Dimezzare lo spreco alimentare, nelle case dei consumatori così come nelle fasi di produzione e distribuzione del cibo, è il grande traguardo prospettato dall’obiettivo 12.3 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile adottata dalle Nazioni Unite il 25 settembre 2015. Una prospettiva indicata in questi dieci anni dalla campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero attraverso molte iniziative di mobilitazione. La più importante è quella che si appresta a tagliare il traguardo della 12^ edizione, la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare che rinnova il suo appuntamento il 5 febbraio 2025. Sarà un’edizione focalizzata sul conto alla rovescia nei 5 anni che ci portano al 2030: per inserire nel quotidiano di ciascuno le buone pratiche, azioni e comportamenti concreti che ci guidano verso l’obiettivo di dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030. Per questo è importante partire dai dati concreti che ci dicono dove arrivare, e da dove partiamo: «in termini concreti – spiega il direttore scientifico dell’Osservatorio Waste Watcher International Andrea Segrè, fondatore della Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, si tratta di arrivare nel 2030 a uno spreco pro capite di 368,7 grammi settimanali, ovvero la metà dei 737,4 grammi registrati 10 anni fa al momento dell’adozione dell’Agenda 2030 che al punto 12.3 richiedeva di dimezzare quella quota (fonte: Oss. Waste Watcher International). Una sfida che si prospetta ambiziosa, possiamo iniziare fin da subito adottando strumenti pratici come lo Sprecometro, a disposizione di tutti gratuitamente, che ogni giorno misura non solo lo spreco del cibo ma anche la nostra impronta ambientale, lo spreco dell’acqua nascosta e le emissioni connesse al cibo gettato». Tema portante della 12^ Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare sarà #Tempodiagire, #Timetoact: una vera e propria “call to action”, un invito all’azione per sensibilizzare i cittadini ma anche le istituzioni e le aziende intorno alle strette implicazioni fra spreco alimentare e impatto ambientale. L’evento ufficiale, promosso per iniziativa della campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e dell’ANCI, media partners RAI Radio1 e RAI Radio2, si svolgerà a Roma martedì 4 febbraio, dalle 11.00 nello Spazio Europa – sede di Rappresentanza Permanente del Parlamento e della Commissione Europea (via IV Novembre, 149), Tutti potranno seguire la diretta sui canali social della campagna Spreco Zero. Sarà l’occasione per la presentazione del nuovo rapporto dell’Osservatorio Waste Watcher International con i dati del “Caso Italia” 2025.
E arriva intanto l’annuncio dell’Ambasciatore di Buone Pratiche della campagna Spreco Zero 2025 e della Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, è una firma italiana della cucina fra le più note e amate: innovativo e appassionato, impegnato in molte cause sociali, Filippo La Mantia si distingue per una filosofia culinaria unica, basata sulla semplicità, sul patrimonio culturale e sulla convivialità: su una cucina accessibile e ispirata ai valori della sostenibilità, della stagionalità, del recupero degli alimenti in funzione della prevenzione degli sprechi. Attraverso il suo impegno Filippo La Mantia promuoverà i valori dello sviluppo sostenibile e l’attenzione alla riduzione dell’impronta ambientale nel nostro quotidiano, anche e soprattutto in cucina, nel nome delle generazioni che abiteranno il pianeta. Filippo La Mantia guarda alla cucina come a un’esperienza condivisa, puntando a creare piatti accessibili che parlino alle persone a un livello personale: proprio questa sua immediatezza nella comunicazione sarà tramite essenziale per promuovere la prevenzione dello spreco alimentare e la sua riduzione. «Siamo felici e orgogliosi di poter contare sulla partecipazione attiva di Filippo La Mantia nella sensibilizzazione dei cittadini – dichiara Andrea Segrè – Il 4 febbraio sarà fra i protagonisti degli eventi ufficiali della 12^ Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare». Sono stati ambasciatori di buone pratiche nelle precedenti edizioni della campagna Spreco Zero: Susanna Tamaro, Paolo Rumiz, Moreno Cedroni, Francesco Tullio Altan, Giobbe Covatta, Neri Marcorè, Veronica Pivetti, Luca Mercalli, Eliana Liotta, Massimo Cirri, Andrea Maggi, Cristina Bowerman.
Nato a Palermo nel 1960, Filippo La Mantia è cresciuto in una famiglia in cui il cibo, come in molte famiglie del Sud Italia, ha un valore culturale ed emotivo immenso. Per La Mantia, il cibo è sempre stato un mezzo di amore, tradizione e convivialità familiare. Nel 2001, dopo anni di cucina informale per amici durante vacanze e occasioni sociali, La Mantia ha deciso di abbracciare la sua passione e diventare chef. Trasferitosi a Roma, ha iniziato a cucinare in case private, sperimentando e imparando da ogni esperienza. Questa fase ha plasmato la sua filosofia culinaria: cibo semplice e accessibile che porta gioia alle persone e le invita a tornare. Nel 2013, La Mantia si è trasferito a Milano per realizzare il sogno di una vita: aprire il proprio ristorante. Questo spazio è presto diventato un luogo dinamico con colazioni, pranzi, aperitivi, musica, una biblioteca e un ristorante à la carte, dove le persone possono rilassarsi, godere e connettersi. Durante tutta la sua carriera, La Mantia è stato profondamente impegnato in cause sociali. Ha collaborato per oltre 30 anni con organizzazioni come Save the Children, Operation Smile, Fondazione Rava, Emergency, Medici Senza Frontiere e molte altre. Nel 2021 ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro dal Comune di Milano per aver fornito migliaia di pasti agli operatori sanitari dell’Ospedale Niguarda durante la pandemia da COVID-19. Nel 2024, ha ricevuto il Premio Pellegrino Artusi per il suo impegno umanitario a favore dei detenuti e nelle zone di conflitto. Da 28 anni, La Mantia è coinvolto in progetti nelle carceri italiane, collaborando con Prison Fellowship per offrire pranzi di Natale ai detenuti, fornendo loro sostegno e conforto attraverso il cibo. Filippo La Mantia, orgoglioso delle sue radici siciliane, si identifica profondamente con la sua Palermo. Libero dal bisogno di adattarsi a un modello predefinito, Filippo La Mantia continua a percorrere la sua strada, celebrando la semplicità, la connessione e la gioia del cibo.