Le MPI trevigiane prevedono 16.670 assunzioni di stranieri, pari al 20,5%. Le quote più elevate di lavoratori immigrati si registrano proprio in settori con un’alta presenza di imprese artigiane
Loris Balliana, vicepresidente vicario di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana: «L’inclusività degli stranieri nelle micro e piccole imprese rappresenta uno dei pilastri della sostenibilità sociale. La quota di dipendenti stranieri è del 18% nelle MPI, una quota superiore di 4,6 punti rispetto al 13,4% registrato nelle imprese medio grandi».
«L’artigianato trevigiano ha bisogno di manodopera e gli stranieri sono una risorsa. Non a caso la Marca Trevigiana è la prima provincia in Veneto per numero di apprendisti stranieri. Sono 2.365, pari al 17,7% del totale, contro una media veneta del 15,9% e nazionale del 14,7%». Loris Balliana, vicepresidente vicario di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, anticipa i dati della ricerca condotta dall’Associazione su stranieri, lavoro e imprese. «Questo dato riferito agli apprendisti è anche il frutto dei nostri investimenti nel rapporto tra imprese artigiane, scuole e formazione professionale».
Nel 2023 gli occupati stranieri tra 15 e 64 anni in Veneto erano 260 mila, pari al 12,1%, dato che colloca la regione al quarto posto in Italia. Il Veneto è secondo per tasso di occupazione degli stranieri con il 67,2%, contro il 70,9% degli italiani.
Le previsioni di assunzione di stranieri da parte delle MPI vedono il Veneto al secondo posto nazionale, con 113.160 entrate pari al 21,5%. Treviso si colloca poco sotto, con 16.670 entrate di stranieri, pari al 20,5%.
Le quote più elevate di lavoratori immigrati si registrano in settori con un’alta presenza di imprese artigiane: Moda (45,7%), Mobilità e logistica (33,0%), Agroalimentare (32,1%), Legno e arredo (29,9%). Mostrano valori superiori alla media anche Costruzioni e infrastrutture (29,4%), Altre filiere industriali (27,3%), Altri servizi (26,6%) e Meccatronica e robotica (22,2%).
«L’inclusività degli stranieri nelle micro e piccole imprese», sottolinea Loris Balliana, «rappresenta uno dei pilastri della sostenibilità sociale. La quota di dipendenti stranieri è del 18,0% nelle MPI, una quota superiore di 4,6 punti rispetto al 13,4% registrato nelle imprese medio grandi».
Nei quattro comparti con una maggiore presenza di imprese artigiane si osserva che nelle
attività di servizi gli stranieri sono il 15,5% dei dipendenti totali, nelle costruzioni il 22,7%, nelle attività manifatturiere il 15,6% e nel trasporto e magazzinaggio gli stranieri sono il 20,3% del totale. Nel complesso, in questi quattro settori si concentra il 48,4% dei dipendenti stranieri, a fronte del 42,7% del totale dei dipendenti.
«La presenza di stranieri è significativa nella Marca Trevigiana anche tra i titolari d’azienda», conclude il vicepresidente Loris Balliana. «Le imprese artigiane guidate da immigrati sono 3.981, pari al 18,1% sul totale delle imprese artigiane in provincia, percentuale superiore rispetto alla totalità delle imprese, che vede quelle a guida straniera ferme all’11,5% e migliore del dato veneto del 16,3%».