Nel segno di Franz Kafka, con il reading scenico di uno dei più amati autori italiani – lo scrittore Mauro Covacich, che a Kafka ha dedicato anche l’ultimo volume uscito in primavera per La nave di Teseo – si inaugura lunedì 16 settembre il cartellone di Lezioni&Dialoghi VEZzaMente, un programma di incontri promosso dalla Rete Biblioteche del Comune di Venezia, costruito intorno al nuovo polo culturale bibliotecario inaugurato il luglio scorso, ad ampliamento della storica Villa Erizzo, sede della Bibilioteca Civica VEZ. La nuova ala unita al corpo storico della Villa ha raddoppiato gli spazi, aggiungendo un’estensione di oltre 1000 m² con 132 nuove postazioni studio, due sale laboratoriali per esperienze creative e per lo studio di gruppo, oltre 630 metri di scaffali di collezione dalla narrativa ai fumetti, dai libri per giovani adulti alle guide di viaggio, sport, tempo libero e quotidiani. VEZzaMente da qui riparte: da uno spazio culturale di riferimento per la città, storico e insieme nuovo con il vasto giardino di 1050 m² su cui si affaccia la nuova struttura, con la sala eventi da novantanove posti, la caffetteria, le sale di lettura e l’area gaming. Un polo luminoso di Open library dove soddisfare le proprie esigenze informative, culturali e di svago e dove si incontrano lettura, immaginazione, persone, attività e bellezza, personalizzato dai disegni dell’illustratore Jacopo Rosati, che imprime la sua griffe anche all’immagine della nuova rassegna, invitando il pubblico a navgare fra le parole dei libri e i dialoghi che si intrecceranno negli incontri.
L’appuntamento con “Kafka”, reading di e con Mauro Covacich nel centenario della scomparsa del grande autore praghese, è in programma lunedì 16 settembre, alle 18.30 nella Sala Eventi della Biblioteca VEZ. La partecipazione è gratuita, necessaria la prenotazione su eventbrite al link urly.it/310tgw Il programma di VEZzaMente ripartità, dopo l’evento di anteprima, giovedì 24 ottobre, e sarà presentato le prossime settimane alla stampa e al pubblico.
“Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo?” A partire da questo pensiero già definitivo, di un Franz Kafka appena ventenne, Mauro Covacich insegue lo scrittore praghese, una parola dopo l’altra in un flusso appassionato di pensieri e letture, un corpo a corpo tra vita e letteratura.Dopo i tre monologhi dedicati a Svevo, Joyce e Saba, che lo hanno portato nei teatri italiani a sperimentare una nuova forma di letteratura performativa, Mauro Covacich continua così la sua “autobiografia per procura”. Non era la lingua madre, quella usata abitualmente da Kafka, ma il tedesco dell’impero austro-ungarico imparato a scuola. Questa estraneità rispetto alla vita, rispetto all’amore, rispetto al padre Hermann e alla famiglia, scolpisce la scrittura e l’immaginario con cui Kafka ha concepito i suoi capolavori, ma anche le pagine di diario in cui annota i sogni, i libri letti, le serate con gli amici e le visite ai bordelli. E proprio in un postribolo della Trieste teresiana, Franz potrebbe avere incontrato James Joyce. Il soggiorno triestino di Kafka rivive nell’indagine di Covacich, fino agli archivi delle Generali dove la grafia del praghese sembra seguire l’alienazione di un lavoro d’ufficio che non lasciava spazio alla letteratura. Con la complicità con cui si guarda a un fratello, e sul filo rosso delle musiche originali di Francesco Antonioni, Mauro Covacich segue Kafka nel vento dell’est, rincorre le inquietudini della mente di un genio che non avrebbe voluto essere letto, e che qui rivive “la certezza di non essere una chimera”.
Mauro Covacich ha esordito nella scrittura nel 1993 con Storie di pazzi e di normali, romanzo verità sulle istituzioni psichiatriche nato dall’esperienza maturata presso il Dipartimento di salute mentale di Pordenone, cui hanno fatto seguito tra gli altri Colpo di lama (1995), Mal d’autobus (1997), Anomalie (1998), la raccolta di resoconti dei suoi viaggi in Italia come reporter La poetica dell’Unabomber (1999), L’amore contro (2001) e Trieste sottosopra. Quindici passeggiate nella città del vento (2006). Scrittore atipico nel panorama letterario contemporaneo, spiazzante sperimentatore delle zone di confine tra generi e stili e degli svolgimenti dissonanti della scrittura, C. è inoltre autore della pentalogia nota come “ciclo delle stelle” e composta dai romanzi A perdifiato (2003), Fiona (2005) e Prima di sparire (2008), dalla videoinstallazione L’umiliazione delle stelle (Fondazione Buziol-Einaudi-Magazzino d’Arte Moderna Roma, 2010) e dal testo A nome tuo (Einaudi, 2011). Docente di Scrittura creativa presso l’Università di Padova (2000-12), collaboratore di testate giornalistiche quali Panorama e Il Corriere della Sera, C. ha confermato la sua abilità nel sovvertire piani logici e schemi narrativi nei più recenti L’esperimento (2013), La sposa (2014, finalista al Premio Strega 2015), La città interiore (2017, premio Brancati e finalista al Premio Campiello), Di chi è questo cuore (2019), Colpo di lama (2020), Sulla corsa (2021) e L’avventura terrestre (2023). Nel marzo 2024, in occasione della Giornata mondiale della poesia, lo scrittore ha interpretato la lezione-spettacolo Saba presso l’Istituto della Enciclopedia Italiana.
In copertina : Mauro Covacich autore Simone Di Luca