Cambio della guardia a Udine, a Palazzo di Toppo Wassermann, dal 2016 civico arengario ovvero sede contemporanea delle annuali riunioni della rinnovata Assemblea partecipativa risalente al tempo del Patriarca Bertrando ed abolita in seguito alla “Crudel Zobia Grassa”.
Numerosi e concomitanti impegni di rappresentanza hanno consigliato la presidente storica dell’Arengo udinese contemporaneo, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, a cedere il campanello dell’assemblea civica al prof. Alberto Travain, assicurando comunque il suo valido supporto all’istituzione partecipativa nei panni di garante della stessa assieme alla dott.ssa Maria Luisa Ranzato. Eletti consiglieri la maestra Manuela Bondio (quintiere Gemona), la sig.ra Marisa Celotti (quintiere Aquileia) e il sig. Sebastiano Ribaudo (quintiere Grazzano). Inoltre la maestra Bondio è stata votata delegato arengario alla Formazione mentre al sig. Ribaudo è andata la delega alla Sicurezza. Al presidente Eros Cisilino dell’Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane è stato invece conferito il titolo di “nuntius” ossia ambasciatore dell’Arengo udinese sul territorio in ordine al tema della promozione delle rimembranze di difesa civica del popolo friulano. Una seduta-fiume quella del decennale del ricostituito parlamentino urbano, risorto a mezzo millennio dalla sua abolizione seguita alla famigerata Rivolta del Giovedì Grasso 1511. I verbali dell’assemblea – tenutasi il 29 settembre presso la sede universitaria di Palazzo di Toppo Wassermann – insieme alla quarantina di delibere da essa prodotte verranno depositati quanto prima presso gli Uffici del Comune di Udine e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con concomitante diffusione a mezzo stampa ed attraverso i social. Il nuovo “camerarius” prof. Travain, “padre” contemporaneo dell’Arengo cittadino, da lui stesso ripensato e ricostituito nel 2015, ha tenuto a chiarire di subentrare alla carissima amica e compagna di battaglie prof.ssa Capria D’Aronco “nel segno di una continuità coerente con i valori di un’udinesità antica, fiera e irriducibile e di quel peculiare fogolarismo civista locale dalla cui costola lo storico Arengo partecipativo della Capitale del Friuli Storico è potuto nascere a nuova vita!”.
In copertina : Giuramento del CAMERARIUS 2025-26 prof. Travain

