“Sostenibilità in pellicola”
Presentati i sei cortometraggi che raccontano altrettante aziende artigiane del Friuli Venezia Giulia
Un progetto che valorizza il “saper fare”, l’identità e la creatività del territorio
La sostenibilità delle imprese diventa racconto su pellicola. Ieri sera, giovedì 23 ottobre sono stati presentati al Visionario di Udine i sei cortometraggi di “Sostenibilità in pellicola”, il progetto che narra, attraverso il linguaggio dell’audiovisivo, la sostenibilità nel settore dell’artigianato in Friuli Venezia Giulia, ed è parte del programma della “Settimana per l’Energia e della Sostenibilità” organizzata su scala nazionale da Confartigianato Imprese.
Attraverso cortometraggi girati in pellicola da giovani registi, sono stati prodotti sei ritratti di sei imprese artigiane locali impegnate in pratiche sostenibili: Stefano Giacomuzzi, Gaia Cantarutti, Lorenzo Fabbro, Giovanni Bertoia, Cabiria Lizzi e Filippo Gobbato hanno conosciuto, vissuto e portato sul pellicola rispettivamente la Gubana della nonna (Azzida di San Pietro al Natisone), CenCetak (Reana del Rojale), Il Ricamificio (Forni di Sopra), il liutaio Marco Lorenzon (Gradisca d’Isonzo), Adelaide 1931 (Udine) e Friul Pallet (Faedis).
Durante la serata al Visionario, i sei cortometraggi sono stati mostrati in una vera sala cinematografica anche agli stessi artigiani protagonisti che hanno potuto così guardare il racconto della propria impresa sul grande schermo.
Il progetto, curato da Videomante, è iniziato mesi fa con una call aperta in collaborazione con Confartigianato Imprese Udine e CNA Friuli Venezia Giulia, per selezionare sei aziende che si distinguono per il loro impegno verso la sostenibilità. Questa call ha corso su un binario parallelo a quello della selezione di sei under 35 che hanno avuto l’opportunità di fare una residenza nelle aziende selezionate, vivendo il loro lavoro e documentando, attraverso il linguaggio cinematografico, il legame tra artigianato e sostenibilità.
Gli artisti selezionati hanno partecipato a un corso di formazione tenuto da Gregor Božič, regista e direttore della fotografia, il cui lavoro ha vinto premi internazionali, tra cui la migliore fotografia di cortometraggio al Festival di Cannes.
“La scelta stilistica del progetto prevede l’uso della pellicola cinematografica – ha spiegato Giulia Battaglini di Videomante – un medium analogico che impone una sintesi visiva e dona alle immagini un’estetica vintage, in perfetta sintonia con la tradizione cinematografica e l’autenticità del mestiere artigiano. Questo approccio non solo valorizza la sostenibilità, ma rende anche omaggio alle radici storiche e culturali del nostro territorio.”
“Con Sostenibilità in pellicola vogliamo raccontare un artigianato che innova senza perdere la propria anima: quella di un mestiere fatto di mani, cuore e territorio – ha affermato il presidente di Confartigianato Imprese Udine, Graziano Tilatti -. La sostenibilità, per noi, non è solo ambientale, ma anche culturale e sociale: è la capacità delle nostre imprese di restare radicate nei valori della tradizione, guardando però al futuro con creatività e responsabilità. Questo progetto dimostra che le storie delle nostre aziende, raccontate con sensibilità e cura da giovani talenti, sono storie di identità, di resilienza e di bellezza. Confartigianato crede profondamente in questi percorsi e continuerà a sostenere iniziative che danno voce e visibilità alle eccellenze artigiane del Friuli Venezia Giulia”.
«Con “Sostenibilità in pellicola” abbiamo voluto raccontare il cuore autentico dell’artigianato friulano, dove innovazione e tradizione si incontrano in un equilibrio virtuoso – ha commentato il presidente CNA FVG, Maurizio Meletti -. Il rispetto per l’ambiente e il legame con il territorio non sono solo valori, ma pratiche quotidiane che si traducono in gesti, materiali, scelte consapevoli. È fondamentale che le nuove generazioni conoscano e riconoscano il valore degli antichi mestieri, affinché non vadano perduti. I cortometraggi dedicati ai nostri associati (Marco Lorenzon liutaio, la Gubana della nonna, CenCetak) testimoniano che questa eredità è viva e continuerà a generare bellezza, identità, sostenibilità».
L’aspetto più innovativo del processo artistico risiede nell’aver utilizzato una cinepresa Bolex che impone vincoli e opportunità creative uniche. La pellicola diventa così un medium che richiama le radici del cinema e che, al tempo stesso, ha permesso agli artisti di esplorare nuovi significati, ridefinendo il linguaggio audiovisivo in relazione alla sostenibilità e all’identità culturale del territorio. “Questa scelta non è casuale – sottolinea Battaglini – come il mestiere artigiano richiede abilità manuali, precisione e una profonda conoscenza dei materiali, così l’uso della pellicola richiede attenzione, cura e un’intenzionalità creativa che rispecchia il processo artigianale.”
Il progetto ha voluto privilegiare i territori svantaggiati, montani, marginali e piccoli borghi del Friuli Venezia Giulia, attraverso la selezione di aziende locali impegnate in pratiche sostenibili. Uno dei principali criteri di selezione è stato proprio il territorio: è stata data infatti priorità a quelle realtà situate in zone più difficili da promuovere, affinché possano beneficiare di un’attenzione maggiore.
I sei cortometraggi realizzati dai giovani registi selezionati, saranno proiettati in eventi di restituzione che si terranno direttamente nei comuni coinvolti e non solo. La Società Filologica Friulana – l’associazione che si occupa della promozione e diffusione dell’utilizzo della lingua friulana e che è partner informale del progetto – tra le sue varie attività, organizza infatti la Setemane de culture furlane / Settimana della cultura friulana, una rassegna di eventi e manifestazioni per promuovere il patrimonio storico, linguistico e artistico del Friuli.
Raccontare l’artigianato locale, in particolare quello che integra pratiche sostenibili, come il recupero di materiali o la produzione a basso impatto ambientale, significa sostenere le imprese locali e preservare l’identità culturale del territorio, promuovendo tradizioni che guardano al futuro con un approccio innovativo ed ecologico.
Il progetto intende valorizzare anche le lingue minoritarie del Friuli Venezia Giulia – in particolare il friulano – come parte integrante della narrazione. La comunicazione del progetto, infatti, è realizzata in doppia lingua: italiano e friulano, grazie al supporto di ARLEF, partner del progetto. Questa scelta è giustificata dal forte legame con il territorio friulano, dove la lingua rappresenta non solo uno strumento di comunicazione, ma anche un elemento fondamentale dell’identità culturale.
Sostenibilità in pellicola è un progetto di Videomante, in collaborazione con Confartigianato Udine e CNA Friuli-Venezia Giulia, realizzato con il contributo di Regione Friuli-Venezia Giulia, Io Sono Friuli Venezia Giulia. Sono partner Arlef, Cec, Panalight, Società Filologica Friulana, Università degli Studi di Udine.
