A primavera la Francia bloccò i respiratori già in consegna agli ospedali d’Italia
BRUXELLES VIGILI DI PIU’ SULL’EVENTUALE CORSA DEGLI STATI AI SUSSIDI SANITARI
“In caso di bisogno non si ripetano più gli incresciosi episodi di marzo”, dice Marco Dreosto – Lega
“Al momento non esiste alcuna emergenza così diffusa e generalizzata da provocare timori diffusi, nè sarebbe opportuno alimentare paure incontrollate. Ma se in un futuro più o meno remoto dovesse effettivamente profilarsi all’orizzonte una seconda ondata massiva di contagi Covid, l’Europa non può farsi trovare inerme come a marzo quando alcuni Paesi bloccarono le consegne di dispositivi salvavita in altri, compresa l’Italia”. Marco Dreosto, parlamentare della Lega – Identità e Democrazia, lancia un’allerta a Bruxelles dopo i casi della scorsa primavera, con la Francia impegnata a fare incetta di strumenti di protezione a danno dei cittadini italiani. Sul punto Dreosto aveva anche presentato un’interrogazione, ottenendo rassicurazioni dalla Commissione europea. “Le istituzioni comunitarie hanno confermato l’increscioso episodio e hanno garantito che vigileranno perché simili casi non si ripetano – ha spiegato ora Dresto -. Lo stop da parte di Parigi è stato risolto grazie ad un accordo con la ditta produttrice che ha sede in Svezia. Va però detto che Bruxelles si è solo limitata a richiamare i singoli Stati che avevano improvvisamente adottato restrizioni alle esportazioni o autentici sequestri di merci desinate ad altri Paesi. Non ci sono state sanzioni o indagini, come avevamo sollecitato”. “L’aspetto positivo è che una task force sta lavorando per un potenziamento della produttività di mascherine e respiratori dentro i confini della Ue allo scopo di migliorare e velocizzare la risposta ad ogni possibile evoluzione del quadro dell’epidemia che, ripetiamolo a noi stessi, al momento è e resta sotto controllo”, ha concluso l’eurodeputato.