Anche il Comune di Comune di Tramonti di Sotto, assieme agli altri comuni scelti da Legambiente, Kyoto Club e Azzero CO2 per costituire Comunità Energetiche Rinnovabili e rendere i piccoli Comuni italiani protagonisti della transizione energetica
domani pomeriggio alla SEC di Key Energy, a Rimini, un confronto tra sindaci e esperti del tema
Dai borghi e dalla sperimentazione delle comunità energetiche nasce la risposta per conciliare diffusione delle rinnovabili e tutela delle comunità dei piccoli comuni: è una delle sfide che si pongono i comuni di BeComE, il progetto di Legambiente, Kyoto Club e Azzero CO2 per rendere i piccoli Comuni italiani protagonisti della transizione energetica e trovare nuove strade per conciliare vivibilità e rinnovabili.
L’opportunità irrinunciabile è rappresentata dai 2,2 miliardi di euro che il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destina ai Comuni con meno di 5 mila abitanti per costituire le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): favorirne la costruzione partecipata sui territori è l’obiettivo dell’iniziativa che si presenta il 24 marzo pomeriggio, ore 16.15, a Key Energy a Rimini. All’evento, accanto a Legambiente e Kyoto Club ci saranno esperti che ascolteranno, fra gli altri comuni italiani prescelti, anche quello di Tramonti di Sotto impegnato, assieme a Tramonti di Sopra e a Meduno, nella sfida di costruire una comunità energetica al servizio del territorio. In attesa di costituire la CER nel borgo verranno svolti laboratori di comunità e percorsi di approfondimento e verifica a cura di Azzero CO2.
“Una sfida – ha dichiarato la sindaca di Tramonti di Sotto – che intende conciliare transizione energetica e partecipazione attiva degli abitanti della nostra valle, attraverso la realizzazione di impianti di produzione fotovoltaica a servizio della CER per abbattere bollette e consumi e ridare un’opportunità nuova di attrazione e di vivibilità nei nostri territori.“
Quella delle comunità energetiche è una rivoluzione che, grazie al PNRR, investe del ruolo di protagonisti i piccoli Comuni, offrendo loro – spiega il direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti. l’opportunità di realizzare un salto in avanti nella sostenibilità ambientale, ma anche in termini di coesione comunitaria e di pratiche sociali innovative”.
“Una scelta intelligente destinare risorse per sviluppare comunità energetiche rinnovabili nei piccoli comuni italiani – dichiara Francesco Ferrante, vice presidente Kyoto Club – Ora bisogna accompagnarli nello sviluppo cercando i migliori percorsi di messa a terra nell’uso efficace delle risorse ”
Comunità energetiche: la rivoluzione possibile. Le CER, introdotte in Italia nel 2020 con l’art. 41 bis del decreto Milleproroghe, rendono finalmente possibile lo scambio comunitario di energia rinnovabile, consentendo a cittadini, amministrazioni, piccole imprese e realtà locali di farsi protagonisti della rivoluzione energetica, distribuendo vantaggi ambientali, economici e sociali sui territori: dall’abbattimento delle emissioni climalteranti alla riduzione dei costi in bolletta, fino al contrasto alla povertà energetica.