Per il secondo anno consecutivo Unionmare Veneto partecipa alla presentazione del report sullo stato di salute delle coste italiane realizzato da Legambiente in collaborazione con l’Osservatorio paesaggi costieri italiani.
L’evento è in corso oggi nell’Isola di Capri, presso il centro Congressi Paradiso di Anacapri, all’interno della due giorni (23-24 giugno) organizzata da Legambiente e CNR per fare il punto sulle politiche nazionali per le isole e le aree costiere e sulle risorse previste dal PNRR per tali territori.
«Abbiamo accolto l’invito di Legambiente Turismo per portare la nostra testimonianza sull’impegno che l’associazione continua a portare avanti sulla costa veneta, in sinergia con il territorio, sulle tematiche della sostenibilità ambientale».
Ha esordito il presidente di Unionmare Veneto Alessandro Berton, presente alla giornata dedicata al “Turismo sostenibile lungo le aree costiere italiane” in rappresentanza del comparto balneare della Regione. Il presidente Berton ha illustrato ai presenti l’esperienza delle tante progettualità sviluppate nella costa, comprese quelle azioni di valore coordinate dalla Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto «a sottolineare lo straordinario rapporto di sinergia tra enti locali, territorio ed associazioni, in particolare Unionmare Veneto, anche sui temi della sostenibilità ambientale e dell’attenzione alla tutela delle risorse naturali. In particolare ho parlato ai presenti del progetto Blue Zone, coordinato dall’associazione fin dal 2020 in sinergia con Regione Veneto, che ci ha consentito anche nelle due stagioni fortemente condizionate dall’emergenza pandemica di confermare il primato del tematismo balneare del nostro territorio».
Un progetto, Blue Zone, che rappresenta un esempio concreto di sostenibilità ambientale, grazie all’utilizzo di prodotti sanificanti a impatto ambientale 0. Un percorso che ha coinvolto tutti gli operatori delle località, che sottolinea ancora una volta in grande impegno non solo nel fare impresa, ma fare impresa in maniera etica.
«Le località della costa veneta generano numeri importanti – continua Berton –. Basti pensare che, dopo Rimini, nella classifica italiana delle località balneari più visitate dai turisti, dalla seconda alla quinta troviamo tutte località del nostro litorale. Città che generano presenze da 6 a 5 milioni di turisti. Numeri che fanno del turismo balneare la prima industria della regione, da qui l’importanza di saper preservare il territorio costiero, di cui i balneari sono custodi premurosi e attenti.
La sostenibilità ambientale ormai è sempre di più un argomento cardine dell’offerta turistica che andiamo a sottoporre ai nostri ospiti, che continuano a premiarci. Anche per questo, quest’anno le 10 località del Veneto hanno elaborato dei progetti fattivi di sostenibilità ambientale, di attenzione al territorio e alle risorse naturali, che verranno sviluppati durante l’estate e poi premiati nel grande evento della Conferenza dei sindaci del Litorale Veneto “Summit del Mare – Costa veneta green lab” che si terrà al termine della stagione 2022».
Un litorale che continua a impegnarsi per alzare sempre di più la qualità dei servizi e dell’offerta turistica, anche e soprattutto guardando al rispetto dell’ambiente.