Concessioni demaniali, il Unionmare Veneto conferma la linea della Legge Regionale 33 e ribadisce la sua forza a livello nazionale. E’ quanto è emerso nell’incontro che si è svolto questa mattina, con il consiglio direttivo di Unionmare Veneto che si è riunito nella sede di Mestre, all’interno di Confcommercio Unione Metropolitana, convocato dal presidente Alessandro Berton e dal vice Leonardo Ranieri. Presente anche il presidente nazionale del Sib, Sindacato italiano balneari, Antonio Capacchione, a dimostrazione della forza d’insieme che il comparto vuole dimostrare in un momento così importante, storico, per la categoria e, in generale, per il turismo balneare.
“Il direttivo – spiega il presidente di Unionmare Veneto, Alessandro Berton – era stato convocato per fare il punto della situazione a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, che stabilisce il termine ultimo del 31 dicembre 2023 dello stato delle cose, per poi avviare l’applicazione della cosiddetta Bolkestein, liberalizzando le concessioni demaniali. Il presidente Capacchione ha illustrato la situazione e il percorso che il Sib sta portando avanti in queste settimane”.
Da parte sua, Unionmare Veneto ha ribadito con forza le capacità imprenditoriali degli imprenditori di questa regione, capaci di investire e gestire un bene prezioso come la costa, contribuendo a fare del Veneto la prima regione in fatto di presenze turistiche, con il balneare che rappresenta quasi il 50% di queste presenze. “Questo perché il Veneto non si è mai sottratto ai percorsi di miglioramento – ha sottolineato ancora Berton – della propria offerta, anche grazie a percorsi virtuosi in collaborazione con il pubblico, consapevoli dell’importanza di essere custodi attenti e premurosi di un bene pubblico come la costa veneta”.
Berton ha ricordato, rafforzandone l’importanza, quello che il Veneto, unica regione in Italia, ha a disposizione per affrontare il futuro prossimo delle concessioni demaniali, ovvero la Legge 33. “Il Veneto è l’unica regione italiana – ha evidenziato il presidente di Unionmare Veneto – che, ad oggi, ha uno strumento legislativo, con la Legge 33 del Project financing, che permette il rilascio di nuove concessioni demaniali. E’ uno strumento efficace, che è già stato utilizzato in alcuni casi, che dovranno essere replicati, come di recente in altre località della costa veneta; ed è, soprattutto, uno strumento che ci permette, da una parte, di innalzare il livello qualitativo dei servizi da offrire ai nostri ospiti e, dall’altra di riqualificare il nostro territorio; non va dimenticato, infatti, che c’è una quota importante di investimenti che deve essere condiviso con la pubblica amministrazione. Riteniamo che questo sia lo strumento ideale in questo momento per dare una risposta forte e per permettere al comparto turistico veneto di dimostrare ancora una volta le proprie peculiarità che lo distinguono dalle altre realtà costiere italiane”.
Tutto il consiglio direttivo ha dimostrato compattezza nel percorso indicato da Berton, su cui si dovrà lavorare fin da subito.