La Regione Veneto ha approvato un intervento a sostegno della natalità con un contributo di mille euro per ogni nuovo nato. Per accedere alla misura sperimentale sulla base dei criteri stabiliti le famiglie dovranno far pervenire la domanda entro il 15 dicembre 2020.
Un assegno prenatale finalizzato a fronteggiare i costi legati alla gravidanza e le spese fondamentali nei primi mesi di vita del bambino. La misura che rientra tra gli interventi a sostegno della famiglia e della natalità è stata varata dalla Regione Veneto e permetterà alle famiglie di ottenere un contributo di 1.000 euro per ogni nato e con il previsto raddoppio della cifra in presenza di uno o più minori, fino al sesto anno d’età con disabilità gravi.
Le misure si rivolgono ai nuclei familiari con minori nati a partire dal 19 agosto 2020 e con ISEE inferiore a 40.000 euro l’anno (lSEE che deve comprendere il nuovo nato). Tra gli altri requisiti, l’assenza di carichi pendenti, residenza nel territorio della Regione Vento e il possesso di idoneo titolo di soggiorno per cittadini non comunitari. Maggiori informazioni sul progetto possono essere reperite accedendo al sito web del Comune di Jesolo all’area tematica “sociale e salute” alla voce “assegno prenatale” o telefonicamente ai numeri 0421 359179 e 0421 359 188 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e il martedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 17.00.
Le domande dovranno pervenire all’ufficio protocollo del Comune di Jesolo entro e non oltre le ore 12.00 del 15 dicembre 2020. Il contributo sarà erogato dal Comune di Portogruaro come capofila nel “Veneto Orientale” e con l’individuazione dei beneficiari sulla base dei criteri ISEE.
“Questo progetto regionale si muove nella importante direzione di sostegno alle famiglie che, in particolare in questo momento di emergenza sanitaria riveste un ruolo strategico per la tenuta del tessuto sociale – commenta l’assessore alle Politiche Sociali, Roberto Rugolotto –. Il comune collabora a questa iniziativa regionale e, al contempo, porta avanti le azioni di assistenza e supporto ai nuclei familiari e singoli residenti da tempo attive. Tra queste il contributo alle associazioni che si sono occupate di organizzare i centri estivi e un supporto ai costi che è stato erogato anche alle famiglie. Proseguiamo con le misure per l’abitare, aiutando nel pagamento di affitti e bollette. E questo è solo una parte dell’enorme lavoro fatto ogni giorno dal personale dei servizi sociali”.