Il capolavoro goldoniano andrà in scena in anteprima assoluta l’8 e 9 ottobre con inizio alle 20.45
“La bottega del caffè” con Michele Placido inaugura la 25ma Stagione del Teatro Nuovo Giovanni da Udine
Diretta da Paolo Valerio, la nuova coproduzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Goldenart Production e Teatro della Toscana – Teatro Nazionale debutterà al Rossetti di Trieste il 12 ottobre. Il grande attore amatissimo dal pubblico fin dai tempi della “Piovra” e oltre interpreterà il nobile napoletano Don Marzio, uno dei personaggi centrali della commedia
Udine, 30 settembre 2021 – Inaugura venerdì 8 ottobre alle 20.45 la 25ma stagione del Teatro Nuovo Giovanni da Udine e l’occasione sarà davvero speciale: andrà infatti in scena, in anteprima assoluta, La bottega del caffè di Carlo Goldoni con la regia di Paolo Valerio nel nuovo allestimento del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Goldenart Production e Teatro della Toscana – Teatro Nazionale. Un’anteprima che farà da apripista al debutto triestino dello spettacolo, previsto al Teatro Rossetti di Trieste il 12 ottobre, di cui Michele Placido è atteso protagonista nelle vesti del nobile napoletano Don Marzio, uno dei personaggi cui il grande commediografo veneziano assicura una decisa e intrigante centralità.
“Dopo tanti mesi difficili è particolarmente significativo e bello per noi offrire al nostro pubblico uno spettacolo in anteprima nello spirito di una rinnovata condivisione progettuale con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – spiega il Responsabile direzione artistica Prosa Giuseppe Bevilacqua -. Opportunità, questa, capace di trasmettere tutta l’emozione che attori e registi vivono nella fase del primissimo confronto con il pubblico e che solitamente è riservata a una platea selezionata di critici e operatori dello spettacolo. Ci auguriamo che questa sia un’occasione di festa per tutti e il simbolo di una rinascita per tutti i teatri”.
Scritta nel 1750 e considerata una delle più belle commedie mai scritte da Carlo Goldoni, La bottega del caffè da subito si annuncia corale, interessata a diverse figure e vicende e incentrata su un microcosmo attraverso cui l’autore tratteggia uno sfaccettato affresco sociale e umano. Al centro della scena vi è un campiello veneziano con tre botteghe: un caffè, un barbiere e una casa da gioco. In questo spazio reale e sospeso, dove il profumo esotico della nera bevanda si mescola al gusto amaro dell’illusione si muovono, in toni, sfumature e affetti cari all’autore, vari e meravigliosi personaggi – avventori, gestori delle attività, giocatori – animati da vizi, colpe, virtù, passioni e in bilico fra ingenuità e malvagità, speranze e furore. Come il nobile napoletano Don Marzio, qui come detto con il volto e la sapienza attoriale di Michele Placido, protagonista amatissimo della scena italiana – che sorseggiando il caffè osserva questo piccolo mondo e si diverte a manipolarne i destini, o il cinico Pandolfo, proprietario della casa da gioco con il potere di una calamita sulle debolezze altrui.
«Accogliamo appieno e portiamo sulla scena tutta la vitalità e il divertimento di questa commedia, la comprensione che l’autore mostra per l’uomo, di cui ritrae con sottigliezza le virtù ed i lati oscuri, il suo amore viscerale per il teatro, per la scrittura, per gli attori, sulle cui potenzialità costruiva personaggi universali – spiega il regista e direttore del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Paolo Valerio -. Di questo testo meraviglioso è protagonista un microcosmo di persone che gravitano in un campiello veneziano, una coralità in cui la pièce trova il fulcro del suo impeccabile meccanismo, che imprime ritmi vorticosi alle interazioni fra i personaggi. Cosa succede? Nulla di clamoroso: qualcuno si rovina al gioco, due amanti si ritrovano e si perdonano, qualche sogno s’infrange… ma soprattutto si spettegola. È Venezia – come dice Don Marzio – un paese in cui tutti vivono bene, tutti godono la libertà, la pace, il divertimento».
Moderna e complessa, La bottega del caffè unisce una sapiente scrittura drammaturgica corale all’italiano settecentesco parlato, superando la stessa caratterizzante unità d’ambiente, quella di un campiello veneziano, dalla mattina al tramonto, in uno spaccato di vita quotidiana che mette insieme lo spazio aperto di un caffè e quello chiuso di una casa da gioco clandestina. Il nuovo allestimento del TSFVG ne porrà in luce le preziose complessità assieme a tutta la gioiosa vitalità, l’ironia e le acutezze che la percorrono.
Biglietteria
La biglietteria di Via Trento 4 è aperta dal martedì al sabato (escluso festivi) dalle 16.00 alle 19.00. Nei giorni di spettacolo fino all’inizio della rappresentazione. L’acquisto di biglietti è possibile online su www.teatroudine.it e su www.vivaticket.it. Per informazioni: tel. 0432 248418; biglietteria@teatroudine.it (servizio attivo negli orari di apertura della biglietteria).
Informazioni per il pubblico
In ottemperanza al decreto approvato il 22 luglio 2021, gli spettatori dovranno esibire, per l’accesso in sala, la Certificazione verde COVID-19 (Green Pass).
Rimangono inoltre obbligatori l’uso della mascherina (ffp2 o chirurgica), il rilevamento della temperatura corporea tramite termoscanner all’ingresso e il distanziamento fra le persone di almeno 1 metro. I posti sono singoli e distanziati.
TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE
Via Trento, 4 – 33100 Udine
venerdì 8 ottobre 2021 – ore 20.45
sabato 9 ottobre 2021 – ore 20.45
La bottega del caffè
di Carlo Goldoni
con Michele Placido
e con (in o. a.) Luca Altavilla, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Anna Gargano, Armando Granato, Vito Lopriore, Francesco Migliaccio, Michelangelo Placido, Maria Grazia Plos
scene Marta Crisolini Malatesta
costumi Atelier Nicolao
luci Gigi Saccomandi
musiche Antonio Di Pofi
movimenti di scena Monica Codena
regia Paolo Valerio
coproduzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Goldenart Production, Teatro della Toscana – Teatro Nazionale
anteprima nazionale