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Vent’anni di musica italiana: le canzoni più amate, anno per anno

DiRedazione

Set 30, 2024

Una canzone ha il potere di accompagnare le nostre vite come una colonna sonora che si intreccia a ricordi, persone e momenti significativi. Dal 2000 ad oggi, le preferenze musicali in Italia si sono evolute, riflettendo cambiamenti culturali e sociali. Preply ha deciso di esplorare questo legame profondo, analizzando le canzoni italiane più amate anno per anno dal 2000 fino ad oggi.

Lo studio si è spinto oltre, confrontando la popolarità delle canzoni su due delle piattaforme più utilizzate: Spotify e YouTube. Chi ci sarà in testa?

Canzoni iconiche e tormentoni: dal pop di Giorgia al reggaeton di Fred De Palma

Nel 2000 il brano più popolare è stata la ballad ‘Fuoco nel fuoco’ di Eros Ramazzotti , seguita l’anno successivo dall’indimenticabile brano d’esordio di Valeria Rossi, ‘Tre parole’. ‘Gocce di memoria’ di Giorgia ha invece lasciato il segno nel 2003, con uno dei suoi pezzi più iconici. E come non ricordare “I bambini fanno ooh” di Povia, diventata virale durante il Festival di Sanremo del 2005 o la poetica ‘A te’ del 2008 di Jovanotti

Negli ultimi anni, invece, sembrano riscuotere particolare successo i tormentoni estivi e i featuring. La canzone più amata del 2023 è stata “Italodisco” dei The Kolors, che ha fatto ballare tutta Italia, mentre due anni prima, il featuring tra Blanco e Sfera Ebbasta con ‘Mi fai impazzire’, certificato sette volte Disco di Platino, ha dominato le classifiche. 

Nel 2019 e nel 2020 altre due collaborazioni, entrambe con la spagnola Ana Mena, hanno segnato l’estate: ‘Una volta ancora’ con Fred De Palma e ‘A un passo dalla luna’ con Rocco Hunt, brani che hanno dominato le radio con le loro melodie ritmate.

Se quindi all’inizio degli anni 2000 le ballad e il pop dominavano le classifiche, negli ultimi anni sembra invece che gli ascoltatori preferiscano sonorità più dinamiche e ritmate come trap, reggaeton, hip hop, pop rap e rock

Da Jovanotti ai Måneskin: come cambiano i gusti musicali tra Spotify e YouTube

Lo studio ha confrontato le canzoni italiane più ascoltate anno per anno su Spotify e YouTube, evidenziando alcune differenze tra le due piattaforme, sebbene molti degli artisti presenti siano gli stessi.

Nella classifica di Spotify la canzone con il maggior numero di stream è ‘Torna a casa’ dei Maneskin con 218 milioni di stream, seguita da ‘Mi fai impazzire’ di Blanco e Sfera Ebbasta (185 milioni) e da ‘Una volta ancora’ di Fred De Palma e Ana Mena.

Nella classifica di YouTube, invece, si nota un’inversione tra il primo e il terzo posto: ‘Una volta ancora’ occupa la vetta con 296 milioni di visualizzazioni, mentre Torna a casa’ scende in terza posizione con 180 milioni.  

Su Spotify il brano meno recente presente nella classifica è “A te” di Jovanotti con 71 mila stream, mentre sul più ‘vecchio’ YouTube, la classifica include alcune canzoni più datate.

Tra queste troviamo due brani di Marco Mengoni, ‘Guerriero’ (2015) e ‘L’essenziale’ (2013), ‘La notte’ (2012) di Arisa e ‘La differenza tra me e te’ (2011) di Tiziano Ferro.

Nonostante qualche eccezione, è evidente che le classifiche relative a Spotify e YouTube sono pressoché dominate da canzoni recenti, sottolineando come queste due piattaforme siano influenzate dai gusti dei più giovani.

Se vuoi conoscere la classifica completa delle canzoni italiane più popolari dal 2000 ad oggi e il resto degli artisti della classifica di Spotify e Youtube clicca qui per saperne di più.

La metodologia dello studio

Per realizzare questo studio, è stata esaminata anno per anno la canzone italiana con la posizione più alta nella classifica di Hit Parade Italia, che valuta la posizione massima raggiunta e la durata in classifica. L’anno 2024 è stato solo menzionato ma non inserito nella classifica in quanto ancora in corso.

Successivamente, sono state stilate due classifiche basate sui dati di Spotify e YouTube, selezionando le dieci canzoni con il maggior numero di stream e visualizzazioni su ciascuna piattaforma.

Riguardo a Preply

Preply è una piattaforma per l’apprendimento delle lingue online che mette in contatto insegnanti e centinaia di migliaia di studenti in 180 paesi nel mondo. Il suo database contiene più di 40.000 insegnanti che insegnano oltre 50 lingue, supportati da un algoritmo di apprendimento automatico che consiglia i migliori per ciascuno studente. Nata negli Stati Uniti nel 2012 da tre fondatori ucraini, Kirill Bigai, Serge Lukyanov e Dmytro Voloshyn, Preply è cresciuta passando dall’essere un team di 3 persone a una società di oltre 600 dipendenti di 62 nazionalità diverse, con uffici a Barcellona, New York e Kiev.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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