DOMANI, LUNEDÌ 3 NOVEMBRE, AL RIDOTTINO DEL TEATRO MIELA DI TRIESTE L’OMAGGIO A PIER PAOLO PASOLINI NEL 50^ ANNIVERSARIO DELLA MORTE CON IL PROGETTO A CURA DEL REGISTA MASSIMO NAVONE, “PASOLINI E ZIGAINA”, REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON LA CIVICA SCUOLA DI TEATRO PAOLO GRASSI DI MILANO E LA REGIONE FVG
DALLE 19.00 LA MESSA IN SCENA DI DUE PIÈCE – “NOME PROPRIO: GIUSEPPE ZIGAINA” E “AFFETTO” A FIRMA DEI GIOVANI DRAMMATURGHI ELIANA ROTELLA, ELENA C. PATACCHINI E GIUSEPPE PIPINO ISPIRATI AL RAPPORTO DI COLLABORAZIONE ED AMICIZIA TRA IL POETA FRIULANO E L’ARTISTA E PITTORE GIUSEPPE ZIGAINA. SUL PALCO GLI ATTORI VERONICA DARIOL, ANTONIO VENEZIANO E GIACOMO SEGULIA
TRIESTE- Bonawentura/Teatro Miela di Trieste celebra lunedì 3 novembre il 50^ anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini con il progetto a cura del regista Massimo Navone “Pasolini e Zigania”, realizzato in collaborazione con la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e la Regione FVG che ha impegnato tre giovani drammaturghi della scena teatrale italiana – Eliana Rotella, Elena C. Patacchini e Giuseppe Pipino – nell’elaborazione di due testi originali ispirati al rapporto di collaborazione ed amicizia tra Pier Paolo Pasolini e l’artista e pittore Giuseppe Zigaina. Il tema dello stretto rapporto tra i due grandi artisti del ‘900 si declina in un gioco di identificazione e confronto generazionale che sorprende per lo sguardo attuale e privo di pregiudizi intellettuali. Alle 19.00 i due testi vengono messi in scena nel Ridottino del Teatro Miela a partire da “Nome proprio: Giuseppe Zigaina” il monologo firmato dalla pluripremiata autrice Eliana Rotella e interpretato dall’attrice Veronica Dariol. Dopo la scomparsa di Pasolini, il pittore inizia a studiare tutta l’opera del poeta e intellettuale ucciso a Ostia, cercando tracce per analizzare la sua morte. Nasce così Hostia-Trilogia della morte di Pier Paolo Pasolini, l’opera a cui Zigaina dedica per anni tutte le sue energie. La pièce indaga come la personalità di un grande artista possa entrare in simbiosi con quella di un altro fino al punto di diventare vittima consapevole di un’ossessione identificativa. A seguire, gli attori Antonio Veneziano e Giacomo Segulia poteranno sul palco “Affetto” di Patacchini e Pipino: la pièce parla dell’amicizia tra Zigaina e Pasolini ma anche di quella tra i due autori e i due attori interpreti. Il dispositivo drammaturgico, infatti, è basato su una continua alternanza delle voci e delle identità, procedendo per entrate e uscite nelle rispettive amicizie che scorrono lungo la strada dell’identificazione ironica, paradossale, affettuosa, condotta da un’intenzione – costante – di porsi delle domande. Chi sono stati Zigaina e Pasolini l’uno per l’altro? Cosa resta di un’amicizia, di un affetto, dell’arte, delle opere? In scena due amici vivi che discutono dell’affetto, della morte, dell’ossessione. Indagano la storia della propria relazione per scoprire quella inaccessibile tra Zigaina e Pasolini, attraverso le loro opere, la loro collaborazione, le cose che si sono scritti, tutte quelle che hanno tentato di dirsi e che forse non si sono mai detti. Lo spettacolo sarà preceduto, alle 18.00, dalla presentazione della riedizione del volume “Hostia. Trilogia della morte di Pier Paolo Pasolini” (ed. Marsilio), partecipano il critico letterario Elvio Guagnini e lo scrittore e medico legale Ilario Quirino in un incontro moderato dallo storico del cinema Marco Puntin.
In copertina : Autori e Intepreti Pasolini-Zigaina
