Lo spettacolo sarà in scena al Giovanni da Udine dal 19 al 21 marzo 2019, sempre con inizio alle 20.45
Dramma della maturità di Henrik Ibsen, è una riflessione lucida e serrata sul potere, la ricchezza, il desiderio di felicità. Mercoledì 20 marzo alle 17.30 Umberto Orsini e la Compagnia dello spettacolo incontreranno il pubblico nel foyer per un nuovo appuntamento di Casa Teatro. Conduce Roberto Canziani, studioso e critico del teatro all’Università degli studi di Udine.
Ritorna attesissimo sul palcoscenico del Teatro Nuovo Giovanni da Udine uno dei massimi protagonisti della scena italiana, Umberto Orsini, questa volta protagonista di un capolavoro della maturità di Henrik Ibsen, Il costruttore Solness. Lo spettacolo, che sarà in scena dal 19 al 21 marzo 2019 con inizio sempre alle 20.45, è una produzione della Compagnia Orsini e Teatro Stabile dell’Umbria ed è diretto da Alessandro Serra, regista reduce dallo straordinario successo internazionale di Macbettu, vincitore nel 2017 del Premio Ubu come Spettacolo dell’anno e del Premio Associazione Nazionale Critici di Teatro. In scena, accanto a Umberto Orsini nel ruolo del protagonista, Lucia Lavia (Hilde), Renata Palminiello (Aline), Pietro Micci (Dottor Herald), Chiara Degani (Kaja), Salvo Drago (Ragnar) e Flavio Bonacci (Knut Brovik).
Mercoledi 20 marzo 2019 alle 17.30 Umberto Orsini e la compagnia dello spettacolo Il Costruttore Solness incontreranno il pubblico nel foyer del Giovanni da Udine per un nuovo appuntamento di Casa Teatro. Conduce Roberto Canziani, studioso e critico del teatro all’Università degli studi di Udine.
Scritto nel 1892, il dramma di Ibsenè una riflessione lucida e serrata sul potere, la ricchezza, il desiderio di felicità. Solness è un uomo che vorrebbe fermare l’inesorabile scorrere degli anni e avere una nuova occasione di felicità, ma resta vittima della propria ambizione e del senso di colpa; edifica la propria fortuna sulle ceneri della casa di famiglia della moglie, è terrorizzato dai giovani che picchiano alla porta e chiedono ai vecchi di farsi da parte. Ma la giovane Hilde non si preoccupa di bussare, decide di fare irruzione con la sua energia sottile e implacabile: è tornata per rivendicare il suo regno di Principessa, quel castello in aria che il grande costruttore le promise dieci anni prima, quando lui era al vertice del successo e lei soltanto una bambina. Solness non rammenta ed è tormentato dal senso di colpa per un episodio all’origine della sua fortuna sociale, professionale ed economica, ma anche dell’infelicità sua e della moglie. Hilde gli offrirà un possibile riscatto. “È da moltissimo tempo che nutro per Solness un interesse vivissimo – racconta Umberto Orsini -. Paradossalmente le ragioni di questa passione stanno nella consapevolezza delle difficoltà che questo capolavoro di Ibsen può creare a chi osasse metterlo in scena. È la storia di tanti assassinii. Giovani che uccidono i vecchi spingendoli ad essere giovani e vecchi che uccidono se stessi nel tentativo di raggiungere l’impossibile ardore giovanile. Una storia segnata da una grande carica erotica e da uno spregiudicato esercizio del potere. Impossibile pensare di metterlo in scena senza aver trovato una giovane protagonista femminile e un regista sensibile e visionario. Sono certo di averli trovati in Lucia Lavia e in Alessandro Serra ed è questo che mi ha spinto con fiducia verso questa nuova affascinante avventura nella speranza di offrire al pubblico, che in questi anni riscopre la potenza espressiva del mondo di Ibsen, un tassello quasi dimenticato della sua genialità”.
“Se Solness è un costruttore, Ibsen è un perfetto architetto in grado di edificare una casa dall’aspetto perfettamente borghese e ordinario, nelle cui intercapedini si celano principesse dimenticate, demoni e assistenti magici al servizio del padrone – sottolinea il regista Alessandro Serra -. Il giorno del giudizio sotteso in tutta l’opera di Ibsen trova esplicita dichiarazione finale nel momento in cui, al culmine di tre atti in costante tensione, si arriverà alla sentenza finale. Una condanna inesorabile che sarà lo stesso Solness ad emettere contro sé stesso, senza pietà. Solness soffre di vertigini, è già salito su una torre superando in un delirio di onnipotenza la paura del vuoto fino ad arrivare a dare del tu a Dio, minacciandolo di non costruire mai più chiese per lui. Ma dopo dieci anni il senso di colpa nei confronti della moglie e la paura di dover cedere il posto ai giovani lo indeboliranno e quando Hilde lo condurrà nuovamente in cima a una sua opera, si accorgerà che ciò che ha realizzato come uomo e come artista è troppo fragile per sostenere il peso della perduta felicità”.
Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine aperta dalle 16.00 alle 19.00 (chiuso la domenica, il lunedì e i giorni festivi). L’acquisto dei biglietti è possibile anche online su www.teatroudine.it e www.vivaticket.it, nei punti vivaticket e, il mercoledì dalle 10 alle 13.00, al punto vendita alla Libreria Feltrinelli di Udine (Galleria Bardelli). Per info: tel. 0432 248418 e biglietteria@teatroudine.it. Previste speciali riduzioni per i possessori della G-Teatrocard.
Teatro
Nuovo Giovanni da Udine
Via
Trento, 4 – 33100 Udine
martedì 19, mercoledì 20, giovedì 21 marzo 2019 – ore 20.45
IL COSTRUTTORE SOLNESS
da
Henrik Ibsen
uno spettacolo di Alessandro Serra
con Umberto Orsini
e Lucia Lavia –Hilde, Renata Palminiello – Aline, Pietro Micci – Dottor Herald, Chiara Degani – Kaja, Salvo Drago – Ragnar
e con Flavio Bonacci nel ruolo di Knut Brovik
produzione:Compagnia Orsini e Teatro Stabile dell’Umbria
Spettacolo che si colloca nella rete artistica
“PROGETTO IBSEN – I pilastri della drammaturgia contemporanea”
A cui aderiscono Teatro di Roma, Teatro della Toscana, Teatro Stabile di Napoli, Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile dell’Umbria e Compagnia Orsini con i titoli “Un Nemico del Popolo – John Gabriel Borkman – Il Costruttore Solness”Ufficio Stampa Teatro Nuovo Giovanni da Udine