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TRIESTE, lunedì 3 novembre in piazza Unità MARE NORDEST racconta il BATISCAFO TRIESTE

DiRedazione

Nov 2, 2025

Trieste, ultimi giorni per festeggiare in piazza Unità l’eroe degli abissi, il BATISCAFO TRIESTE: nella giornata di San Giusto, lunedì 3 novembre, Mare Nordest racconterà la storia e i record del Batiscafo a tutti i visitatori che vorranno saperne di più, con un servizio informativo accessibile liberamente dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Dal 10 novembre inizieranno le operazioni di spostamento del Batiscafo verso il Museo di guerra per la pace Diego de Henriquez.

Dal 2026 il Batiscafo Trieste sarà la principale attrazione al Museo de Henriquez, l’istituzione in cui è riunita la collezione dello studioso triestino che per tutta la vita ha raccolto i ritrovamenti bellici sul territorio, per scoraggiarne l’uso e promuovere un futuro di pace.

TRIESTE- Ultimi giorni per festeggiare insieme nel cuore di Trieste, la centralissima piazza Unità, uno dei simboli più straordinari della storia scientifica e culturale legata alla città, il Batiscafo Trieste, il sommergibile che nel 1960 conquistò il primato planetario di immersione subacquea toccando quota – 10.916 metri nella Fossa delle Marianne. Dallo scorso ottobre, per iniziativa del Comune di Trieste la riproduzione fedele in scala reale del Batiscafo Trieste è ben visibile in piazza Unità, e certo sono numerose le curiosità dei visitatori e turisti che si imbattono nel Batiscafo: per integrare con il vivo racconto le informazioni dei pannelli disposti intorno al Batiscafo e rievocare la sua storia e le suggestioni delle sue imprese, nella giornata di lunedì 3 novembre un gruppo di volontari dell’Associazione Mare Nordest, attiva dal 2012 nella diffusione della cultura del mare e nella sensibilizzazione sui temi ambientali, sarà a disposizione di tutti dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 in piazza Unità, intorno al Batiscafo. Si potrà così ascoltare dalla viva voce di tanti “ciceroni” del mare la genesi del Batiscafo ideato da Auguste e Jacque Piccard, insieme alle gesta rimaste nella storia della scienza: un’impresa senza precedenti, che segnò l’immaginario collettivo del Novecento e diede alla città giuliana un posto speciale nella mappa dell’innovazione tecnologica mondiale. Grazie all’impegno del Comune di Trieste, per iniziativa dell’Assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo Giorgio Rossi, quell’epopea continuerà a parlare al nostro tempo. Il 10 novembre, infatti, partiranno le operazioni di spostamento del Batiscafo verso la sua collocazione definitiva, il Museo di guerra per la pace Diego de Henriquez: una destinazione emblematica, perché fu proprio il grande collezionista triestino a intuire e coltivare il valore pacifista e scientifico di quell’impresa. Nel Museo è attualmente riunita la collezione dello studioso triestino che per tutta la vita ha raccolto i ritrovamenti bellici sul territorio, scoraggiandone l’uso e promuovendo un futuro di pace.  Fu de Henriquez a incoraggiare i Piccard a scegliere Trieste come base per la realizzazione del nuovo mezzo, in un periodo storico convulso e dominato dalla Guerra fredda, mentre la città baricentro fra est e ovest era amministrata non dall’Italia, ma dal governo speciale nella zona A nel “Territorio libero” istituito dal Trattato di Parigi (1947). De Henriquez vide nel Batiscafo un simbolo etico: la dimostrazione che la tecnologia, nata per la guerra, poteva diventare strumento di conoscenza e di pace. La collocazione nel Museo a lui della replica del Batiscafo Trieste rappresenta dunque un ritorno a casa di questo sogno e un omaggio alla sua visione.

La realizzazione del Batiscafo Trieste attualmente esposto in piazza Unità – in scala reale – è stata affidata a M23 Srl, azienda con sede a Ciserano (Bergamo) di rilievo internazionale nel settore dei sommergibili avanzati e delle camere iperbariche, partner di Marine e Forze Speciali in tutto il mondo. Rolex ha supportato l’iniziativa e resa disponibile una copia dell’orologio che accompagnò l’impresa nella Fossa delle Marianne nel 1960. Hanno sostenuto il progetto diverse realtà partner, dalla Fondazione CRTrieste a Trieste Trasporti al Convention Visit Bureau. Il Batiscafo esposto raffigura in scala 1:1 il mezzo dell’impresa del 1953, quando raggiunse la quota di 3.150 m di profondità nella Fossa Tirrenica. Sette anni dopo, nel 1960, con modifica della cabina di pressurizzazione e uno scafo allungato di due metri, il Batiscafo Trieste, ospitando a bordo lo scienziato svizzero Jacques Piccard e il tenente USA Navy Donald Walsh, raggiungeva il record mondiale nella Fossa delle Marianne, a 10.916 metri di profondità nell’Abisso Challenger, il punto più profondo del mondo. L’originale Batiscafo è tuttora conservato a Washington, al National Museum of the U.S. Navy.

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