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Udine, dagli Stati Generali nasce un network Guerra Fredda, in arrivo il SITO sui luoghi del Novecento

DiRedazione

Ott 12, 2024

TURISMO STORICO DELLA GUERRA FREDDA IN FRIULI VENEZIA GIULIA: DALLA PRIMA EDIZIONE DEGLI STATI GENERALI, CELEBRATI OGGI A UDINE, LA PROPOSTA DI UN NETWORK ORGANICO PER CUSTODIRE, GESTIRE E VALORIZZARE LE OLTRE 1300 STRUTTURE IN REGIONE, UN PATRIMONIO STORICO UNICO E ANCORA NON MESSO IN RETE. PRIMO PASSO SUL PIANO DIGITALE, CON UN NUOVO SITO DEDICATO AI LUOGHI DEL NOVECENTO IN FRIULI VENEZIA GIULIA, A CURA DELL’UNIVERSITÀ DI UDINE CON PROMOTURISMO FVG. ED È GIÀ IN VISTA LA 3^ EDIZIONE DEL FORUM DEDICATO ALLA GUERRA FREDDA, PROMOSSO DA FRIULI STORIA CON LE UNIVERSITÀ DI UDINE E DI HARVARD – COLD WAR STUDIES: APPUNTAMENTO A GORIZIA IL 20 E 21 MARZO 2025, NELL’ANNO CHE TRASFORMERÀ LA “PICCOLA BERLINO” NELLA PRIMA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA #BORDERLESS.

nella foto di gruppo da sinistra: Federico Pirone Assessore alla Cultura del Comune di Udine, Andrea Cafarelli protettore vicario Università di Udine, Tommaso Piffer docente Università di Udine,  Alessio Casci Direttore agenzia Demanio Regione Fvg, Adele Camassa Agenzia del Demanio FVG, Valentina Di Bella Agenzia del Demanio FVG, Luciano Nonis Direttore Fondazione Friuli.

In allegato altre foto della prima edizione Stati Generali del turismo storico della Guerra Fredda

UDINE, 11 ottobre 2024  – «Il Friuli Venezia Giulia dispone di un patrimonio storico straordinario e unico del “secolo breve”: non solo i bunker, le fortificazioni e altre cicatrici della Guerra Fredda, ma anche gli insediamenti legati alla Grande Guerra e al Secondo conflitto mondiale. Finora sono state soprattutto le associazioni private a prendersi cura di questa grande memoria del Novecento, è il momento di avviare un progetto organico e istituzionale, che metta in rete le oltre 1300 strutture del territorio, per custodire e promuovere un’eredità storica che è anche valore aggiunto e peculiarità della regione». Lo ha spiegato questa mattina a Udine il direttore scientifico di Friuli Storia, Tommaso Piffer, introducendo la prima edizione degli Stati Generali del Turismo storico della Guerra Fredda, l’iniziativa promossa dall’Università degli Studi di Udine insieme a Friuli Storia, per tracciare un censimento della straordinaria eredità consegnata alla regione dal Novecento e mettere le basi per l’avvio di un network capace di valorizzare questo patrimonio, avviando le opportune strategie di incoming turistico-culturale. Nella Sala Eventi di Fondazione Friuli a Udine l’iniziativa si è aperta con i saluti istituzionali di Luciano Nonis, direttore della Fondazione, di Andrea Cafarelli, prorettore vicario dell’Università di Udine che ha sottolineato l’importanza di preservare la memoria del territorio e l’eredità storica del Friuli Venezia Giulia, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Udine, Federico Pirone, che ha sottolineato l’urgenza di superare una visione di contrapposizione, insita nelle vestigia della Guerra Fredda, avviando una azione di riconversione in chiave culturale e sociale del patrimonio storico, mentre Alessio Casci, direttore dell’Agenzia del Demanio della Regione Friuli Venezia Giulia, ha salutato l’evento anticipando il supporto per le azione che verranno intraprese attraverso gli strumenti a disposizione dell’ente.

E dagli Stati Generali di oggi è emersa con forza l’urgenza di un piano di sviluppo complessivo delle strutture legate alla Guerra Fredda e agli altri grandi eventi storici del Novecento in Friuli Venezia Giulia, quindi di inserire il turismo della Guerra Fredda nel più ampio panorama del turismo storico regionale: una necessità di coordinamento sottolineata dai rappresentanti degli enti locali e delle associazioni preposte alla gestione degli insediamenti, alla quale ha dato una prima risposta nella sua relazione Nicola Revelant, referente PromoturismoFVG. «Il tema della Guerra Fredda – ha spiegato – include un valore specifico da valorizzare, nei luoghi che custodiscono questo patrimonio storico c’è una narrazione da valorizzare e un racconto da restituire a chi visita il territorio». E ricordando la collaborazione in atto con l’Università di Udine Nicola Revelant ha annunciato la imminente produzione di un sito internet dedicato ai luoghi della memoria del Novecento in regione, che sarà realizzato proprio con l’Ateneo Friulano e l’Università di Trieste, in sinergia anche con l’Assessorato alla Cultura della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia,. Musei, luoghi della memoria e memoriali dei grandi conflitti del Novecento troveranno così un contenitore unico all’interno del quale un posto di eccezione sarà dato proprio alle strutture della Guerra Fredda, peculiarità distintiva del territorio. Il sito verrà realizzato sul modello di quello dedicato ai percorsi della Prima guerra mondiale, partendo dall’esperienza del progetto “Viaggiatori nel tempo” realizzato dall’Università di Udine insieme a Friuli Storia, che ha acceso per la prima volta un riflettore sulla straordinaria prerogativa del territorio del Friuli Venezia Giulia, legato inestricabilmente alla storia del Novecento.  E proprio in tema di Guerra Fredda,  proseguono le attività di ricerca:  il direttore scientifico di Friuli Storia Tommaso Piffer ha  infatti annunciato l’imminente  terzo Forum in arrivo dal 20 al 21 marzo 2025 a Gorizia, nell’anno che trasformerà la “piccola Berlino” italiana nella Capitale europea della Cultura “bordeless”, insieme a Nova Gorica. Realizzato in collaborazione con il Centro studi di Harvard e l’Università di Udine, il Forum sarà appunto dedicato a “Città divise e città contese nella Guerra Fredda”.

Di Redazione

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