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VICINO/LONTANO, domani il gran finale: STEFANO MASSINI RACCONTA MANHATTAN PROJECT

DiRedazione

Mag 6, 2023

E POI MIGUEL BENASAYAG, MASSIMO ZAMBONI, IL MOLDAVO IULIAN CIOCAN, ANDREA ROMOLI E LA PRIMA PRESENTAZIONE DEL LIBRO POSTUMO DI PIERLUIGI DI PIAZZA

Sarà lo scrittore e drammaturgo Stefano Massini (in foto di copertina), trionfatore ai Tony Awards 2022, A suggellare la 19^ edizione del festival vicino/lontano di Udine domani, domenica 7 maggio, alle 21 nella Chiesa di San Francesco. Il pubblico di vicino/lontano potrà assistere alla lettura scenica con musica del suo ultimo, attualissimo lavoro, Manhattan Project (Einaudi), ballata “fluviale” che ripercorre il progetto americano di costruzione della bomba atomica, a opera degli scienziati ebrei espatriati dall’Europa nazista, con conseguenze globali. E domani a vicino/lontano una giornata con grandi protagonisti, a cominciare dal filosofo argentino Miguel Benasayag, che interverrà sul valore della parola “resistenza” in un video commentato dal vivo, alle 18 nella Chiesa d San Francesco, dalla presidente della Società filosofica italiana – sezione FVG, Beatrice Bonato. “Resistere, malgrado tutto” titola l’analisi che Benasayag condurrà intorno airapporti tra vita e potere, per evidenziare il modo in cui i viventi, seppure catturati nelle maglie di una governance parvasiva, possano in parte sottrarvisi. Molto atteso domani anche il noto musicista Massimo Zamboni, ex CCCP, che nel sorprendente “Bestiario selvatico” pubblicato da La nave di Teseo indaga il ruolo degli animali in rapporto all’uomo e al consumismo: alle 18, nella Loggia del Lionello, converserà con l’operatore culturale Claudio Pellizzari dei temi del libro. Animali selvatici che ritenevamo scomparsi per sempre dalle nostre parti sono tornati ad abitarle, approfittando dello spopolamento delle zone montane e rurali. Massimo Zamboni va alla ricerca di questi animali, li osserva e li racconta – aiutato dai disegni di Stefano Schiaparelli – trasformando le loro storie in altrettante metafore che ci spingono a interrogarci sulla nozione di identità, di straniero, di diverso. E in assoluta anteprima domani si presenta, in collaborazione con il Centro Balducci alle 10 nella Chiesa di San Francesco, il libro postumo di Pierluigi Di Piazza, “Non uccidere. Per una cultura della pace”, uscito il 5 maggio per Laterza. Converseranno al festival la giornalista Gabriella Caramore e Vito Di Piazza, fratello di Pierluigi, coordinati dal direttore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini. Prete di frontiera e di accoglienza, uomo di pace e di dialogo, fondatore del centro Balducci di Zugliano, Pierluigi Di Piazza è mancato esattamente un anno fa, il 15 maggio 2022. In trent’anni ha ospitato oltre mille profughi provenienti da 50 paesi, offrendo loro una concreta possibilità di integrazione. Promotore del confronto culturale tra laici e credenti, ha organizzato incontri tra scienziati, teologi, attivisti politici, magistrati, fino al Dalai Lama. In questo volume, edito da Laterza, sono raccolti i suoi scritti, in parte inediti, contro la guerra, contro ogni guerra. Il volume è una preziosa eredità che invita a praticare la compassione contro l’indifferenza, la libertà di coscienza contro il conformismo, l’impegno personale contro la rassegnazione.  Sulla scorta dei Vangeli e delle Scritture.

Domani a vicino/lontano si parlerà anche del “Potere della scienza” nel dialogo d’eccellenza fra i genetisti Guido Barbujani e Michele Morgante, con l’epistemologo Gilberto Corbellini e il filosofo della scienza Giovanni Boniolo (ore 11.30, Chiesa di San Francesco). L’accesso alla conoscenza scientifica è un diritto dei cittadini e il tema della democratizzazione della scienza si sta affermando come una questione di riferimento, in pararallelo con l’evoluzione sempre più rapida delle nuove tecnologie.

L’attualità domani sarà in primo piano a vicino/lontano con due libri e due incontri: presentando il suo primo romanzo “Il soldato Konstantin” (Gaspari), il giornalista Andrea Romoli, a lungo inviato in Ucraina, da Udine promuoverà il download gratuito del suo libro per i dissidenti russi, su piattaforme con accesso criptato. Un modo per sensibilizzare intorno all’assurdità di una guerra fratricida. Il progetto sarà raccontato alle 16, nella Loggia del Lionello: l’autore dialogherà con Karina Bikbulatova. Konstantin era un giovane soldato russo, della cui identità e destino nulla sappiamo, ma che ha raccolto nel suo diario di guerra, custodito nella teca di un museo di Kiev, la rabbia di una generazione di giovani russi.

A vicino/lontano domani, in collaborazione con Bottega Errante per il progetto “Voci a Est”, anche il giornalista moldavo Iulian Ciocan, autore di “Prima che Breznev morisse” (Bottega Errante editore): primo tassello di una trilogia distopica che racconta nei libri l’incubo dell’invasione russa in Moldavia, all’ordine del giorno dopo l’invasione dell’Ucraina. Alle 10, nella Loggia del Lionello Ciocan converserà con lo storico Andrea Zannini evocando le atmosfere del crepuscolo del decrepito regime di Brežnev, e una storia ambientata negli anni della Repubblica Socialista Sovietica di Moldavia.

Domani, alle 11.30 nella Loggia del Lionello, Angela Terzani Staude racconterà la sua lunga storia d’amore con Tiziano Terzani sfogliando insieme al pubblico il libro “L’età dell’entusiasmo” (Longanesi): con lei il biografo di Tiziano Terzani, Álen Loreti, un incontro e una storia di coppia chesono anche la lente per capire il Novecento, tra le pieghe della Storia: attraverso il secondo conflitto mondiale, il dopoguerra, l’Europa divisa in blocchi, le rivolte giovanili degli anni ’60, la decolonizzazione in Africa e in Asia, la diffusione di nuovi stili di vita.

E vicino/lontano racconta il libro omaggio firmato dalla scrittrice e giornalista Annarita Briganti, un omaggio e un ricordo di “Gae Aulenti. Riflessioni e pensieri sull’”architetto geniale” (ore 17.30 alla Libreria Tarantola) per ritrovare una figura eccezionale di donna, una storia italiana, dal sapore internazionale: Gae Aulenti, classe 1927, ha girato tutto il mondo per ristrutturarlo, costruirlo, allestirlo. La presentazione di Annarita Briganti sarà introdotta dal presidente dell’Ordine degli Architetti di Udine, Paolo Bon. Al festival domani anche la lezione dello storico Andrea Zannini dedicata a “Il caso foibe” (ore 11.30, Oratorio del Cristo), e ci si chiederà seL’uomo è antiquato?” nel dialogo fraMicaela Latini, Pier Aldo Rovatti, Alessandro Di Grazia e Beatrice Bonato (ore 11, Teatro San Giorgio), mentre si parlerà della “Seduzione del linguaggio. Dall’arte oratoria ai meme” nel dialogo a più voci con Raffaele Simone, Annamaria Lorusso e Marco Pacini (ore 16.30, Chiesa di San Francesco):per focalizzare sui nuovi linguaggi iperconnessi, stratificati e fluidi, dove istantaneità, viralità, falsità si rafforzano nella distrazione, nella pigrizia, nella manipolazione.

Il programma completo del festival è online sul sito vicinolontano.i

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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