Ebbene ci risiamo… dopo due anni di fermo forzato, eccomi nuovamente in viaggio. Sono in partenza per il mio prossimo thru-hiking, in attesa all’aeroporto per un’altra avventura! Ho programmato di attraversare l’altopiano centrale Islandese da nord/ovest a sud/est partendo da Akureyri fino a Skogar, villaggio sulla costa a sud.
Dopo i primi kilometri, una volta raggiunto il famigerato altaltopiano Sprengisandsleið, che attraversa gli Halendið, nient’altro che una landa desolata desertica di origine vulcanica in un paesaggio a tratti quasi lunare di un grigio scuro attraversato da molteplici fiumi da guadare generati dai ghiacciai circostanti. In mezzo a un nulla selvaggio e incontaminato, nessun servizio, nessun riparo ad esclusione degli ultimi km quando mi ricongiungerò al Landmannalaugar.
Lungo il mio andare troverò pochi punti di riferimento non fosse per i ghiacciai (Hofsjokull, Eyjafjallajokull e Myrdaljokull) che spiccano di bianco sulla cartina prevalentemente colorata di grigio cenere.
Un trekking di 360 km che cercherò di concludere in 15 giorni meteo permettendo, in quanto in questi luoghi è facile ritrovarsi da una giornata di sole a una tormenta di pioggia, vento o neve, anche d’estate, che ti possono bloccare per giorni incidendo così anche sulla portata dei fiumi e sulla pericolosità dei guadi che diventano difficili da individuare.
Il percorso l’ho disegnato partendo da Akureyri (che raggiunerò in aereo da Reykjavik) dirigendomi poi verso il fiume Eyjafjardara fino a salire la catena montuosa degli Halendið che porta all’altopiano Sprengisandsleið, i cui colori marrone/grigio mi accompagneranno per ben 280 kilometri.
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