UN GRANDE APPUNTAMENTO CON LA DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA PER L’ULTIMO EVENTO DI PROSA DEL CARTELLONE TEATRALE DEL TEATRO VERDI DI PORDENONE: VENERDÌ 10 E SABATO 11 MAGGIO (ORE 20.30) ATTESO A PORDENONE IN ESCLUSIVA REGIONALE LO SPETTACOLO 456 DI UN AUTORE CHE HA FIRMATO IMPAREGGIABILI SUCCESSI AL CINEMA, IN TEATRO E TELEVISIONE (TRA TUTTI BORIS), MATTIA TORRE, SCOMPARSO PREMATURAMENTE NEL 2019. CON LA SUA PENNA CAUSTICA E INTELLIGENTE, TORRE HA SAPUTO TRATTEGGIARE UN RITRATTO DI FAMIGLIA IN UN INTERNO DIVERTENTE E IRONICO, MA ANCHE TRAGICO E DRAMMATICAMENTE ATTUALE
Un grande appuntamento con la drammaturgia contemporanea arriva venerdì 10 e sabato 11 maggio (inizio ore 2030) in esclusiva regionale al Teatro Verdi di Pordenone a suggello della programmazione teatrale 2023/2024, prima dell’avvio del cartellone estivo. In scena 4 5 6, spettacolo di un autore che ha firmato impareggiabili successi al cinema, in teatro e televisione (tra tutti Boris), Mattia Torre, scomparso prematuramente nel 2019 all’età di 47 anni. Con la sua penna caustica e intelligente, Torre ha saputo tratteggiare un ritratto di famiglia in un interno divertente e ironico, ma anche tragico e drammaticamente attuale. Sagace, ironico e graffiante, lo spettacolo continuamente giocato sull’equilibrio tra ironia, sarcasmo e su toni di fumetto grottesco, nasce dall’idea che l’Italia non è un paese, ma una convenzione. Che non avendo un’unità culturale, morale, politica, l’Italia rappresenti oggi una comunità di individui che sono semplicemente gli uni contro gli altri: per precarietà, incertezza, diffidenza e paura; per mancanza di comuni aspirazioni. Nello spettacolo la famiglia diviene avamposto della nostra arretratezza culturale. Padre, madre e figlio – in scena Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggieri, Cristina Pellegrino e con la partecipazione di Giordano Agrusta – sono ignoranti, diffidenti, nervosi. Si lanciano accuse, rabboccano un sugo di pomodoro lasciato dalla nonna morta anni prima, litigano, pregano, si odiano. Ognuno dei tre rappresenta per gli altri quanto di più detestabile ci sia al mondo. E tuttavia occorre una tregua, perché sta arrivando un ospite atteso da tempo, che può e deve cambiare il loro futuro. Tutto è pronto, tutto è perfetto. Ma la tregua non durerà. 456 è una commedia che racconta come proprio all’interno della famiglia – che pure dovrebbe essere il nucleo aggregante, di difesa dell’individuo – nascano i germi di un conflitto: la famiglia sente ostile la società che gli sta intorno ma finisce per incarnarne i valori più deteriori, incoraggiando la diffidenza, l’ostilità, il cinismo, la paura. Mattia Torre (1972-2019), noto per il serial tv Boris, poi divenuto film, ma che in teatro si era già fatto notare con Migliore monologo interpretato da Valerio Mastandrea, diceva: «Ho scritto questa pièce per raccontare quella sensazione di tragica spaccatura che trovo nel nostro Paese: non abbiamo alcuna forma di coesione, in nessun ambiente sociale o di lavoro, né all’interno della famiglia. In questo Paese mancano i presupposti per sentirci parte di una collettività, per avere obiettivi comuni. Volevo mettere in scena tutto questo in chiave grottesca attraverso l’immagine simbolica di una famiglia all’interno della quale scorre solo odio. Perché è proprio all’interno della famiglia che nascono i germi di questo nostro essere tutti contro tutti».
Indimenticato autore teatrale, sceneggiatore e regista, Mattia Torre ha scritto con Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo la serie “Boris” e della seconda stagione è stato anche co-regista. Con gli stessi autori, ha scritto e diretto “Boris – Il film”. Nel 2014 ha firmato la realizzazione del film “Ogni maledetto Natale”. Nel 2015 ha scritto con Corrado Guzzanti la serie tv “Dov’è Mario?”. Nel 2017 è autore della serie tv “La linea verticale” dalla quale trae il romanzo omonimo (Baldini+Castoldi). Ricchissima la produzione per il teatro di cui, fra gli altri, ricordiamo come: “Migliore”, “Qui e ora”, “In mezzo al mare”, “Perfetta”. Nel 2021 ha vinto il David di Donatello per la migliore sceneggiatura originale del film “Figli”. Dalla commedia 4 5 6 è stato tratto l’omonimo sequel televisivo andato in onda su La7 all’interno del programma “The show must go off” di Serena Dandini, e il libro “4 5 6 – Morte alla famiglia”, edito da Dalai. Nel 2022 lo spettacolo è stato ripreso da Paolo Sorrentino per il progetto andato in onda su Rai 3 “Sei pezzi facili” dedicato alla drammaturgia e agli spettacoli teatrali di Mattia Torre.
Info e biglietti in biglietteria (Tel 0434 247624) e su www.teatroverdipordenone.it
Dalle 19.00 è aperto il Caffè Licinio per un aperitivo o per un buffet pre-spettacolo: prenotazioni in biglietteria.
In copertina : Carlo De Ruggieri, Massimo De Lorenzo e Cristina Pellegrino