troncon urban squid” dedicata al rugbista Alessandro Troncon, mediano di mischia, rappresentato dall’artista con l’immagine di un calamaro con gli occhi di mosca, in grado di controllare gli avversari con molteplici occhi e distribuire la palla attraverso altrettanti tentacoli.
“Il rugby mi ha insegnato moltissimo”,
racconta Pinchi. “La resistenza che il giocatore ha e mette in campo è la
stessa che l’artista deve avere e trasmettere nell’arte”.
Alle
18 dello stesso giorno, in occasione del finissage, Pinchi omaggerà
personalmente il rugbista Troncon con la sua opera.